ESPERIMENTO BIS - Da settembre riecco l’iniziativa “Vado in taxi” ideata dall’Apris (l’Associazione per la riduzione degli incidenti stradali, non a scopo di lucro), già testata l’anno scorso. È semplice: per due mesi, chi prenota la cena in un ristorante o in un locale convenzionato con l’Apris (riconoscibili perché espongono la relativa locandina) può chiedere un taxi gratuito per l’andata e per il ritorno, purché abiti non molto distante. L’iniziativa vale dal giovedì alla domenica, e sono i ristoranti a prenotare le corse. Come riporta Verbanianews, i tassisti pattuiscono un fisso mensile con l’associazione, che chiede un contributo a ristoranti e pub. Obiettivo, sensibilizzare i cittadini a non guidare l’auto se bevono alcolici: chi intende concedersi un bicchierino può farlo senza mettere a rischio la sicurezza stradale.
TOLLERANZA ZERO - L’esperimento riguarda in particolar modo i giovani, ossia i soggetti più coinvolti negli incidenti notturni dovuti all’alcol. Ricordiamo che, per legge, i neopatentati (chi ha la licenza di guida da meno di tre anni) non possono bere neppure un goccetto prima di mettersi al volante: per loro, non vale il solito limite di mezzo grammo di alcol per litro di sangue.
COMUNI DA COINVOLGERE - Tuttavia, ha spiegato il presidente dell’Apris, Elio Motella, “l’anno scorso le entrate non hanno coperto le spese: l’associazione ci ha rimesso un po’. Ora ci riproviamo: abbiamo chiesto un contributo a tutti i 77 comuni della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e alla provincia stessa. Arizzano ne ha già concesso uno di 150 euro”.