OCCHI APERTI - Uno studio del Centro Multidisciplinare per la Ricerca e la Cura dei disturbi del sonno punta il dito sui colpi di sonno: causano mille morti l'anno, quasi tre al giorno, e 120 mila feriti, con un costo sociale pari a più 6 miliardi di euro. Tecnicamente, il colpo di sonno è figlio della cosiddetta “apnea notturna” (chiusura delle palpebre e perdita di riflessi): lo studio lo lega a vari fattori concorrenti, diabete e obesità su tutti.
TRIS PERICOLOSO - Sotto tiro, principalmente gli autotrasportatori, “sottoposti ad un notevole stress professionale, con un alto numero di ore consecutive di lavoro, lunghi viaggi, ma soprattutto alterati stili di vita, elevata sedentarietà e obesità”. La soluzione? Regole precise e controlli preventivi: il 70 % dei soggetti obesi soffre di apnee notturne e il 50% di chi subisce un colpo di sonno è obeso, e il 72% soffre di diabete. Numeri troppo elevati per non dimostrare una pericolosa correlazione diretta.
D'ESTATE IL MASSIMO RISCHIO - Lo stesso discorso vale tuttavia per i comuni automobilisti, specie nel caso di lunghi viaggi (come quelli per le vacanze estive): allerta massima in presenza di obesità, diabete, ipertensione, russamento e sonnolenza diurna. In Italia, gli incidenti legati a colpi di sonno, troppa stanchezza e sonnolenza, incidono per il 22% del totale, ma esprimono il doppio di mortalità e di feriti: hanno, evidentemente, gravità doppia rispetto a un normale incidente. Con riferimento al 2012, il mese con maggior numero di lesioni derivanti da incidenti dovuti a colpi di sonno è stato giugno; a luglio, con 406 casi, si è registrato il più alto numero di decessi, mentre l'indice di mortalità è risultato più alto ad agosto con 2,33 morti ogni 100 incidenti. Un monito per le prossime vacanze: meglio prevedere una sosta in più che chiedere troppo dal proprio fisico.