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I cristalli si curano

25 novembre 2011

Uno sbalzo termico può trasformare in un attimo una piccola scheggiatura del parabrezza in una lunga crepa: intervenendo per tempo, si può evitare la sostituzione del vetro.

IL RISCHIO AUMENTA D’INVERNO - La stagione che mette più a rischio l’integrità dei parabrezza è certamente quella invernale. A causa del maltempo e del gelo, le strade subiscono spesso un forte deterioramento e le auto che ci precedono o che incrociamo sollevano piccoli frammenti di asfalto, che magari colpiscono il nostro parabrezza provocando una piccola scheggiatura. La quale, anche a distanza di mesi, può dare origine a una scheggiatura, a causa di uno shock termico (dovuto, per esempio, un getto d’aria calda sul vetro ghiacciato, oppure ai raggi del sole di una giornata d’estate particolarmente calda) o di un piccolo urto mentre si passa sopra a una buca o un marciapiede. A questo punto, il parabrezza è da sostituire.


INTERVENIRE PER TEMPO
- Esistono, comunque, centri specializzati che possono riparare una piccola scheggiatura in pochi minuti (e a un costo ben inferiore rispetto a quello della sostituzione dell’intero cristallo) mediante l’immissione nel vetro danneggiato di una resina trasparente, che successivamente viene “seccata” con apposite lampade e infine levigata. Per capire la pericolosità di queste scheggiature, abbiamo visitato la sede di Birmingham della Belrom: azienda leader nella riparazione e sostituzione di cristalli per autoveicoli, presente in 32 paesi nel mondo e proprietaria del marchio CarGlass.


Vetro parabrezza riparazione carglass 2


IL VETRO SI SPACCA DAVANTI A NOI - In un’area apposita vengono effettuati degli stress test su vetri leggermente danneggiati. Quello al quale abbiamo assistito consisteva nel sottoporre un parabrezza a uno shock termico e scoprire come reagiva. Per questo, alcune vetture sono state collocate all’interno di un ambiente raffreddato artificialmente a -10 °C. Con i cristalli ricoperti di brina, abbiamo iniziato una simulazione di guida e, mentre l’auto veniva investita da una corrente d’aria fredda a 70 km/h, abbiamo attivato il climatizzatore per sbrinare il parabrezza. A seguito di questo semplice gesto, la maggior parte delle automobili impegnate nel test ha subito la rottura del parabrezza, con la formazione istantanea di una crepa che lo percorreva da parte a parte passando appunto dal piccolo punto di scheggiatura.
 



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Ritratto di Tony9229
25 novembre 2011 - 13:12
...Car Glass sostituisce !!!
Ritratto di gig
25 novembre 2011 - 13:42
... Carglass sostituisce!!! Concordo!
Ritratto di apm
25 novembre 2011 - 14:47
Che bello canticchiare la canzoncina di CarGlass leggendo l'articolo, arrivare ai commenti e vedere che gli unici 2 che mi hanno preceduto hanno scritto il suddetto slogan .-. ormai siamo solo schiavi delle pubblicità, e la cosa è molto triste
Ritratto di mustang54
25 novembre 2011 - 14:48
2
"Da fare una volta nella vita: sfondare un parabrezza e scappare cantando Carglass ripara, Carglass sostituisce" :) Però sta notizia non ha nulla di nuovo: 'sto tipo di riparazione è stato inventato quasi prima del vetro stesso...
Ritratto di Chris147
25 novembre 2011 - 16:11
Dalle mie parti d'inverno è proprio un disastro, buttano giù tonnellate di ghiaia sull'asfalto, e a ogni macchina che si incrocia o che ti precede...si viene mitragliati, rovinando non solo il parabrezza, ma anche tutto il frontale dell'auto!!
Ritratto di herm52
25 novembre 2011 - 16:44
Ad inizio primavera ero presso una ditta blasonata nella riparazione dei parabrezza per chiedere la possibilità e l'eventuale preventivo per una riparazione quando è arrivato un cliente con una BMW con il parabrezza con una lunga crepa che partiva da una riparazione precedente... alle lamentele del cliente la domanda è stata: ma quando è stata eseguita la riparazione? Risposta: me l'avete fatta in gennaio... Motivazione da parte del tecnico: sa quando la riparazione viene fatta nei mesi freddi è facilissimo che la crepa parta dalla riparazione. Considerazione personale: ma perchè all'ora è stata fatta in inverno?
Ritratto di Gipo
25 novembre 2011 - 23:11
Probabilmente sempre più sottili (e vulnerabili, ma allora la tecnologia con la "t" maiuscola dov'è?) per risparmiare peso (magari su SUV e surrogati vari). Poi talvolta si aggiunge il dolo (chi può escluderlo?), ma questo è un discorso relativo al caso ed alla deontologia di chi gestisce il business. Il punto di forza di queste catene è, in definitiva, la disponibilità a magazzino (credo virtuale, grazie ad un'efficiente integrazione informatica con le principali concessionarie) di praticamente tutti i pezzi di cristallo che stanno su una macchina, nonché la pressoché immediata assistenza secondo livelli di servizio standard, prestabiliti e controllati dal franchisor, a fronte del pagamento della canonica franchigia assicurativa. Sulle professionalità coinvolte e sulle relative forme contrattuali sinceramente non vorrei esprimermi. È un mestiere? È un'attività imprenditoriale sensu proprio? Non potrebbe farlo un qualsiasi carrozziere qualificato appoggiandosi, eventualmente, alla loro logistica (come è sempre stato)? Probabilmente sì, ma si ridurrebbero parecchio i margini dei franchisee (profitto tout court che fa leva sul rimborso assicurativo, i contratti dequalificanti, la dissoluzione del tessuto artigianale). Posso capire (si fa per dire) la suggestione motivazionale di una gita a Birmingham a scopo promozionale, ma parlare di tecnologia (titolo della rubrica) mi pare eccessivo, se non in un'accezione veramente molto lasca. In definitiva sono dimostrazioni da sagre paesane (degnissime, per carità; le sagre), come accade con i levabolli, gli arrotini e gli ombrellai (grandi artigiani e tanto di cappello). Chi poi si lamenta delle macchine che proiettano ghiaietta (che ha l'inerzia d'una mosca secca) come raffiche di Kalashnikov, oltre alla propria appercezione, forse dovrebbe riconsiderare seriamente parecchie altre priorità.
Ritratto di Joeilpilota
27 novembre 2011 - 23:10
Credo che la qualità dei cristalli sia andata pian piano scemando. Un vecchio carrozziere mi riferiva che trenta anni fa i parabrezza erano molto più resistenti in quanto costruiti "a strati", almeno per le macchine di un certo livello. Quelle più economiche montavano il pericolossimo vetro temperato che in caso di incidente si frantumava e si trasformava in schegge. Non posso confermare la notizia in merito alla "qualita" anche se in famiglia dal 1932 abbiamo sempre avuto l'auto e sino al 2000 non siamo mai incorsi in contrattempi di questo genere. Il primo parabrezza rotto mi capitò proprio nel 2000 con una Renault Kangoo modello ICE. Era del tipo atermico e la sostituzione mi costò 800.000 LIRE. Oggi nelle città si trovano almeno sei - sette esercizi commerciali che intervengono sui cristalli. Ciò mi lascia pensare ad un sicuro business........Per ultimo un consiglio (per chi lo gradisce): con la brina o il ghiaccio non gettate mai acqua calda sul vetro con l'intento di rimuovere la brina o il ghiaccio: fareste la felicità dei riparatori!
Ritratto di sebi46
28 novembre 2011 - 18:25
SALVE,VORREI 1 INFORMAZIONE,,,,MA QUANTO COSTA ABBONARSI A CARGLASS ,,,GRAZIE.