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La Cina stringe le maglie delle terre rare: i costruttori di auto tremano

Pubblicato 04 giugno 2025

La limitazione delle esportazioni di minerali necessari per la produzione di motori elettrici e batterie preoccupando i costruttori.

La Cina stringe le maglie delle terre rare: i costruttori di auto tremano

SETTORE A RISCHIO

L’industria automobilistica è molto preoccupata delle restrizioni che la Cina sta applicando alle esportazioni di terre rare, indispensabili per la produzione di motori elettrici e batterie. La decisione di Pechino ha sconvolto la catena di approvvigionamento e potrebbe presto causare ritardi e interruzioni nella produzione. Senza la prospettiva di poter avere una soluzione rapida. Le ultime a segnalare la situazione sono state le case tedesche, che hanno denunciato come la limitazione delle esportazioni potrebbe bloccare la produzione e mettere a rischio le economie locali. La cosa non tocca solo i produttori di automobili, ma anche quelli aerospaziali, le aziende che producono semiconduttori e gli appaltatori militari in tutto il mondo. 

RITORSIONE CONTRO I DAZI

Il governo cinese ha preso deciso di sospendere un’ampia gamma di minerali essenziali all’inizio di aprile 2025 e sono state considerate come una sorta di ritorsione contro i dazi voluti dal presidente degli USA, Donald Trump, sfruttando così la sua posizione dominante nelle principali catene di approvvigionamento per convincerlo a rivedere le sue posizioni. Questa settimana è previsto un incontro tra lo stesso Trump e il presidente cinese Xi Jinping: tra gli argomenti sul tavolo ci sarà senza dubbio anche la questione delle esportazioni delle terre rare. Al momento, se la Cina continuerà a confermare il blocco, le alternative sono molto limitate e molti esperti sono convinti che la produzione di nuove automobili e altri prodotti possa interrompersi entro la fine dell’estate. 

LOTTA CONTRO LA BUROCRAZIA

Sul fronte europeo, la Camera di Commercio della UE in Cina ha tenuto diversi incontri con il ministero del Commercio cinese. Pechino non ha bloccato del tutto le esportazioni, ma le aziende che vogliono acquistare i materiali hanno bisogno di una licenza, tuttavia la procedura per ottenerne una non è semplice: “Ad alcuni candidati sono state richieste informazioni sensibili che potrebbero compromettere la loro proprietà intellettuale”, ha spiegato Adam Dunnett, segretario generale della Camera di Commercio UE in Cina. Inoltre, “le domande che devono essere esaminate sono migliaia e le risorse del ministero limitate”, ha sottolineato Dunnett.



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Ritratto di forfait
4 giugno 2025 - 16:28
Come disse qualcuno: le terre rare invero non sono rare (ma proprio per niente); ergo non ci sarà "pobbema", dai...
Ritratto di Edo-R
4 giugno 2025 - 18:28
Mo' dobbiamo fare una correzione, 2027=>2028.
Ritratto di forfait
4 giugno 2025 - 18:35
Non penso. Oramai la cavalcata è imperante, persino nella solitamente deludente Italia. Non per niente ultimo mese 5.1%, tiè, oltre il 50% in più che Maggio '24. E' fatta!
Ritratto di Lapo3
5 giugno 2025 - 07:40
il 200% di quasi niente é quasi niente. E poi, si citano sempre i paesi che finanziano le trnasizioni elettriche coi proventi del petrolio, perché lá giustamente in numeri sono alti, ma se si guarda a tutto l'est europa, composto da oltre 150 milioni di persone, i numeri sono debolucci :-)
Ritratto di Byron59
4 giugno 2025 - 16:46
Tutto ciò avviene perché ciecamente si perseguono strade impercorribili. L'ho scritto mille volte, la Cina ha scelto la mobilità elettrica perché non ha petrolio, ma ha le terre rare per costruire le batterie e ha il carbone per produrre energia e un'industria in grado di affrontare le sfide tecnologiche conseguenti e su cui ha investito miliardi e due decadi. Noi europei non abbiamo il petrolio, ma neanche le terre rare. Dovevamo inventarci qualcos'altro per essere indipendenti tecnologicamente ed energeticamente. Ma no. Batterie e fotovoltaico dalla Cina, petrolio dal Medio Oriente, gas dagli Stati Uniti o dalla Russia, o dall'Algeria piuttosto che dall'Azerbaijan. Nessun investimento pubblico, privati che si fanno i fatti loro e investono dove gli conviene. La cecità è tale che ci si infervora pro BEV o pro ICE e non si capisce che essere dipendentii degli Emirati dell'Arabia Saudita o dei cinesi poco cambia. L'ho sostenuto tante volte, forse la scelta più oculata sarebbe stata altra. Ma l'industria automobilistica tedesca, che ora vira sulla costruzione di tank e missili, l'ha impedito. E tutti a battere le mani. Gli esperimenti di Toyota con l'idrogeno non erano tanto per stare assieme e spendere yen. C'era un'idea dietro. BYD è come Evergrande, un colosso pubblico che fa dumping a tutto spiano e i cinesi proveranno a vendere qui le auto che in patria producono in eccesso, e faranno calare i prezzi per scardinare i mercati. A loro non interessa guadagnare oggi, ma tra dieci anni. E noi metteremo i dazi, e loro ci diranno che le batterie ce le dobbiamo fare per i fatti nostri e le terre rare le andassimo a cercare in Australia. Non esistono soluzioni indolori. La Francia è stata espulsa militarmente e politicamente dal Sahel. Dopo il colpo di stato del 2023 il Niger ha nazionalizzato l'industria estrattiva dell'uranio, che è la quarta del pianeta e che era in mano francese. Niente più uranio nigerino per le centrali francesi. Andrà ai russi che si sono installati a Niamey al posto loro. Per chi pensa che col nucleare e colle batterie l'Europa si salva e salva il mondo consiglio di svegliarsi. L'uranio non è gratis ed è un metallo piuttosto raro. Non c'è alternativa agli idrocarburi, signori miei. Fatevene una ragione. E le BEV o saranno cinesi o per il popolo non saranno.
Ritratto di Leonubi75
4 giugno 2025 - 17:10
Tanta carne al fuoco in questo commento. I cinesi stanno tutelando se stessi, a differenza di noi europei che abbiamo pure il coraggio di lamentarci dopo che abbiamo imposto dazi sulle loro auto. Ma per loro siamo moscerini e la loro partita se la giocano con gli USA. Ma poi esattamente questo dumping, sosteniamo sempre che loro lo applichino, ma guardiamoci in casa nostra, non è forse stato dumping quello tedesco nei confronti di tutti i patner europei con imposizioni di regole a loro comodo? Non è forse dumping aver allargato la cerchia dell'unione a paesi che non ne avevano titolo solo per delocalizzare e marginare di più! Ci sono perfino paesi all'interno dell'unione che fanno dumping essendo paradisi fiscali! Purtroppo sarebbe tutto da resettare e cancellare questa inutile UE se si prosegue su questa strada!
Ritratto di Byron59
4 giugno 2025 - 20:04
Sottoscrivo. La UE andrebbe abolita, così com'è serve solo alla Germania.
Ritratto di Andre_a
5 giugno 2025 - 00:27
Non ho capito quale sarebbe la soluzione per l'Europa: bev no perché non ha le terre rare; termico no, perché non ha petrolio; idrogeno no, perché richiede un sacco di energia e non ha l'uranio; biocarburanti no, perché non c'è abbastanza terra... che rimane? La bicicletta? Ah no, pure quelle sono fatte in Cina ormai
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 08:52
:-))))))
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 09:04
Noi europei non abbiamo petrolio, è vero. Ma le terre rare le abbiamo. Non le sfruttiamo perchè costa meno prendere il pacchetto completo, già pronto dalla Cina. In Europa ci sono diversi giacimenti di terre rare, anche se in misura leggermente minore rispetto ad altre aree globali. I principali si trovano in Norvegia, Svezia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Germania e Italia. Questi son quelli che ad oggi conosciamo. Non è escluso ve ne siano altri. Il più grande giacimento di terre rare in Europa è stato scoperto in Norvegia, nel complesso carbonatico di Fen, a circa 150 km da Oslo. Qui si trovano circa 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare, una quantità quattro volte superiore a quella del giacimento di Kiruna in Svezia, che fino a poco tempo fa era il più grande in Europa. Quindi nella realtà, agli europei conviene il passaggio all’elettrico per l’auto. Perchè abbiamo tutte le possibilità per renderci più autonomi. Con gas e petrolio non abbiamo grandi possibilità di autonomia da, ad esempio, paesi arabi e Russia. Paesi che, non sanno cosa sia la democrazia. E che spesso usano il denaro per combattere, economicamente e non la stessa Europa.
Ritratto di Andre_a
5 giugno 2025 - 09:44
Io sapevo che le terre rare in Europa non vengono sfruttate perché le attuali tecniche di estrazione sono troppo inquinanti localmente e pericolose per i lavoratori.
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 11:50
Le tecniche di estrazione variano. Noi non abbiamo neanche recuperato le terre rare dalle auto termiche in disuso. Perchè il processo è costoso. Sono più propenso a credere che siano i costi, l’ostacolo maggiore. Un po’ come il governo italiano che litiga con i costruttori su chi, deve mettere il grano per le colonnine di ricarica delle auto elettriche. È sempre una questione di soldi.
Ritratto di Andre_a
5 giugno 2025 - 13:10
Può essere, non so se esistono tecniche di estrazione sufficientemente pulite e sicure. Comunque il fattore economico è fondamentale: già le auto in Europa costano parecchio di più che nel resto del mondo, non puoi certo chiedere 100.000 € per una 500 elettrica...
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 09:59
""Fortunatamente(?)" è capitato in Norvegia, dove "i fatti loro" se li sanno gestire mi sa... Altrimenti tipo altrove nei vari paesi continentali, la cosa più probabile è che a livello comunitario spuntasse poi qualche regola o regoluccia per la quale quelle terre rare non fossero estraibili - maneggiabili - industrializzabili se non previo cotante cose che tanto valeva prendere quelle cinesi daziate o rilasciate col contagocce (you know, quelle cose tipo buttare al macero tot produzione di arance, latte... ; cose che immagino solo in EU siamo capaci.)
Ritratto di Santhiago
5 giugno 2025 - 13:54
Bravo Byron. Sensatissimo
Ritratto di Irticol
4 giugno 2025 - 17:29
Per la Cina è controproducente , se non esporta i costruttori torneranno alle termiche pure almeno in Europa . Deve stare attenta che la corda si spezza
Ritratto di Leonubi75
4 giugno 2025 - 17:41
La cina non ha mai alzato barriere. Questa è solo una risposta ai dazi USA e alla loro politica del "chi ce l'ha più grosso". Hanno ribadito più e più volte che loro sono contrari a dazi ecc, ma se messi alle strette non han paura di reagire!
Ritratto di Road Runner Superbird
4 giugno 2025 - 19:00
Come no? Guarda i dazi che applica la Cina ai prodotti esteri. Se vuoi vendere in Cina devi produrre in Cina e 50-50 con un prodotto cinese. Altroché.
Ritratto di Road Runner Superbird
4 giugno 2025 - 19:00
Produttore*
Ritratto di Leonubi75
4 giugno 2025 - 21:08
Balle, la Cina applica tasse doganali su prodotti importanti dalla EU come anche la EU applica. Il problema di produrre in Cina non si pone perché praticamente ogni prodotto è fatto interamente o in parte in Cina, ma questo è un nostro problema creato dai nostri lungimiranti imprenditori, così come la vendita a cinesi o altri di diversi marchi o aziende italiane di successo!
Ritratto di Gna2222
4 giugno 2025 - 23:28
Ignoranza catastrofica, penso come molto spesso accada frutto di malafede. La Cina non ha mai alzato barriere? Per vendere auto in loco i costruttori esteri erano costretti a fare accordi con le case locali. Ma che scherzi?
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 06:20
Gli accordi con i costruttori locali servivano agli europei per aggirare i dazi in ingresso, nonché sfruttare la rete commerciale esistente proprio come fece Fiat con jeep e per la quale era appetibile per il gruppo Peugeot Citroen prima di diventare stellantis. Non facciamo solo vittimismo quando siamo noi i primi ad avere portato tutto in Cina per pagare a ciotole di riso e rivendere nel mondo con tanto di scritta made in Italy. Questo vale poi per tutto, prendi l iPhone da 1000 euro fatto in Cina a neanche 100 euro al pezzo.
Ritratto di Kappa18
5 giugno 2025 - 06:57
Scusa carissomo Gna2222 ma e' pensabile secondo lei voler vendere in Cina senza produrre in loco? Ovvio che se si vuole affrontare un mercato del genere, soprattutto per marchi che fanno grossi volumi, che sia da aprire una fabbrica in quel paese, soprattutto se si chiama Cina dove c'e' la maggior parte della filiera (fornitori e materie prime).
Ritratto di Gna2222
5 giugno 2025 - 11:40
Certo che era pensabilissimo, 20 anni fa, vendere auto in Cina producendole da fuori. E soprattutto, era pensabilissimo aprire fabbriche SENZA obbligatoriamente (come invece loro imponevano) andare a creare delle joint venture e accordarsi coi costruttori locali. Ma cosa vorreste difendere? Senza parlare degli INNUMEREVOLI casi di becero copyright infringement su praticamente tutti i modelli europei. Difendete davvero l'indifendibile.
Ritratto di Kappa18
5 giugno 2025 - 11:52
Io sono stato ad esempio in una multinazionale, che quando ha deciso di vendere (ma per davvero) in Brasile, si e' andati in loco ad aprire una bella fabbrichetta. Nei mercati importanti si fa sempre cosi. Poi non conosco le sue esperiente ma tante'.
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 11:54
Ma tu Gna parli di vent'anni fa? Ma nel frattempo anche l'europa ha di fatto imposto ai Jap e Cinesi di montare sul suolo EU per baypassare le dogane. Ma di cosa stai parlando! Sì è vero i Cinesi copiavano, ma lo si diceva anche dei Koreani ecc, invece adesso si sono presi i designer o hanno gli studi di design in Eu.
Ritratto di PONKIO 78
4 giugno 2025 - 23:51
…è tutto Made in Cina, anche le borse di Chanel e Armani prodotte in Italia gli costa 53 euro e la rivendono a 2600 euro…. Quindi che dazi ci deve fare la cina a noi europei?
Ritratto di ziobell0
4 giugno 2025 - 17:30
avanti tutta, limitare i motori termici entro il 2023
Ritratto di Volpe bianca
4 giugno 2025 - 19:11
:-))
Ritratto di Gordo88
4 giugno 2025 - 17:32
1
Premesso che le terre rare servono per fare i motori elettrici (magneti) e non le batterie, è chiaro come l' estrazione e raffinazione di queste sia in mano cinese, altro che se con le bev non siamo dipendenti da nessuno..
Ritratto di Ferrari4ever
4 giugno 2025 - 17:45
1
Grande tramp
Ritratto di Marcorder
4 giugno 2025 - 17:46
La soluzione è semplice : caro elettrico, fanc.... :D
Ritratto di AZ
4 giugno 2025 - 17:50
Se vogliono informazioni copetre da brevetto è illegale. Il problema non sono le terre rare, ma la loro raffinazione: occorre staccarsi dalla Cina.
Ritratto di Mbutu
4 giugno 2025 - 18:09
In realtà esistono tecnologie che ci permetterebbero di superare il problema. Ma ci vogliono investimenti e lungimiranza, cosa che scarseggia di questi tempi alle nostre latitudini.
Ritratto di Lele_1998
4 giugno 2025 - 19:58
3
si, ma la partita è odierna e si devono colmare e superare 45 anni di monopolio e dominio tecnologico e di ricerca con la seconda superpotenza mondiale. Forse, chi profumatamente pagato con immunità varie, doveva pensarci prima di decidere per spingere verso una direzione di dipendenza e maggiori importazioni.
Ritratto di Mbutu
5 giugno 2025 - 10:06
In realtà questa è una strada che, se percorsa coerentemente, ci condurrebbe verso meno dipendenza. Certo è che finchè ci raccontiamo che "va tutto bene così madama la marchesa" gli effetti saranno questi. Ma credo sia anche inutile ritornare su questo argomento.
Ritratto di Trattoretto
4 giugno 2025 - 18:23
Mah, le terre rare sono presenti anche in Italia. Forse il problema è che mancano gli impianti di lavorazione.
Ritratto di Trattoretto
4 giugno 2025 - 18:24
estrazione e lavorazione
Ritratto di Edo-R
4 giugno 2025 - 18:26
Poi ti arrivano gli stessi ambientalisti grIInn a bloccare tutto........ qualche sit in con i compagni. :)))
Ritratto di Leonubi75
4 giugno 2025 - 21:15
Il green è un enorme presa in giro. Basti pensare ai nostri prodotti delocalizzati in Cina, india o altre nazioni dell'estremo est. Insomma il green ci piace a casa nostra purché si produca da altre parti fregandosene del green e dei diritti ma guadagnano il doppio. Questa è la mentalità sovrana in Europa. Siamo diventati le barzellette del mondo nonché inaffidabili.
Ritratto di Trattoretto
5 giugno 2025 - 07:58
Però vogliono venire tutti qua. Quindi il barzellettiere sei proprio tu.
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 08:02
Ma davvero? Strano però che qui arrivino con i barconi pieni, mentre i nostri Laureati scappino. E queste migrazioni non han nulla a che vedere col green! Quindi mi sà che la battuta ti è venuta male!
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 09:25
Il problema non è il fattore green, che invece ha una sua logica. Il problema è che l’Europa di oggi è migliorata molto rispetto all’Europa di ieri, ma non abbastanza. Certo non ci ammazziamo più a vicenda, ma non è abbastanza. Un altro problema è che gli altri paesi si sono svegliati. Quelli così detti emergenti. E sono 5/6 volte più grandi e numerosi di europei e americani, messi insieme.
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 09:38
Il green è bene quando viene pensato bene, invece si è politicamente presa la decisione di passare in tempi brevi dal termico all'elettrico quando mancavano le fondamenta per una tale transazione. Sul fatto che non ci ammazziamo non ci metterei la mano sul fuoco visti gli andamenti. Fino a ieri Tedeschi e Russi andavano a braccetto oggi acerrimi nemici nonostante siano stati gli USA ad affossare l'economia tedesca ricercando e trovando il modo di dividere per l'appunto russi e tedeschi. I paesi emergenti hanno imboccato la strada che del miracolo economico europeo del dopoguerra, ma in più loro hanno materie prime e forza lavoro, oltre a una visione di dove vogliono andare!
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 11:36
Concordo, ma non si puó dire che il passaggio sia stato fatto in tempi brevi. Dal 2000 al 2035 sono 35 anni per un passaggio di tecnologia. Inoltre l’ acquirente potrebbe utilizzare la sua auto a benzina per altri anni, dopo il 2035, fino allo sfinimento dell’auto. 35 anni per adeguarsi non sono pochi. Li han buttati via i costruttori europei, infilando il solito diesel ovunque, invece di buttarsi sulla nuova tecnologia. Ricordo che fino alla presentazione di tesla, i costruttori europei han passato il tempo a ridere e a scommettere su quando tesla andasse a gambe all’aria. Tutto tempo perso da noi e che i cinesi, non han perso. Ora siamo in ritardo sulla tecnologia. Ovviamente. Ma i dividendi miliardari di pochi anni fa di stellantis, li ricordiamo tutti.
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 11:50
Infatti i costruttori europeii devono farsi un grosso mea culpa altro che prendersela con i Cinesi, ma anche gli stati e l'unione Europea con le sue politiche di spesa ci han messo del loro non incentivando un' infrastuttura di ricarica adeguata che non può essere demandata al privato e basta. Ma la transizione deve anche essere una scelta del consumatore che ne vede i vantaggi e non un imposizione dispendiosa che vantaggi alla fine non ne dà.
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 13:27
Sui grandi sistemi ha ragione. Anche se col petrolio proprio questo è stato fatto. L’infrastruttura è stata demandata al privato. Per il consumatore dipende. Nel mio caso il risparmio, anche di rotture di @@ è molto alto, oltre che di denaro. Io ho sostituito due termiche con due elettriche.
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 14:00
In verità Agip e IP avevano partecipazioni statali quindi lo stato ha contribuito alla rete di distribuzione. Per le elettriche hai fatto bene se riesci a sfruttarne i vantaggi. Anche io stavo facendo un pensiero su una piccola elettrica per il tragitto casa lavoro, utilizzata come 2 auto per sostituire la mia gpl, ma come costi li trovo ancora alti, senza considerare che servono ulteriori spese per wallbox ecc.
Ritratto di Polselli
5 giugno 2025 - 16:14
In Italia non riusciamo a fare lo stadio a Roma perchè è spuntato un bosco a Pietralata che nessuno conosceva e ci aspettiamo di estrarre terre rare ???
Ritratto di Road Runner Superbird
4 giugno 2025 - 18:57
E bravi i burocrati europei che ci hanno resi dipendenti dalla Cina. Bravi.
Ritratto di Volpe bianca
4 giugno 2025 - 19:07
Non esiste un sistema di mobilità che permetta di essere indipendenti, qui in Europa. Il buttarsi a capo fitto in una tecnologia senza avere le risorse necessarie, questo è stato l'errore più grande. Quando dai potere decisionale a gente che vive nel mondo della fantasia, succede questo. Tutto bello, tutto green, gli orsi polari, il bene del pianeta, il riscaldamento globale, la ragazzina che aizza le folle... Sveglia gente, sveglia! La mobilità è solo uno dei tanti business, è una grande torta e a turno ognuno pretende la propria fetta, è arrivato il turno dei cinesi e non hanno nemmeno dovuto faticare, ci hanno pensato gli stolti europei a standere loro il tappeto rosso.
Ritratto di Volpe bianca
4 giugno 2025 - 19:08
*a stendere loro il tappeto rosso
Ritratto di Oxygenerator
5 giugno 2025 - 09:43
@ Volpe Bianca Non è assolutamente vero. Dica grazie ai nostri affaristi. Il sistema elettrico ci puó rendere in larga parte indipendenti. Visto che le materie prime, possono essere riutilizzate e non sono a fondo perso, come petrolio o gas. Il petrolio è arabo e il gas è russo. paesi non democratici che ci fanno la guerra in modi diversi. Anche religiosi. In Europa ci sono diversi giacimenti di terre rare, anche se in misura leggermente minore rispetto ad altre aree globali. I principali si trovano in Norvegia, Svezia, Finlandia, Austria, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Germania e Italia. Questi son quelli che ad oggi conosciamo. Non è escluso ve ne siano altri. Il più grande giacimento di terre rare in Europa è stato scoperto in Norvegia, nel complesso carbonatico di Fen, a circa 150 km da Oslo. Qui si trovano circa 8,8 milioni di tonnellate di ossidi di terre rare, una quantità quattro volte superiore a quella del giacimento di Kiruna in Svezia, che fino a poco tempo fa era il più grande in Europa. Quindi in realtà potrebbero essercene anche altri nel nostro sottosuolo. È che gli costa meno, in investimenti e lavorazioni, comprare il pacchetto completo dalla Cina, ai nostri super imprenditori. Quindi nella realtà a noi popolo europeo l’auto elettrica ci farebbe un doppio favore. Ci libera dagli elementi inquinanti l’aria che respiriamo e ci libera dal petrolio. Non è un caso che dal 2040 vanno in pensione anche tutte le caldaie a combustione ( qualsiasi essa sia, gas metano gasolio ). L’Europa ha fatto una scelta lungimirante. È che questa scelta si scontra con poteri consolidati e con le convenienze degli altri paesi nonchè dei costruttori. Ma almeno noi utenti, europei, fatta la tara dalle disinformazioni russe che ci invadono, dovremmo capire cosa ci converrebbe fare. Almeno quello.
Ritratto di Lorenz99
4 giugno 2025 - 19:10
L'AUTO ELETTRICA NON È UNA STRATEGIA INDUSTRIALE,MA GEOPOLITICA. INFATTI IN EU I PRIMI A SPINGERLA ERANO I FRANCESI, PERCHÉ AVEVANO IL NUCLEARE. MA,ADESSO, ASSODATO CHE VON DER PFIZER, SVENDE LA UE AL MIGLIOR OFFERENTE (CHE SIANO CASE FARMACEUTICHE USA, O CASE AUTO E PRODUTTORI DI RETI 5G CINESI, O SIA DA DICHIARARE I PAESI DEL GOLFO PARADISI PER LAVORATORI IMMIGRATI,NULLA CAMBIA),GLI UNICI A POTER FERMARE (O ALMENO RALLENTARE) LA DESERTIFICAZIONE INDUSTRIALE EUROPEA,SONO I CONSUMATORI, CHE DOVREBBERO EVITARE DI PRENDERE AUTO CINESI CREDENDO DI FARE L'AFFARE,QUANDO SI STA CREANDO SOLO DISOCCUPAZIONE A BREVE/MEDIO TERMINE. CONSIGLIO A CHI VUOLE COMPRARE CINESE,DI LEGGERE UN PÒ DI CRONACA LOCALE SUL DISTRETTO INDUSTRIALE DI PRATO(CHE SI PRONUNCIA PLATO).
Ritratto di Tistiro
4 giugno 2025 - 20:15
Credo che i consumatori ne abbiano le pallě piene
Ritratto di giocchan
4 giugno 2025 - 21:27
"DOVREBBERO EVITARE DI PRENDERE AUTO CINESI CREDENDO DI FARE L'AFFARE,QUANDO SI STA CREANDO SOLO DISOCCUPAZIONE A BREVE/MEDIO TERMINE" mah, io vorrei comprare 600, Tipo, Alfa Junior, Grande Panda, Lancia Y... però in Italia non le fanno più, di italiano è rimasto solo il nome del marchio. Ai fini della disoccupazione ITALIANA cosa cambia se compro una BYD fatta in Ungheria o una Grande Panda fatta in Serbia?
Ritratto di Edo-R
4 giugno 2025 - 21:42
Il buon lorentz ha parlato di deindustrializzazione EU però. Ha poi fatto riferimento a quella che è la nota situazione a Prato. Un problema ben più ampio della macchina fatta in Italia o no.
Ritratto di Gna2222
4 giugno 2025 - 23:32
Certo che bisogna essere fenomeni per ragionare dopo i 10 anni sul "non fanno la grande panda in italia". Quindi compri la BYD progettata in Cina da cinesi, con componenti tutte extra-italiane, costruita in Ungheria, ma non per esempio una Grande Panda progettata in Italia, con una marea di componenti (tra cui il cambio) prodotti in Italia, solo perchè assemblata in Serbia. Ma il problema sono io che tento di spiegare queste banalità...
Ritratto di giocchan
5 giugno 2025 - 00:06
"una marea di componenti (tra cui il cambio) prodotti in Italia" maddechè? Praticamente nessun componente viene da lì - e probabilmente nemmeno il cambio: in teoria l'eDCT è prodotto a Mirafiori / Termoli (quindi Italia) e a Metz (Francia)... ma, numericamente, il grosso viene prodotto a Metz (tra l'altro, la produzione a Termoli inizia dal 2026) it.motor1.com/news/750904/stellantis-produzione-cambi-automatici-termoli/ Se poi consideriamo che Grande Panda c'è pure ICE e BEV (e quelle l'eDCT non lo montano di sicuro...). Anzi: quasi sicuramente sulla Grande Panda ci sono molte più componenti prodotte in Cina che in Italia... l'unica differenza è che le compriamo ingrassando le tasche di Stellantis (la quale ha sede in Olanda...)
Ritratto di Andre_a
5 giugno 2025 - 00:38
Sono i produttori a dover essere lungimiranti ed è la politica quella che deve proteggere l'industria nazionale, mica io. Il consumatore guarda, giustamente, quello che conviene a lui
Ritratto di Flynn
5 giugno 2025 - 07:07
3
Quotissimo Andre_a, alla fine lan
Ritratto di Leonubi75
5 giugno 2025 - 08:04
Aggiungerei poi che i produttori europeei hanno stra gonfiato i listini delle termiche in modo ingiustificato, dandosi la zappa sui piedi e favorendo i marchi Cinesi che tra l'altro offrono gli stessi contenuti a un costo decisamente più basso!
Ritratto di Gna2222
5 giugno 2025 - 11:46
Quindi fammi capire: il cambio non conta perchè su 3 fabbriche una è in Francia e 2 in Italia? Ma è così difficile dire che non vi piacciono i prodotti STLA senza avventurarsi in motivazioni senza nessun senso? Se anche "ingrassassi le tasche di chi ha sede in Olanda", ma perchè gli altri produttori di auto hanno sede a Carpenedolo? Fermo restando che concordo sul fatto che dovrebbe essere il produttore ad essere lungimirante e la politica a proteggere il settore automobilistico, sia chiaro.
Ritratto di giocchan
5 giugno 2025 - 13:31
Il cambio conta poco perchè una fabbrica italiana ancora non lo produce (prossimo anno), e l'altra ne produce, ma molto meno della fabbrica francese. La Grande Panda ha praticamente zero di Italia. Anzi, visto che Stellantis sul finto made in Italy ci marcia (Topolino "made in marocco" con bandiera italiana - poi fatta rimuovere, Alfa Milano che di Milano non ha nulla (poi "fatta rinominare" in Junior), sinceramente sono più per il boicottaggio sistematico di tutti i veicoli italiani delocalizzati all'estero. Meglio una cinese made in cina che una finta italiana made in serbia. Anche perchè se Stellantis continua a vendere in Italia delocalizzando, di sicuro non torna a produrre in Italia
Ritratto di Polselli
5 giugno 2025 - 16:18
Vorrei essere a casa tua per vedere se la tua TV è una Samsung, una LG, una Sony o una Telefunken!
Ritratto di alex_rm
4 giugno 2025 - 19:17
E intanto trump si è preso le terre rare dell ucraina(motivo per il quale hanno provocato la guerra) e si è fatto pagare anche gli “aiuti” militari e l’Europa se ne esce con una mano davanti e una dietro con le sanzioni alla Russia che pagano gli europei
Ritratto di Trattoretto
5 giugno 2025 - 08:02
Anche le sezioni commenti di AV infognate dagli scorreggioni della propaganda russa.
Ritratto di endurist
4 giugno 2025 - 19:20
Quindi tutti col termico fino a che ci sarà petrolio e gas . Prima o poi si troveranno alternative alle terre rare ( ma quanto rare ? ) e allora che se le tengano .
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:00
Macché, mo' fra poco scopriremo che ci sono più terre rare in un tricilindrico "liscio" (senza ibridizzazione) che in una bev con 4 motori elettrici (uno per ruota). Arrivata una news, si crea subito la narrazione a supporto per tirarsela dalla propria parte (ci fosse da inventarsi pure la più astrusa della fantasie a supporto) :)))))))))
Ritratto di Lele_1998
4 giugno 2025 - 20:09
3
Sarà un cliché, oggettivamente ciclico, ma ormai i presupposti per un conflitto mondiale ci sono tutti. Dopo questa decisione cinese(in parte giustificabile per la politica commerciale US) basta Taiwan per l'escalation.
Ritratto di Tistiro
4 giugno 2025 - 20:18
Dai che in norvegia cominceranno a radere al suolo foreste intere per sfruttare il grande giacimento!! Per l ambiente!!
Ritratto di Edo-R
4 giugno 2025 - 21:26
:)))
Ritratto di Newcomer
4 giugno 2025 - 22:14
Ma chi se ne frega delle batterie cinesi. Torniamo a fare auto vere a benzina e diesel e chiudiamo i cinesi nella loro così bella muraglia
Ritratto di Gna2222
4 giugno 2025 - 23:25
Solo uno stolto non capisce che questi sono arrivati con le valigie piene di soldi a Bruxelles: l'unica cosa che sono incapaci di fare sono motori endotermici decenti, ed avendo il monopolio sulla filiera dell'elettrico vorrebbero imporci di girare solo elettrici.
Ritratto di probus78
5 giugno 2025 - 00:03
Come dice l'articolo, le terre rare servono ai motori elettrici ma anche al settore aerospaziale, militare, semiconduttori e aggiungerei led, laser, cristalli liquidi, settore farmaceutico, fotovoltaico, turbine eoliche etc. La Cina ha 1/3 delle riserve mondiali ma controlla i 2/3 dell' estrazione mondiale e il 90% della lavorazione/raffinazione. Quindi hanno programmato da un bel po' di decenni la loro leadership globale in quasi tutti i settori economici mentre noi dormivamo sonni tranquilli forti delle nostre chiacchiere e beate illusioni.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:54
Semplicemente là vanno come un rullo, spediti sulla qualsiasi cosa "senza guardare in faccia a nessuno"; qua stiamo a fare "sempre" le questioni ideologiche con i nostri fantaobiettivi che "ci penserà l'Europa (tramite i suoi paesimembri) a salvare la situazione / il pianeta!!!!" E via di regole e regolette e impegni in primis ideologici su cui poi nel tempo, ravvedutisi di come (male) gira la cosa, provare a fare retromarce; e pensare che tipo in qualche sezione commenti di siti automobilistici (la versione duepuntozero di quello che era una volta l'opinione del bar) "molti" l'avevano previsto aaaaaanni e anni prima fosse nastrunzat e pure alquanto evidente quella strada più imposta che intrapresa.
Ritratto di probus78
5 giugno 2025 - 08:35
Vero, la UE dovrebbe avere in primis una governance più agile e veloce (nelle materie integrate) per competere. Trovare la quadra nell' ambito del Consiglio Europeo non è facile oggi. E mancano totalmente integrazione fiscale e in politica estera. Siamo svantaggiati :(
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 00:48
Questo è un capolavoro di Donaldino o Teslaro. Grazie alla sua insensata guerra commerciale l'Europa si trova PER LA SECONDA VOLTA in un tempesta perfetta. La prima è stata quella scatenata per seguire sempre gli USA in Ucraina dove NOI siamo stati costretti a comprare petrolio a 140$ a barile (gli USA erano fra quelli che vendevano), GAS a 330€/megawattora (gli USA vendono GNL). Siamo stati talmente impreparati che nonostante i pessimi rapporti siamo stati costretti a comprare dalla Russia. Il 65% del carburante per centrali nucleari passa da Rosatom (Russia) e perfino gli USA (nonostante tutto) compra da loro, per quanto ne sappia. Perchè non usa uranio grezzo nelle centrali bisogna lavorarlo. Le terre rare NON stanno solo nei motori a magneti permanenti (Renault non li usa, fa motori a rotore avvolto), ma anche nei catalizzatori delle termiche, negli schermi TFT, nei sensori, negli ADAS, in alcune batterie delle ibride (NiMH), in alcune PdC. Insomma le "terre rare" (che rare non sono in realtà) hanno ampie applicazioni, rinunciarci vuole dire fare un salto indietro di 20 anni, tecnologicamente parlando. Non è una pinzellacchera come pensano alcuni. L'errore è sempre lo stesso pensare che una produzione strategica possa essere fatta dagli altri. E NO, il problema è li. È la stessa ragione per cui è fondamentale eliminare i combustibili fossili, perchè non puoi produrre li da te. Se una cosa strategica NON puoi produrla va sostituita ed abbandonata. Sono circa tre anni che sento parlare di progetti sulle terre rare e finalmente proprio in questi giorni sono stati varati diversi progetti in mezzo mondo, da parte della UE che riguarda proprio le materie prime strategiche (tra cui le terre rare). L'errore ormai è fatto ma se le cose vanno bene vi porremo rimedio con progetti nuovi ed alternativi. Nel frattempo? Nel frattempo speriamo che la storia dell'Ucraina ci abbia insegnato qualcosa ossia SE NON SEI PRONTO NON AGIRE, calma e gesso, ottenere le licenze e proseguire nelle produzioni alternative svincolate dalla Cina.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:13
Il giro onestamente non lo ho capito. Cioè tipo in Spagna o in Senegal non arriverebberanno più terre rare e la colpa non è di chi ha deciso che non gliene darà più, ma di una terza entità (USA nello specifico) ? Tipo non a te dirimpettaio non presterò più il cacciavite perché quello dell'ultimo piano lascia sempre il portone condominiale aperto. Voglio dire, va di certo meglio dipanato per essere quanto meno preso in considerazione come causa-effetto; così (imho) funziona zero "di suo*"
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:18
*Voglio dire, senza essere avverso all'idea di fondo: che ci siano paesi o addirittura continenti con dediti ad accodarsi a poteri e narrazioni i cui effetti poi trasversalmente ricadano sui propri cittadini ed aziende. Ma situazione generale in essere di cui lo specifico caso alla fine sarebbe nemmanco chissà quanto grave rispetto a ben altri di casi
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:19
*Tipo a te dirimpettaio
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 06:17
Non ha importanza forfeit, per decenni le terre rare sono arrivate. Mo STRANAMENTE dopo che uno si è messo a fare il cowboy dei mercati sta succedendo questo scombussolamento. Ma ovviamente lui non c'entra, la colpa è di ammiocuggino. La Cina non ha bloccato l'esportazione di terre rare la ha limitata caso per caso. Esattamente come hanno fatto gli USA con i cinesi nel mercato dei chip, in cui ogni azienda americana per determinati prodotti (CPU, GPU) deve ottenere una licenza speciale per poter esportare in Cina. I "dirimpettai" come li chiami tu possono essere alleati o meno, simpatizzanti e sostenitori o meno. È geopolitica per cui, chi ha un mezzo di pressione lo usa per fare cambiare posizione ad un altro. Normale amministrazione. Noi non siamo andati in USA ad orecchie basse a promettere maggiori acquisti di GNL e investimenti in armi? Che è vi svegliate solo quando le fa la Cina le cose, il resto dell'anno ronfate? Che poi quest'anno siamo ad 1,3% del PIL come armi. Voglio vedere quando si arriverà al dunque, altro che taglio al cuneo fiscale portare le armi oltre il 2% del PIL.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:26
Mi fermo alle prime righe del quando un evento si è verificato: il discorso tuo (fermo restando che vaderetro voler prendere le parti di "tizio") cade subito con un esempio facile. Gli hai in primis e da subito (nell'altro tuo commento) attribuito ANCHE il merito del "gas", quando non era lui in carica nel momento in cui s'è creata la relativa falla. Quindi a me un discorso ragionato e FONDATO va benissimo (e magari lo appoggio pure se è il caso) ma il solito hastatoSempreX, hastatoSempreY (ora tanto ideologicamente in voga) buttato lì a testa bassa, sorry ma non lo posso accettare perché palesemente fallace (e spesso fuorviante su poi davvero capire chi come e cosa nelle varie situazioni interessati e coinvolti).
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:30
Sul resto del commento, senza troppo entrare nello specifico: sfondi una porta già buttata a terra. Sempre detto che la rovina è (e man mano le situazioni che si vengono a creare lo dimostrano) il nostro accodarci ideologico alle narrative man mano in corso, dove appunto gli unici fessi che pare riescano ad attecchire in pieno e sempre (non mi chiedere perché) sembriamo essere noi europei
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 06:48
Falla e de che? Non è stato Donaldino o Teslaro che ha messo i dazi a tutto il mondo, pinguini inclusi? È stato ammiocuggino? Mo capisco che eri tutto gasato quando lo ha fatto (lo portavi ad esempio se lo fa lui). Prima di Donald dalla Model S le terre rare giravano serene. Mo il fenomeno del make aammmmerriccaaaaa great again doveva mostrare ai suoi elettori che non è solo un parolaio ma qualcosa la fa. Questo è il risultato che mo per avere le terre rare ci vuole una licenza speciale. Come coi chip USA esportato in Cina. Contenti? Perfetto.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:36
Fermo restando che --L'errore è sempre lo stesso pensare che una produzione strategica possa essere fatta dagli altri.-- la trovo a prescindere non applicabile. Tipo la Spagna non può avere, oramai, tipo i suoi giacimenti di terre rare. E idem l'Italia. E idem la Polonia. E idem il Messico. E idem il Marocco, ecc.ecc.ecc.ecc. E poi, si riparte daccapo con l'alluminio: La Spagna non può avere i suoi giacimenti propri. E idem l'Italia. E idem la Polonia. E idem il Messico. E idem il Marocco, ecc.ecc.ecc.ecc. E alè via il terzo giro con il Rame (sai, quello necessario per i cavi elettrici) : La Spagna non può avere i suoi giacimenti propri. E idem l'Italia. E idem la Polonia. E idem il Messico. E idem il Marocco, ecc.ecc.ecc.ecc. ----- Quindi idea quella sopra espressa, imho, insussistente, quella dell'autarchia sulla qualsiasi materia dalla A di Alluminio, alla Z di Zirconio. La soluzione è lavorare sugli scambi commerciali: se ti serve il petrolio (o come dicevi tu stesso sopra il gas) fai in modo di tenerne attivo il "tuo" commercio, anziché accodarti ad eventuali battaglie ideologiche per lasciare tali materie prime agli altri che ne usufruiranno pure an un prezzo miglior che prima (vista la maggiore disponibilità) e così prospereranno, e "te" invece tronfiamente vai in malora (cioè non te tizio dell'istituzione che tanto li soldi ce li hai, ma la gente comune che da tali tue scelte dipende)
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 06:36
Ti svelo un segreto esiste una filosofia che si chiama "zero waste". I ben pensati, creduli al fallace sistema occidentale del consuma, perchè consumare è bello, ha organizzato la società creando delle montagne artificiali dette DISCARICHE. Ebbene il rifiuto ALTRI I VERI BEN PENSATI lo chiamano MATERIA PRIMA/SECONDA, il rifiuto è un'invenzione umana in natura tutto è circolare, il rifiuto di una specie è materia prima per le altre specie. Noi nella nostra ignoranza e supponenza invece abbiamo voluto inventare la discarica ma le terre rare le puoi estrarre dai magneti permanenti e riutilizzate. In pratica in trenta anni chissà quante vagonate di terre rare estratte e purificate esistono sotto letteralmente montagne di monnezza. È vero esistono progetti pilota anche in Italia: Itelyum, circular materials, Hydrowee e magari anche altri, ma ci siamo svegliati tardissimo, tanto si possono comprare a basso costo dalla Cina, perchè farcele da noi? Stranamente negli ultimi due anni sono partite i sondaggi per trovarli, Norvegia, Svezia Groenlandia; chissà da quanti mln di anni sono li quelle terre rare ma stranamente lo abbiamo scoperto nel 2023 e nel 2024. Ma tu guarda la combinazione. Le produzioni strategiche NON possono essere basate sul commercio, è un modello perdente la storia lo mostra chiaramente. Se c'è un conflitto militare o meno che sia, una produzione strategica è sempre usata come arma e nella migliore delle ipotesi "il mercato" ti mette in conto la rarità e la necessità del prodotto. Lo abbiamo visto col gas, col petrolio che in aggiunta al resto non le puoi nemmeno riciclare ergo sono ancora piú non sense delle altre perchè non hai altre fonti oltre a chi le vende. Il commercio AVREBBE SENSO solo in un rapporto simbiontico in cui tu puoi mettere in ginocchio me, ma io posso mettere in ginocchio te. Una specie di guerra fredda. Ma se tu puoi mettere in ginocchio me ed io a te non posso farti niente, allora è una dipendenza inaccettabile, in cui uno dei due ha il coltello dalla parte del manic0 e l'altro della lama. Emblematico il caso del gas russo che con due soli tubi ha messo a soqquadro un continente facendo danni come una guerra senza sparare un colpo.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:55
None. Lascia perdere il caso specifico e tutte le news e contronews e le congiuranews in merito. E' alla base che il tuo NON funziona, e te lo spiego facile con un "componente" che comporta pochi passaggi (moooooolti meno di quelli che tipo potresti trovare per un'auto elettrica, o un pannello fotovoltaico; quindi casi ben più complicati e irrisolvibili con la tua "formula"). Il futuro della mobilità è elettrico? = devi (secondo la tua idea) essere indipendente/autonomo/autarchico relativamente ai cavi in rame che serviranno a tal scopo. Ok, metti su le tue belle aziende che giammai farseli tipo arrivare dalla solita Cina. Ora c'hai le fabbriche e quasi che ti sei svincolato dagli altri, ti serve solo il rame "raffinato", ma hey ouch ti tocca tornare in Cina perché il grosso passa da loro (ma vale anche per l'andare a bussare presso qualsiasi altro paese che gestisce sso materiale). Ma te, astutamente, pensi scusa ma perché dovermi piegare al commercio? IO me lo raffino da me e scavalco anche a sto giro la Cina (o chi per lei)! OTTIMA intuizione, metti su le tue belle raffinerie e quasi che per avere i tuoi cavi elettrici sarai 100% fai da te; ora ti serve solo la materia prima grezza; ma HEY (ancora :( ) l'Italia non ha miniere di rame (non di certo per farsi cotanta quantità di cavi) e quindi dovrebbe andare a bussare alle porte dei vari Cile ecc. (fermo restando che poi pure gliele aprissero tali porte, visto già l'essere tutto "bloccato" per appunto rifornire tipo la Cina), ma TE hai deciso che vuoi essere Autarchico quindi giammai vincolarsi a qualcuno che ti fornisca Rame grezzo... Ecco bravo, sei rimasto l'unico paese al mondo che non stenderà cavi per l'elettrificazione, essendo l'unico che aborrisce gli scambi commerciali, te sei per il "famosetuttodanoi" :)))))))))))
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 07:02
Quindi il problema l'hai capito: peccare nei rapporti commerciali. Ma stranamente la tua soluzione è pensare di poter campare SENZA proprio averne di rapporti commerciali (anziché renderli più solidi), perché te c'hai la classifica delle cose "proibite" (petrolio in primis, che poi non serve mica solo per i carburanti...) da all'occorrenza portare avanti :)
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 07:26
Lo sai che il rame, se lo fondi torna rame? Non è come il petrolio o il gas. Se prendi dei fili di rame vecchi delle trincee della prima guerra mondiale, lo porti a 1085°C ritorna rame lavorabile. Proprio sto concetto NON entra, è culturale oramai. Bisognerà aspettare 20 anni che una generazione va in pensione e smetta di fare danni. L'unica è andare in Cina a comprare il rame. Dipende quanto ne devi comprare. Anche il petrolio ed il gas hanno un senso, SE FOSSERO 1/3 dell'attuale. Perché? Banale semplicemente invece di 3 fornitori ne avrei 30 a disposizione ed in mezzo a 30, qualcuno che è in difficoltà e me lo sconta lo trovo. Se invece compro il 95% di quello che consumo sono legato mani e piedi perchè ho bisogno di tutti. Anche le terre rare se fra produzione e riciclo ne produco il 70% del fabbisogno il resto se la Cina fa la monella la metto in ignore list e compro da altri. Ma cosí come siamo dovuti correre da Donaldino a promettere che compravano piú GNL, dovremo andare in Cina a pregarli di darci le terre rare. Io non so cosa deve succedere ancora per vedere la realtà
Ritratto di probus78
5 giugno 2025 - 08:47
Io penso che noi (Europa) abbiamo una sola chance per sederci a negoziare con gli Usa: siamo il primo Mercato per i servizi delle Big Tech Usa (Meta, Amazon, Microsoft, Netflix etc) e potremmo usare il bazooka di tassare/daziare i relativi servizi, cosa che metterebbe in ginocchio economia Usa e questo Trump lo sa. Quando inizia una guerra commerciale ognuno usa le armi che ha (cinesi stanno usando le terre rare) e noi abbiamo solo quella al momento.
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 11:45
La differenza sostanziale è che gli USA con le big tech tassate stanno in piedi. L'EU senza petrolio e GNL USA non so. Anche perchè i NST sono pieni di acqua di mare. Quindi sul medio periodo la leva negoziale che hai con gli USA è debole. Come è stata debole quella contro la Russia (che doveva essere in ginocchio già 3 anni fa). La vera leva negoziale è abbattere i consumi di gas e petrolio. Poi si che puoi sederti e negoziare.
Ritratto di probus78
5 giugno 2025 - 12:56
Autonomia energetica è ancora lontana ma negli ultimi anni Europa ha incrementato molto energia prodotta con rinnovabili. Il problema è che la Cina domina anche la filiera di produzione e lavorazione silicio e polisilicio necessari per il fotovoltaico, che genera la gran parte della nuova energia prodotta. Ma mentre gli Usa, almeno, hanno ancora alcune multinazionali forti nel settore (First solar , Enphase etc) che ancora resistono al dominio cinese, Europa è tabula rasa, lo zero assoluto.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 09:07
Lo so che ritorna utile, infatti qualcuno lo fa come attività di "prenderselo" e rivenderlo... :) Ma la cosa non sposta che non esiste un paese a camera stagna dove (sparo un numero tanto per) 1mln ti tonnellate che è qui il 5 giugno 2025 poi basterà anche per tenere nel 2035 su la rete distributiva per la ricarica delle auto elettriche, e magari pure per farcele da noi tutte sse auto elettriche. Sorry ma non funge, altrimenti non esisterebbe più alcuna miniera di rame già da tempo se bastava per ogni paese riciclare quello già in uso sul proprio territorio, no? Fermo restando che il rame era solo un esempio per...
Ritratto di Edo-R
5 giugno 2025 - 11:20
@forfeit capit adesso la nuova fantateoria dello zero-waste? Sempre senza numeri :)))). È sempre un "basta solo fare"...... Mi sembra un po' il pendolo di Schopenhauer, loro oscillano invece tra le migliori fantateorie "alla bisogna".
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 11:49
Edo non tutti so sono fermati a noncielodicono, c'è chi ha articolato concetti e sviluppato piú argomenti. Si chiama cultura generale. Vai su Wikipedia ed informati ti si aprirà un mondo. Almeno a me conoscere le definizioni.
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 11:47
Non esistono paesi a camera stagna ma non esistono potenze a camera aperta che chi vuole entra ed esce a piacimento, mettendoti in difficoltà. Lo sanno gli USA, lo sa la Russia e lo sa la Cina. Essere una potenza vuoldire avere una piattaforma solida che ti permette di stare in piedi da solo. Il resto lo fai con gli alleati che ti permettono di correre. Ma in piedi devi starci da solo. Altrimenti al primo sgambetto sei per terra.
Ritratto di Al Volant
5 giugno 2025 - 04:47
Beh, sarebbe più corretto dire i dazi di von der leyen e trump.
Ritratto di CR1
5 giugno 2025 - 05:05
Senza terre rare sarà difficile anche avviare un termico puro, far marciare un ibrido e usare una bici senza sudare
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 05:41
Fino a ieri sera il mio girava tranquillamente: termico puro però debbo precisare; per le ibride non garantisco se la news abbia portato sconvolgimenti e impedimenti vari all'accensione :)
Ritratto di CR1
5 giugno 2025 - 06:25
Non so che cosa hai espresso - ripeto per accendere un motore termico puro occorre una manovella. Nella manovella son presenti magneti . Poi nel caso di pioggia si aziona un meccanismo manuale che comporta un continuo movimento del polso ecct ecct ecct
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:36
Ah, quindi era più un meccanismo meterologico a articolar-antropologico
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 06:38
*antropomorfo (maledetto T9 che cambia le parole)
Ritratto di CR1
5 giugno 2025 - 08:15
Si ESATTO c'è magnetismo umano , è corretto il tuo concetto di antropomorfismo
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 06:41
Posso confermare che fino a ieri sera anche la mia elettrica andava a meraviglia, e grazie alle terre rare gli ultimi 200 Km mi sono costati 30 centesimi. Facciamo che ti continui a 8€X100 Km col tuo termico ed io a 3€ con le terre rare. Dimenticavo ma fuori città perchè i catalizzatori delle termiche usano terre rare. La mia BEV non ha lo scarico ergo può girare tranquilla.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 08:28
Guarda alla fine in una società dedita al consumismo magari iniziare a riversare le "materie" per le cose "davvero" utili potrebbe essere davvero una cosa sensata in termini ambientalistici. Magari, appunto, le genti invece di fare la corsa a cambiarsi l'auto ogni pochi anni, o partire col pallino che mo' (nella seconda giovinezza) vogliono per forza l'auto con lo 0-100 memorabile => si danno una calmata.
Ritratto di forfait
5 giugno 2025 - 08:34
Sul fatto poi dei tuoi 3e x100km, la questione non sussiste per me. Personalmente mai speso 20k di garage. mai investito 10-15k di fv. Mai passato le serate a vagare per discount e paninoteche cercando una colonnina free. Mai dovuto rinunciare a un viaggio a distanza, anche sorto come esigenza all'ultimo momento. E tanti altri "mai" (compreso andare di mezzi pubblici che giorno prima non c'era il sole a l'auto non s'è potuta ricaricare a dovere::))... Voglio dire, pure se "decidi" di tipo non più mangiare, poi ti risparmi i soldi della carta igienica, e dell'acqua dello sciacquone, e anzi lo sciacquone , la tazza e le condutture in bagno te le puoi evitare; e quelle volte che devi orinare vai a chiedere favore al dirimpettaio (o magari allo stesso discount dove già prendi corrente aggratiss) :)))))))
Ritratto di ilariovs
5 giugno 2025 - 06:42
Guardare una TV a schermo piatto, avere ADAS e sensori. Ma chi vuole può tornare al carburatore, tanto le viti ciclere ancora le sapranno fare.
Ritratto di Lapo3
5 giugno 2025 - 07:38
Molto bene! che i cinesi si tengano le terre rare ed i loro frullini elettrici.
Ritratto di CR1
5 giugno 2025 - 08:50
Elkann a parte il beneamato termico il resto della vita va in elettrico. Pure il cuore
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
5 giugno 2025 - 09:11
il futulo è elettlico... solo a casa nostla pelò (cit?)
Ritratto di gil24
5 giugno 2025 - 09:47
Ops: Ci siamo accorti che la Cina detiene le terre rare e ne fa ciò che vuole. E l'Europa che tanto vuole puntare sull'elettrico per salvare il mondo ne è totalmente dipendente... Ooops che sciocchi!!
Ritratto di AlphAtomix
5 giugno 2025 - 10:07
che assit meraviglioso cit.

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