REALTÀ AUMENTATA - Ormai la parola d'ordine per i costruttori di automobili e i fornitori della componentistica è “augmented reality”, realtà aumentata: vale a dire, arricchire ciò che vediamo sulla strada con informazioni provenienti dai vari dispositivi dell'automobile. L'ultima interpretazione in ordine di tempo viene dalla Continental, che ne prevede un utilizzo di massa già nel 2017: secondo l'azienda tedesca, l'informazione deve essere contestualizzata nel frangente di guida specifico per risultare realmente significativa, creando così un dialogo tra il guidatore e l'auto.
COME AL CINEMA - Dietro all'AR-HUD della Continental vi è una tecnologia che inserisce elementi rielaborati in una sezione del campo visivo del guidatore, larga 130x60 cm e posta a una distanza percepita di 7,5 metri. Alla base vi è un dispositivo digitale a microspecchi, vale a dire un chip su cui si basa la tecnologia di proiezione Digital Light Processing, utilizzata dai proiettori video di ultima generazione. La tecnologia, stando alla Continental, sarà prodotta in serie già dal 2016; tra le possibili applicazioni, il collegamento con i sistemi di assistenza alla guida. Come, per esempio, il sistema per evitare il salto di corsia, o con il regolatore di velocità “intelligente”, in quest'ultimo caso evidenziando l'approssimarsi del veicolo che precede con intensità proporzionale alla distanza rilevata (foto sopra).
NAVIGAZIONE SUL GRANDE SCHERMO - Non va infine dimenticata la possibilità di integrare la vista reale con le informazioni provenienti dal sistema di navigazione, indicando la direzione da seguire senza distogliere lo sguardo dalla strada. Grazie ai dati acquisiti da telecamere e radar installati sull'auto per i sistemi di assistenza alla guida, e dalle elaborazioni dei sistemi di bordo - principalmente, GPS e cartografia - l'unità di controllo ricrea un modello reale basato sul punto di vista del guidatore, posizionando correttamente le elaborazioni che ne “arricchiscono” l'esperienza d'uso.