SI CAMBIA A MEDIO PERIODO - Si parte, ma stavolta non c'entrano le code sotto il solleone verso le agognate mete estive: la commissione Trasporti della Camera ha finito di votare le linee-guida cui dovrà ispirarsi la riforma al Codice della Strada. L'iter non è dei più brevi, ma il percorso è segnato: il testo verrà sottoposto all'analisi e agli emendamenti delle altre commissioni e, a partire dall'autunno, tornerà alla Camera votarlo. Se vi sarà parere favorevole, toccherà al Senato votarlo; in caso di parere favorevole, il Governo avrà il compito di scrivere il Codice nel tempo-limite di sette mesi (chi mastica un po' di Diritto Costituzionale, quindi, ha già capito che alla base c'è una legge delega). La forbice temporale su cui gli esperti si stanno maggiormente sbilanciando, per l'effettiva entrata in vigore del Codice della Strada, è poco più di un anno a partire dall'approvazione del Senato: in parole povere, potremmo guidare con le nuove norme a partire da metà 2015.
LE LINEE GUIDA MOLTEPLICI - Meglio ricapitolare per sommi capi quello che cambierà nel futuro Codice: limiti meno stringenti per i neopatentati, giacché nel primo anno si potranno guidare auto che eccedono gli attuali 55 kW/tonnellata, ma con un adulto a fianco); introduzione del reato di omicidio stradale; riordino dei compiti e delle sanzioni, con possibilità di decurtare punti dalla patente anche per i minorenni. Oltre a ciò, vi è l'obbligo di rivedere i limiti di velocità delle strade extraurbane “secondo criteri di ragionevolezza”; a proposito di viabilità, tra le altre misure introdotte, la possibilità che i motocicli con cilindrata 125 cm3 circolino in autostrada. Le due ruote potrebbero anche avere accesso - moto, ciclomotori e biciclette - alle corsie preferenziali in città.
EQUITALIA E RICORSI - In questo contesto, non stona ricordare come entro il 31 luglio i contribuenti che hanno perso il beneficio della dilazione dei pagamenti, dovuti allo Stato e riscossi da Equitalia, entro il 22 giugno 2013, potranno ottenere una nuova rateazione senza presentare documenti aggiuntivi. Inoltre se avranno ricevuto altre cartelle potranno ottenere la rateazione per i nuovi debiti senza che una situazione interferisca con l'altra. Per quanto riguarda, infine, i ricorsi, si punta a uniformare il termine relativo alle multe per giudice di pace e prefetto: si ipotizza il ricorso all’organo accertatore, che trasmetterà poi il tutto al prefetto, con il superamento dell’obbligo di audizione del ricorrente.