Chery: i disegni della suv per l’Europa

29 agosto 2017

Attesa al Salone dell’auto di Francoforte, sarà ambiziosa curata nei dettagli come un’auto europea.

Chery: i disegni della suv per l’Europa

NUOVI OBIETTIVI - Nessuna casa automobilistica cinese esporta tante auto nel mondo quando la Chery, che l’anno scorso ha imbarcato circa 100.000 vetture in prevalenza verso il Medio Oriente e l’Africa. Fra le destinazioni non rientra però l’Europa: gli automobilisti qui sono più esigenti e cercano vetture che l’azienda non è in grado di offrire, perché alla qualità sono state preferite sinora la robustezza e la solidità. La situazione dovrebbe cambiare fra pochi mesi, dato che la Chery sta lavorando a una suv dagli standard qualitativi superiori rispetto alle sue auto odierne, che il costruttore mostrerà in anteprima durante il Salone dell’automobile di Francoforte (12-24 settembre): il nuovo modello è stato anticipato da una serie di disegni ufficiali ed è noto con il nome in codice M31T.

ABITACOLO “EUROPEO” - La Chery M31T dovrebbe avere una sagoma piuttosto filante e dettagli ispirati a modelli più blasonati, come i vetri laterali che si restringono nella zona del montante posteriore e gli archi passaruota molto accentuati. Gli stilisti baseranno la carrozzeria dell’auto sul codice Chery 3.0, in cui sono racchiuse le più recenti novità della marca in fatto di stile esterno: le luci anteriori e posteriori, ad esempio, saranno collegate da una striscia a led ispirata al prototipo FV2030. L’interno sarà bicolore e avrà dettagli molto ricercati, fra cui il doppio schermo: ce ne sarà uno da 10 pollici nel quadro strumenti e un altro da 7 pollici nella plancia. Queste dotazioni, secondo la Chery, renderanno l’auto più desiderabile e faranno “dimenticare” agli automobilisti in Europa e negli Stati Uniti il marchio, ambizioso ma non popolari come altri. 



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Ritratto di The_Duke
29 agosto 2017 - 19:42
L'Anti-Stelvio! ahahahaha
Ritratto di bridge
29 agosto 2017 - 19:53
1
Hahahahaha povera Stelvio...
Ritratto di Dirk
31 agosto 2017 - 17:19
Povera... :-))))
Ritratto di Fr4ncesco
29 agosto 2017 - 20:35
2
Credo più l'anti X3 o GLC visto che piacciono molto ai cinesi, quindi avranno usato loro come metro di paragone. Sempre se si colloca nella fascia premium, ma sarebbe azzardato.
Ritratto di el doni
29 agosto 2017 - 19:43
Copieranno pure i 7 anni di garanzia?
Ritratto di Fr4ncesco
29 agosto 2017 - 20:30
2
Una casa che copia il nome della Chevrolet (Chevy) e lo stemma della Infiniti. Alla fine rappresenta quello che meglio sanno fare i cinesi: copiare e prendere il know-how dall'estero. Ma ogni tentativo di approccio delle case cinesi "tradizionali" in occidente è fallito, più che altro possono ritagliarsi un ruolo nelle ev avendo più competenze nella produzione di batterie ed hardware elettronici.
Ritratto di ilkenzo
29 agosto 2017 - 21:00
Sara il classico buco nell acqua una rete di vendita non la si costruisce in quattro e quattro otto poi visto che la qualità come dicono è aumentata lo saranno anche i prezzi a parità di tutto la gente compra una europea che ha una rete di assistenza capillare sarà l ennesimo flop come quello della quoros.
Ritratto di Fr4ncesco
29 agosto 2017 - 21:19
2
Alla fine i cinesi non possono mai raggiungere l'esperienza secolare dei marchi tradizionali nel campo delle vetture classiche. Possono in quello delle elettriche perchè è un settore nuovo un po' per tutti dove possono buttarsi ad armi pari. Basta vedere la differenza che passa tra un oggetto cinese qualsiasi ed uno smartphone cinese. Il primo è sempre scadente, il secondo rientra negli standard dei rivali se non oltre.
Ritratto di pippoc73
30 agosto 2017 - 00:11
3
Si diceva così delle macchine giapponesi e poi delle coreane e invece oggi Toyota e Hyundai/kia sono rispettivamente al 2° e credo al 5° posto come produttori mondiali. Diamo tempo al tempo e ci arriveranno anche loro.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
30 agosto 2017 - 14:16
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Ritratto di Fr4ncesco
30 agosto 2017 - 16:01
2
C'è da dire però che i giapponesi hanno una lunga tradizione industriale e meccanica, già negli anni '40-'50 avevano modelli paragonabili a quelli occidentali. L'unico ostacolo erano i gusti ma una volta che hanno assecondato quelli americani ed europei tra gli anni '70 e'90 hanno messo sul piatto prodotti ottimi su tutti i pdv, affidabili, tecnologicamente avanzati, sportivi. Per i coreani sono d'accordo, a differenza dei cinesi però hanno introdotto vetture dal costo basso ma anche robuste e una volta che hanno fidelizzato il pubblico hanno fatto il salto di qualità prendendo spunto dai costruttori occidentali e nipponici (il Giappone vanta comunque una cultura automobilistica al pari della nostra che la Corea non ha). I cinesi invece sono indecisi, non hanno idee e i prodotti sono scarsissimi. In 10 anni non hanno fatto niente, in 10 anni i coreani hanno fatto sono cambiati in modo radicale.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
30 agosto 2017 - 16:23
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Ritratto di pippoc73
30 agosto 2017 - 17:06
3
A mio avviso quello che conta è quanto la Cina o meglio i produttori cinesi, credono nello sviluppo del settore automobilistico. E' tutto questione di investimenti, se ci sono quelli per lo sviluppo del settore, si arriva ovunque.
Ritratto di Alfiere
31 agosto 2017 - 00:34
2
AHAHA ridicolo. Con questa convinzione medesima i giappo e coreani hanno letteralmente distrutto i piani degli occidentali. Pensare che il proprio avversario non possa mai raggiungerti è l'errore da principiante che starebbe a pagina 1 di un ipotetico libro dei principianti: le conoscenze ingegneristiche non scaturiscono dalla genealogia nobile del marchio (???) ma dagli ingegneri. Che possono essere acquistati e stipendiati...
Ritratto di Fr4ncesco
31 agosto 2017 - 00:52
2
Peccato che in riferimento a giapponesi e coreani si discuteva della cosa opposta e del confronto coi cinesi che debbono invadere il mercato europeo da almeno 10 anni ma stanno a zero, nonostante ingegneri acquistati e stipendiati. Le auto non sono cosa loro, manco i cinesi le vogliono. Possono puntare solo all'elettrico dove è ancora una terre vergine.
Ritratto di Ercole1994
30 agosto 2017 - 07:28
Una cosa è certa: sarà sicuramente meglio di quelle "scatolette" della dR.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
30 agosto 2017 - 12:45
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Ritratto di The Krieg
30 agosto 2017 - 13:29
Anche una macchinina fatta di cartone e colla è meglio di una dr.
Ritratto di Hondista99
30 agosto 2017 - 12:12
Ma la Qoros che fine ha fatto?
Ritratto di Liuzzi
4 settembre 2017 - 13:21
speriamo sia fallita
Ritratto di Liuzzi
31 agosto 2017 - 14:35
cinesata colossale
Ritratto di andre9191
31 agosto 2017 - 15:03
Sulle coreane che costano poco... 50 mila per la Hyundai santa Fe'.. sti c...i
Ritratto di Carlo959
1 settembre 2017 - 13:10
I cinesi impiegheranno eventualmente - per dire - la metà del tempo impiegato dai giapponesi e/o coreani (ciascuno con le proprie specificità e prerogative) ad "adeguare" gli standard di prodotto a quello dei primi mercati internazionali (USA/Eu), per ragioni semplicemente legate al fatto che questo processo avviene ora diversi decenni dopo il primo dei loro conterranei orientali, con quanto segue in termini di metodologie di R&D, evoluzione industriale in genere e tecnologie di processo in specie (per non dire di tutto quanto riguarda il comparto del marketing). Naturalmente poi ci sono da una parte la dinamica di percezione del prodotto da parte del mercato e dall'altra l'efficacia/efficienza dei criteri di organizzazione della rete di distribuzione/vendita.