NUOVI OBIETTIVI - Nessuna casa automobilistica cinese esporta tante auto nel mondo quando la Chery, che l’anno scorso ha imbarcato circa 100.000 vetture in prevalenza verso il Medio Oriente e l’Africa. Fra le destinazioni non rientra però l’Europa: gli automobilisti qui sono più esigenti e cercano vetture che l’azienda non è in grado di offrire, perché alla qualità sono state preferite sinora la robustezza e la solidità. La situazione dovrebbe cambiare fra pochi mesi, dato che la Chery sta lavorando a una suv dagli standard qualitativi superiori rispetto alle sue auto odierne, che il costruttore mostrerà in anteprima durante il Salone dell’automobile di Francoforte (12-24 settembre): il nuovo modello è stato anticipato da una serie di disegni ufficiali ed è noto con il nome in codice M31T.
ABITACOLO “EUROPEO” - La Chery M31T dovrebbe avere una sagoma piuttosto filante e dettagli ispirati a modelli più blasonati, come i vetri laterali che si restringono nella zona del montante posteriore e gli archi passaruota molto accentuati. Gli stilisti baseranno la carrozzeria dell’auto sul codice Chery 3.0, in cui sono racchiuse le più recenti novità della marca in fatto di stile esterno: le luci anteriori e posteriori, ad esempio, saranno collegate da una striscia a led ispirata al prototipo FV2030. L’interno sarà bicolore e avrà dettagli molto ricercati, fra cui il doppio schermo: ce ne sarà uno da 10 pollici nel quadro strumenti e un altro da 7 pollici nella plancia. Queste dotazioni, secondo la Chery, renderanno l’auto più desiderabile e faranno “dimenticare” agli automobilisti in Europa e negli Stati Uniti il marchio, ambizioso ma non popolari come altri.