SEMPRE PIÙ DIFFUSI - Sono sempre più numerose le vetture che adottano un tasto o una manopola che modificano le impostazioni del motore e dei controlli di stabilità e di trazione, e in alcuni casi anche le tarature delle sospensioni e del cambio automatico. In molti casi servono a esaltare le prestazioni (basti pensare al selettore Dna delle Alfa Romeo, la cui posizione “Dynamic” serve a rendere più emozionante la guida). Ma ci sono anche i tasti “Eco” (come quello delle Fiat con il motore TwinAir) per ridurre i consumi di carburante. Un “trucchetto” che torna utile alle case automobilistiche in sede di omologazione, per fare apparire le loro vetture ancora più econome ed ecologiche.
C’È CHI SI FA IN QUATTRO - Tra i cosiddetti selettori di guida (così si possono definire questi dispositivi che trasformano l’auto), uno dei più evoluti è quello delle BMW, che prevede quattro posizioni: Eco Pro, Comfort, Sport e Sport+. Ne abbiamo provato gli effetti su una Serie 1 dotata di cambio automatico. Il tasto a bilanciere modifica la risposta del “duemila” turbodiesel, ma anche la taratura della trasmissione, oltre alla gestione del climatizzatore (che si rivela cruciale nell’abbattere i consumi) e ai controlli di sicurezza. Proprio quest’ultimo aspetto è quello che differenzia le modalità Sport e Sport+. Per questa ragione nei test non abbiamo ripetuto i rilevamenti in Sport+.
CHE COSA ABBIAMO MISURATO - Nelle nostre prove abbiamo controllato come cambiano le prestazioni (che abbiamo rilevato in pista) e i consumi nella guida cittadina e in un percorso extraurbano tutto curve e salite. In modalità Sport abbiamo sfruttato la maggiore verve, pur rispettando i limiti di velocità. Ne derivano tempi di percorrenza leggermente più bassi. E ai consumi cosa succede? Scopritelo nel video…