LA PRIMA SFIDA è COL SUO PASSATO - Arriverà a settembre, proprio quando molti automobilisti devono decidere se montare o meno le gomme invernali in vista della stagione fredda. Parliamo del nuovo pneumatico Continental AllSeason Contact 2 (guarda il video più in basso con le prime impressioni di guida), che migliora le prestazioni rispetto al suo predecessore soprattutto su bagnato e asciutto: le condizioni in cui è maggiormente impiegata una gomma per tutte le stagioni. Lo rivelano sia i test svolti dalla Continental, sia quelli indipendenti dell’Adac (l’automobile club tedesco), a cui il costruttore tedesco ha affidato una comparazione pure con i principali concorrenti. Anche noi di alVolante abbiamo provato questo nuovo pneumatico, in pista e su strada, soprattutto per verificare se uno degli obbiettivi dei tecnici è stato centrato: renderlo adatto anche alle auto sportive e a quelle elettriche.
VOGLIA DI SPRINT - Il Continental AllSeason Contact 2 sarà disponibile in ben 99 misure, dalla 165/60 R 15 fino alla 285/40 R 21, così da poter equipaggiare quasi il 90% dei modelli di vetture. Sportive incluse. Queste ultime stressano molto i pneumatici, a maggior ragione quelli invernali e allseason, il cui battistrada è fitto di intagli e quindi si deforma molto in curva, nelle accelerazioni e nelle frenate. Per questo, i tecnici tedeschi hanno messo a punto dei tasselli con blocchi “a C” che coniugano robustezza, elevato smaltimento dell’acqua e capacità di aggrapparsi alla neve (grazie anche alle sottili lamelle rettilinee). Per arrivare a questo risultato, in Continental hanno lavorato per due anni e mezzo su dei modelli virtuali, analizzando 252 diversi disegni di battistrada. Di questi, solo 14 sono stati promossi alla fase successiva: la realizzazione di prototipi da testare sul campo nelle più diverse condizioni climatiche.
SCORREVOLEZZA E SILENZIOSITÀ - L’impiego nelle vetture sportive ha richiesto un particolare studio della carcassa, volto ad accrescere la rigidità dei fianchi per ottenere innanzitutto una maggiore prontezza di sterzo. Ma ne sono derivati ulteriori benefici, come la migliore scorrevolezza (rispetto al suo predecessore, il Continental AllSeason Contact 2 ha una resistenza di rotolamento inferiore del 6%) che riduce i consumi di carburante, o di energia elettrica. Nelle vetture a corrente la carcassa irrigidita torna utile anche per fornire un supporto adeguato, dato che sono auto pesanti. La massa elevata delle elettriche causa una più rapida usura del battistrada; per risolvere il problema, le AllSeason Contact 2 adottano una nuova mescola, nonché una geometria dei tasselli e una struttura che migliorano le sollecitazioni nella zona di contatto fra pneumatico e asfalto. Ebbene, il miglioramento è stato del 15% in base ai test della Continental e del 20% nelle prove realizzate dall’Adac. Raggiunti gli obiettivi specifici per le vetture a corrente (maggiore scorrevolezza unita a minori usura e rumorosità), la Continental ha deciso di siglare queste gomme con il logo EV, per mostrare con immediatezza che sono adatte anche a questo tipo di auto.
NON TEMONO NEPPURE LA PISTA - Il nostro test delle Continental AllSeason Contact 2 si è svolto dapprima sulle Alpi austriache, a bordo della Nissan Ariya: su questa crossover elettrica da oltre 1900 kg di peso, abbiamo appurato la bassa rumorosità di rotolamento sui diversi tipi di asfalto e la buona precisione nelle curve, anche nei tratti più tortuosi che maggiormente stressano il pneumatico. Ma c’è un banco di prova ancora più severo: la pista. Lo abbiamo affrontato con due piccole sportive, la Toyota Yaris GR (261 CV, trazione 4x4 e 1260 kg) e la Hyundai i20 N Performance: 204 CV scaricati tutti sulle ruote anteriori e un peso di 1190 kg. Ottime le sensazioni, soprattutto tenendo conto che parliamo di una gomma adatta anche all’uso nei mesi più freddi: oltre alla marcatura M+S (sta per mud&snow, fango e neve, ed è obbligatoria per le gomme invernali e allseason) ha quella 3PMSF, three peaks mountain snow flake, ovvero il fiocco di neve all’interno di una montagna stilizzata, che certifica il superamento di test anche sul ghiaccio, definiti dalle norme. Precisione di guida sull’asciutto e sicurezza in frenata sono accompagnate da una buona efficacia sul bagnato. E, quando si esagera e la gomma perde aderenza, la risposta è progressiva e ben controllabile: un vantaggio non da poco quando si deve affrontare un imprevisto, che richiede una sterzata improvvisa per evitare un ostacolo. Sempre a proposito di sicurezza, un test a bordo della Volkswagen Golf GTI ci ha fatto apprezzare l’efficacia nella frenata sul bagnato: B il valore in etichetta per buona parte delle misure proposte (proprio come la valutazione media per la scorrevolezza).