NON SENTE CRISI - Citroën ha annunciato oggi i risultati commerciali del primo semestre 2009. In tutto il mondo, il marchio francese che, insieme a Peugeot, costituisce il Gruppo PSA, ha venduto 650.000 vetture. Vanno forte i monovolume con 71.000 C4 Picasso vendute nella prima metà dell'anno e 36.000 C3 Picasso vendute nei primi tre mesi di commercializzazione.
In Italia le vendite del marchio si sono rimaste stabili, soprattutto se consideriamo che il mercato ha perso il 12,3%. La quota di mercato italiano conquistata da Citroën è del 5,1% nella prima metà dell’anno 2009. Nella top ten delle marche più vendute nel nostro Paese, Citroën si conferma al quinto posto.


Sopra, la C3 Picasso che in tre mesi è stata venduta in 36.000 esemplari.
BENE ANCHE NEL VECCHIO CONTINENTE - Anche in Europa la diffusione del marchio può dirsi soddisfacente. Nei 30 Paesi europei le vendite sono aumentate in media dello 0,2%, passando dal 6,3 al 6,5%. Cala solo l'Europa dell'Est con una lieve flessione delle vendite dello 0,2%. Al di fuori del Vecchio Continente la Cina occupa un posto d'onore. Il marchio francese ha consegnato l'11,4% di vetture in più rispetto al primo semestre 2008.
UNA RINNOVATA POLITICA COMMERCIALE - In un mercato in crisi, i risultati delle Citroën sono incoraggianti e il Gruppo intende continuare la sua crescita commerciale attraverso la nuova C3 e la linea DS, la futura “famiglia” di vetture alla moda che richiama, nel nome, il mitico modello venduto tra il 1955 e il 1975.
Inoltre Citroën, attraverso una nuova immagine di marca (nella foto in alto il nuovo logo), intende iniziare una nuova strategia commerciale che mira a conquistare ulteriori clienti nell'ambito delle imprese.
Sul mercato dei professionisti, la volontà di Citroën è quella di raddoppiare la quota di mercato relativa alle auto aziendali e portarsi stabilmente tra i primi tre marchi di veicoli commerciali del Vecchio Continente. Per questo il Gruppo intende aprire 500 Business Center dedicati esclusivamente alle flotte aziendali.