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Cuba apre al libero mercato delle auto

20 dicembre 2013

Per la popolazione si tratta di una notizia attesa dalla rivoluzione del 1959. Ma per l’addio alle caratteristiche auto dell’isola ci vorrà tempo.

Cuba apre al libero mercato delle auto
TUTTO FERMO A PRIMA DEL '59 - Paesaggi mozzafiato, acque cristalline, cultura, musica e poesia ma soprattutto una passerella continua di automobili “vintage” che si sposano alla perfezione con lo sfondo dei palazzi coloniali. Un viaggio a Cuba è un po’ come essere trasportati in una dimensione spazio-temporale ai più sconosciuta, a causa di un regime comunista dalla legislazione ferrea. Che, se per i turisti vuol dire un fascino introvabile in nessun altro Paese del mondo, per gli “indigeni” significa fare i conti con limitazioni a dir poco assurde. È il caso del divieto di acquistare veicoli nuovi ed usati che non fossero tra quelli importati prima della rivoluzione.
 
ORA SI LIBERALIZZA - Una piccola apertura era stata concessa nel 2011 dal Presidente Raul Castro nell’ambito di una maxi riforma del sistema. Una disposizione consentiva infatti, per la prima volta, la compravendita di automobili ma previa autorizzazione governativa. Con conseguente clima di insoddisfazione e soprattutto di forti speculazioni (il mercato nero su tutti). Arriva oggi la notizia, riportata dal quotidiano del partito comunista Granma, della decisione del governo cubano di liberalizzare il mercato automobilistico locale. Prima di festeggiare però, i cubani farebbero bene ad aspettare l’ufficializzazione della regolamentazione, attesa a giorni. Quanto ai turisti, nessun problema: le vecchie auto degli anni 50 continueranno a far parte del paesaggio unico e affascinante dell'isola caraibica.


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Ritratto di Fr4ncesco
20 dicembre 2013 - 15:50
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Il parco auto cubano è ridotto veramente male. Ai cittadini è permesso avere solo auto pre-rivoluzione, dunque chi può, ha quelle vecchie auto lasciate dagli americani, che sono abbastanza malridotte, riparate alla buona o con pezzi provenienti da modelli sovietici o esteuropei arrivati a cuba negli anni 70'. Le uniche vetture moderne in pratica sono quelle statali, i taxi e le vetture a noleggio, per garantire una certa sicurezza nel trasporto dei turisti per non avere rogne.
Ritratto di fabri99
20 dicembre 2013 - 20:18
4
Per carità, sono molto felice di questa cosa per i cubani e concordo in tutto con te. Però quel fascino di Cuba, con tutte le auto anni '50, beh, se ne va un po': peccato, ma per carità, meglio così... Sarebbe bello se queste auto anni '50 fossero ristrutturate e magari concentrate tutte in un luogo importante o storico, non so, per rivivere ancora quella magia di tornare nel passato.. O andarci, se non si è mai stati nel passato così...passato...
Ritratto di Fr4ncesco
20 dicembre 2013 - 21:29
2
Sicuramente sono diventate simbolo di Cuba....Ma per i turisti. Cuba è sicuramente il peggior luogo al mondo per gli amanti delle auto. La maggior parte di quelle vetture anni 50-60 sono dei veri catorci, riparate alla buona e con pezzi di auto prodotte in epoca sovietica, tanto che nessuna più monta motori originali, ma magari propulsori presi da una Lada mentre gli altri pezzi di ricambio se li fabbricano rudimentalmente loro. E se ne possiedi una sei pure fortunato perchè tecnicamente lo scambio non avviene nemmeno in modo diretto ma tipo per cessioni di licenze di proprietà o qualcosa di simile. Infatti fuori città la gente usa ancora i cavalli! In giro per Cuba, come ho detto, ne vedi anche di vetture moderne in giro, soprattutto vecchie Hyundai, ma sono o taxi o vetture per il noleggio oppure auto appartenenti a categorie "speciali", come medici, sportivi, diplomatici ecc. Comunque so che gli appassionati di vetture americane non vedono l'ora che crolli il regime cubano, proprio potersi accaparrare tutti quei catorci e restaurarli. Infatti volendo per Cuba, sono un vero patrimonio.
Ritratto di Fr4ncesco
20 dicembre 2013 - 21:30
2
Appassionati americani*
Ritratto di lucios
20 dicembre 2013 - 15:57
4
....con meccanica VAZ e Lada.
Ritratto di mustang54
20 dicembre 2013 - 16:17
2
Tra la fine degli anni'70 e l'inizio degli anni '80, la Polonia esporto' a Cuba le "nostre" Fiat 126...
Ritratto di Fr4ncesco
20 dicembre 2013 - 17:15
2
126 e 128 prodotte in licenza in Polonia e URSS ed esportate non in cambio di denaro, ma di prodotti agricoli tra l'altro. La 128 la utilizza ancora la polizia anche se la stanno sostituendo però con vetture cinesi.
Ritratto di MatteFonta92
20 dicembre 2013 - 17:02
3
Diciamo che, viste le condizioni delle automobili circolanti a Cuba... era ora! Però è facile intuire dove sarà l'inghippo: le auto moderne importate a Cuba avranno prezzi astronomici, tanto che i comuni cittadini difficilmente potranno permettersi di acquistarne una. E così si terranno i loro bidoni di ruggine su 4 ruote...!
Ritratto di onavli§46
20 dicembre 2013 - 19:56
la rivoluzione è finita, pian pianino torniamo al capitalismo...che forse è truffaldino.... ma certamente più conveniente.
Ritratto di Rikolas
24 dicembre 2013 - 13:06
"Compagni", come dire "Camerate"! Ma si può nel 2014 parlare ancora così? Questi poveri cubani hanno bisogno di scuole, ospedali e DIRITTI UMANI, che i "compagni" hanno sempre negate, imbrogliando la gente con ideolologie sbagliate e dannose! Menomale che Guevara e altri delinquenti assassini come lui non ci sono più, che Dio ce ne liberi per sempre di questi falsi miti dell'era moderna! E il signor Fidel invece di pensare a liberalizzare il mercato, pensi a liberelizzare i detenuti ingiustmente detenuti nelle sue carceri, delinquente!
Ritratto di onavli§46
24 dicembre 2013 - 13:30
o fai finta di fare il minestrone per la Vigilia di Natale. Le dittature sono tutte truffaldine, e quelle di Castro più delle altre, in quanto di fatto si è sostituito ad un dittatore. Dunque, chi parla male del Popolo Cubano?, e del suo sviluppo frenato dal totale embargo economico degli USA verso l'isola. Anche gli States sono una dittatura economica e militare, te ne sei accorto. Ma anche tale supremazia della finta esportazione di democrazia nel mondo è finita anche per loro. La storia, la fanno sempre i vincitori, Castro non lo è stato, l'URSS è caduta e disintegrata, gli USA stanno già pesantemente pagando e pagheranno sempre più ciò che subdolamente hanno creato nel mondo. Detto ciò, speriamo che Cuba possa conoscere almeno un minimo di vivibilità e di benessere, che appunto (quando sarà possibile), con l'acquisto dell'auto, raggiungerà un benessere più concreto. Buon Natale.
Ritratto di Rikolas
24 dicembre 2013 - 14:51
Forse il minestrone l'hai fatto te mi sa...:) Buon Natale anche a te!!!
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
20 dicembre 2013 - 19:57
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Baf
21 dicembre 2013 - 00:50
Il parco auto cubano è quello che è non perché il governo comunista goda della sofferenza dei cittadini, ma perché Cuba subisce ancora un embargo economico e portuale da parte degli Stati Uniti d'America. Inoltre, a L'Avana non è raro vedere girare tra le strade delle europeissime Citroen o Peugeot, quindi è falso che sia permesso solo comprare auto pre-'59. Non parlate di cose che non conoscete e, se dovete parlarne, fatelo senza apparire così nettamente schierati (e pure ignoranti). -Un collega. http://it.wikipedia.org/wiki/Embargo_contro_Cuba Se non mi credete, cercate su Google "Traffic Havana" o "L'Avana"
Ritratto di Fr4ncesco
21 dicembre 2013 - 02:11
2
Se leggessi meglio cosa uno scrive, non commetteresti figure del genere. 1) Le Peugeot e le Citroen che vedi, sono auto destinate al noleggio, perchè il governo, per non avere rogne, non vuole far girare i turisti con automobili scandeti come quelle pre-rivoluzione 2) Ciò avviene anche per i Taxi, che spesso, se non sono abusivi, sono Hyundai o altre vetture economiche 3) Vedi anche Mercedes o BMW, auto governative 4) Le 126 e le 128 arrivarono negli anni '70 ed erano destinate solo ad alcune categorie di "privilegiati" 5) La polizia cubana, gira o con vecchie 128, o con nuove vetture cinesi. Se noti bene, le vetture moderne, hanno la targa rossa, e sai perchè? Perchè la targa rossa indica il noleggio. Di targhe Azzurre pure ne vedi di più nuove, perchè sono vetture statali. Le Targhe gialle sono quelle dei (poveri) cittadini cubani e se ne vedi una di più nuova con una targa gialle è perchè o sono cittadini cubani medici, o perchè hanno lavori governativi o perchè sono degli sportivi. Quindi quello che non parla senza sapere e schierato, sei proprio tu!
Ritratto di Baf
21 dicembre 2013 - 10:41
Sì, conosco il sistema della targhe cubane ma ciò non è in contrasto con quanto ho affermato: a Cuba esistono ed è possibile acquistare auto pre-'59. Ciò non toglie che le condizioni di povertà sono dovute all'embargo statunitense ancora in atto ma, meglio chiarirlo, non è che sia interessato ad affermarlo per una tendenza politica: in questo lavoro, bisogna sempre dire le cose come stanno e non essere ambigui. Ultima considerazione a caratattere decisamente personale: in fin dei conti nella vita si cercano stabilità e sicurezza, una volta avute entrambe, saremmo disposti a barattarle per un'auto più nuova?
Ritratto di Baf
21 dicembre 2013 - 10:53
*Carattere
Ritratto di onavli§46
21 dicembre 2013 - 14:22
sono stato a Cuba c.a 3 anni fà, e debbo dire che il parco macchine circolante, è di una qualità generalizzata di auto, che i nostri parchi di rottamazione vetture da demolire, sono molto migliori. L'embargo messo da anni dagli States (vergognoso ma non solo per questo Stato) ha provocato un'estrema miseria, in un popolo, che purtroppo vive assai modestamente e non solo per il fattore 'auto. Speriamo che anche in questo Stato (bellissimo per natura e tradizioni popolari), possa avere un benessere migliore, e dunque anche auto migliori.
Ritratto di onavli§46
22 dicembre 2013 - 17:28
penso che sia sbagliato. La Rivoluzione Castrista, era più che altro una rivoluzione popolare contro il dittatore Batista, e dopo divenne una dittatura popolare "famigliare" di Castro. L' ex- URSS, con la crisi missili in terra cubana contro gli USA, nell'ottobre del 1962, tentò di fare un'avamposto nucleare e politico contro gli States. andò male all'URSS e a Cuba, che dopo il fallimento di tale circostanza, ritirò dall'isola mezzi, risorse e pur la dottrina sovietica. Cuba sprofondo nel più completo isolamento. Probabilmente rimasero per anni e anni, e rimangono e rimarranno ancora per molto i cimeli automobilistici, che non tanto facilmente potranno essere sostituiti con nuove vetture, da poter acquistare dal popolo cubano, che non ha mezzi, economia ed industria. Probabilmente dopo l'egemonia castrista, con nomi e regime nuovo, forse qualcosa si aprirà nel futuro dell'isola, molto incantevole e naturale.
Ritratto di Baf
23 dicembre 2013 - 00:18
Per la verità il regime castrista non ha mai davvero avuto la possibilità di far realmente parte dell'ombrello sovietico. La crisi missilistica cubana ha più a che fare con la Cina che con L'Avana: serviva per convincere gli Usa a rimuovere Taiwan dall'ombrello di protezione atomica e così fare in modo che la Cina non avesse più bisogno di chiedere la tecnologia per le armi nucleari all'alleato sovietico, che preferiva tenerla per sé visti i settemila km di confine sinosovietico. Detto ciò, i salari cubani non consentono che ai privilegiati di comprare questi "lussi" occidentali. Resta la domanda: si è disposti a barattare una certa sicurezza per delle auto nuove?
Ritratto di Fr4ncesco
23 dicembre 2013 - 15:18
2
Cuba ha totalmente sbagliato la propria politica nel settore automobilistico. Avrebbe potuto produrre auto sotto licenza, come qualsiasi altro Paese comunista dell'epoca, con un'azienda di Stato. Gli bastava importare vetture in kit e produrle in know down e avrebbe motorizzato il popolo con una macchina popolare, quale poteva essere una Zhiguli o una Trabant, per dire, almeno da permettere a tutti i cittadini di possedere una vettura più "moderna" e "aggiornabile" rispetto a quelle vecchissime vetture pre-rivoluzione. Avrebbe poi potuto continuarlo a fare oggigiorno con vetture cinesi. L'automobile non è un lusso. E' essenziale per la mobilità e dunque per il benessere, dei propri cittadini.
Ritratto di Baf
23 dicembre 2013 - 17:00
Non è Cuba ad aver sbagliato: avere un embargo statunitense significa l'impossibilità di importare tutto ciò che proviene da paesi in qualche modo legati agli Usa, mentre, tra i nemici, nessuno avrebbe rischiato una guerra per motorizzare i cubani. I cinesi sono legati a doppio filo agli stati uniti dall'arrivo di Deng Xiaoping, quando ancora era un lusso possedere una bici.
Ritratto di Fr4ncesco
23 dicembre 2013 - 18:16
2
Eppure negli anni '70 di vetture da Paesi comunisti ne ha importate (in cambio anche di prodotti agricoli), soltanto che erano riservate ai soliti vip o alla "nomenklatura" cubana. Oggi giorno la polizia sta aggiornando il proprio parco con vetture cinesi e per altre vetture statali da anni importano Hyundai per i Taxi o Mercedes per i funzionari di governo. Per non menzionare le vetture da noleggio, anche attualissime Peugeot ad esempio. Dunque l'importazione di veicoli limitata dall'embargo fino ad un certo punto. Sono praticamente solo i cittadini a non poter usufruire di vetture moderne, chissà per qualche motivo, probabilmente solo ideologico.
Ritratto di Baf
23 dicembre 2013 - 18:25
Dubito che un governo di origine popolare come quello di Cuba volesse affliggere il proprio popolo in questo modo (che è sempre migliore dell'essere l'Isola dell'Altra Sponda statunitense, dove tutto è concesso). L'embargo si è ammorbidito negli ultimi anni e, recentemente, si è parlato di una rimozione. Il problema è la bilancia dei pagamenti internazionale: non bastano le proprie merci, devi avere valuta straniera (ossia dollari) per importare dai paesi aderenti al FMI e alla Banca Mondiale, valuta che ha un costo che si ripercuote sulle spese dello Stato. Il baratto "puro" non è contemplato nell'attuale sistema economico internazionale. Ideologicamente parlando, credo che al popolo spetti una vita dignitosa prima di altro e che sia meglio un sistema meno ingiusto di uno del tutto ingiusto. Giusto per chiarificare: comunismo non significa uguaglianza totale ma giustizia sociale.
Ritratto di Mattia Bertero
21 dicembre 2013 - 10:39
3
Cuba sta perdendo sempre di più le caratteristiche che Fidel Castro aveva improntato nel paese, grazie all'apertura mentale di suo fratello Raul: qualche anno fa aveva iniziato a permettere ai cittadini di usare computer e cellulari, ora tocca alle macchine d'importazione. Hanno scoperto che il capitalismo forse gli conviene di più che utilizzare l'ideologia comunista. Per i cittadini cubani, in ogni caso, rappresenta senz'altro un notevole passo avanti, hanno la concessione di avere più scelta.
Ritratto di lucios
21 dicembre 2013 - 12:55
4
...queste auto rispecchino un po' l'animo dei cubani, nonostante tutto vanno ancora..........dovrebbero essere considerate come icone dal popolo
Ritratto di V1rgi00
21 dicembre 2013 - 14:34
1
Da un lato sono felice per gli automobilisti cubani, che finalmente potranno acquistare delle auto "normali", ma dall'altro sono un po dispiaciuto, perchè quei "bidoni" sono ormai un simbolo di Cuba.
Ritratto di 911 Carrera
23 dicembre 2013 - 00:31
nuova apertura. Ma Cuba sembra ferma nel tempo, con i suoi pezzi da museo, speriamo, come già scritto da altri, che lascino questi mezzi almeno nel centro storico. Cuba non sarebbe + la stessa senza queste vetuste auto in giro. A me piacciono moltissimo.
Ritratto di monodrone
23 dicembre 2013 - 19:47
lo stalinista Castro vuole farsi bello con una delibera inutile cercando di far apparire liberale un paese morente, sotto il giogo della dittatura comunista. nessun cubano in nessun modo può permettersi, né potrà farlo in futuro, un'auto nuova, neppure 'in saldo' cinese.
Ritratto di Baf
24 dicembre 2013 - 10:02
Definire Castro uno stalinista significa avere una conoscenza della Guerra Fredda vaga oltre ogni misura. http://temi.repubblica.it/limes/venti-anni-dopo-lottantanove-il-ritorno-di-stalin/7827?printpage=undefined
Ritratto di Livio Lucaroni
23 dicembre 2013 - 20:26
Cuba non sembrerà più la stessa!
Ritratto di Rikolas
24 dicembre 2013 - 13:09
Sarebe ora finisse sta dittaura, e soprattutto finisse il turismo sessuale di cui Fidel é l'arteficie! É ora di mandarea a casa "compagni" e company...BASTA!!
Ritratto di 911 Carrera
24 dicembre 2013 - 00:43
BUON NATALE A TUTTI..........................AUGURI.
Ritratto di Rikolas
24 dicembre 2013 - 12:27
Altro che liberalizzare il mercato di auto! Mancano ospedali, scuole e servizi...ma soprattutto diritti UMANI! Sti disgraziati dei comunisti (che alla fine sono come i fascisti ma molti non l'hanno capito!) hanno rotto col loro comportamento "buonista", tanto lo sanno anche i sassi dei milioni di morti che hanno provocato in tutto il pianeta! Basta con ste ideologie da vecchi rincoglioniti nostalgici, voltimo pagina e aiutiamo questa povera gente Cubana (e non solo) a riacquistare la LIBERTA' perduta da un regime assurdo, poi penseremo anche alle auto, l'ultimo dei problemi!!
Ritratto di wapaale
24 dicembre 2013 - 14:21
Vorrei ricordare a tutti coloro che "dimenticano" l'embargo imposto ai cubani, nonostante le risoluzioni ONU di cessazione, da quei paesi che si definiscono democratici (USA ecc.). Quel paese, comunque sia, ha saputo fare questo: a) rapporto UNICEF, “Progresso per l’infanzia, un bilancio sulla nutrizione”, evidenzia come il 28% dei bambini denutriti si trova in Africa, il17% in Medio Oriente, il 15% in Asia, il 7% in America Latina e il 5% in Europa Centrale. b) Cuba, inoltre, è stata riconosciuta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Agricoltura e l’Alimentazione (FAO), come uno dei paesi più progrediti del mondo in quanto a tecnologie di sfruttamento ecosostenibile della terra e di produzione alimentare. c) Cuba è il miglior paese dell’America Latina per la maternità sta al 13 posto del mondo, ha dichiarato l’organizzazione internazionale “Save the Children”, che promuove i diritti dell’infanzia. d) Cuba non è stata inserita nella lista delle nazioni che violano i diritti sindacali. Conferenza dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro – OIL – realizzata recentemente a Ginevra, in Svizzera. E molto altro ancora a favore dei lavoratori quindi...
Ritratto di onavli§46
24 dicembre 2013 - 20:26
non esistono Organizzazioni sindacali, il regime le vieta e non sono previste.
Ritratto di wapaale
25 dicembre 2013 - 20:25
Ti aiuto a comprendere meglio. Esistono nel paese venti sindacati nazionali, ripartiti per rami di attività economica, organizzati anche nei municipi e nelle province. La struttura della Centrale dei Lavoratori di Cuba che li raggruppa è formata, al vertice, da un Consiglio Nazionale e da un Segretario Generale che, dal XVI congresso, del gennaio 1990, è Pedro Ross Leal, che è stato poi rieletto nel XVII congresso del maggio 1996. A Cuba, all’inizio dell’anno 2000 gli iscritti alla CTC erano oltre il 99 % del totale dei lavoratori del paese. La CTC mantiene stretti vincoli di lavoro e di prestigio con il movimento sindacale mondiale e con le organizzazioni operaie di tutto il mondo, in modo particolare con quelle dell’America Latina e dei Caraibi. A conferma di ciò vi è stato lo svolgimento a La Habana, nel 1982, del X Congresso Sindacale Mondiale e della Conferenza Sindacale dei Lavoratori dell’America Latina e dei Caraibi. Inoltre, nella la Scuola Nazionale dei Quadri Sindacali di Cuba sono stati formati centinaia di leader operai dell’America Latina. Ai congressi della CTC hanno da sempre partecipato molteplici organizzazioni di tutti i continenti. Al XVII Congresso, nell’aprile 1996, hanno assistito 700 invitati di 124 organizzazioni di 46 paesi.
Ritratto di onavli§46
26 dicembre 2013 - 11:06
tutto ciò non fà una grinza, ma solo di statistica dei media, peccato invece e però per 2 questioni. 1^ questione, svolgo attività sindacale da oltre 30anni, per cui le storie mondiali dei sindacati le conosco tutte, nella realtà intendo, per cui tutta quella invera mielosità sui sindacati sudamericani, sono solo aria fritta. La miglior democrazia sud americana, la possiamo paragonare ai tempi del ventennio in Italia; pure allora vi era -il sindacato di regime-, ed il regime è regime, a Cuba vi è un regime dittatoriale,,per cui lasciamo perdere. 2^ questione: a Cuba ci sono stato, e ti porto a conoscenza una sola questione di tantissime che potrei riepilogare: quando esci dall'aeroporto, devi dire, oltre una capillare nutrita serie di informazioni all'Autorità di Polizia che ti viene richiesta, anche se hai un cellulare e anche i dati del cellulare, altrimenti lo stesso rimane muto e non puoi comunicare. Comprendi!? Detto ciò, Ti riporto ai miei precedenti commenti e agli auspici che formulavo per Cuba, ed il problema di discussione del sito, l'auto.
Ritratto di wapaale
31 dicembre 2013 - 13:38
Caro 30ennale sindacalista spero che tu stia scherzando perché, se così fosse, mi piacerebbe sapere cosa hai fatto per il degrado a cui sono andati incontro i nostri lavoratori vista la de-industrializzazione (includi il discorso auto) del nostro paese? Sproloqui, associando, termini come regime senza aver analizzato il filologismo del termine. Negli USA fanno, addirittura il prelievo delle impronte e della cornea e allora? Cosa dobbiamo dire, allora, che non è democratico?! Bisogna parlare, solo, dopo essersi ben informati.
Ritratto di Rikolas
24 dicembre 2013 - 14:59
Cuba ha ospedali e scuole SOLO per chi può permetterselo, gli altri o sono in galera, o non hanno che la prostituzione come unica via! Il nostro triste tursimo sessuale ne é la riprova! Fidel, un dittatore sanguinario, che dovrebbe essere processato per crimini contro l'umanitá! Quali dati tiri fuori? Quelli che il governo vuole far sapere, peccato che anche i muri sanno come stanno veramente le cose! Chiedi alle migliaia di famiglie che hanno parenti in galera, torturati brarbaramente perché hanno osato opporsi a un regime terribile che ha costretto popolazioni intere a scappare da quell'isola. Facile parlare da dietro a un pc, collegato a internet (che a Cuba NON hanno perché controllato) al calduccio della tua casetta...C'é ancora troppa ignoranza qui in Europa, stiamo troppo bene e non abbiamo provato ancora il VERO comunismo. Il fascismo per lo meno sappiamo cos'é, ma il comunismo pochi lo sanno: 83.000.000 di morti provocati da un ideologia sbagliata, direi che possono bastare per non doverne parlare più, almeno in rispetto verso chi non c'é più..
Ritratto di wapaale
25 dicembre 2013 - 20:35
Vedo che attingi a piene mani da libri che non hanno elementi documentati. Ti consiglio, per il tuo bene culturale, di approfondire e non di fermarti all'immaginazione... Solo dopo capirai che la resipiscènza per taluni è una dote non un castigo.
Ritratto di Livio Lucaroni
24 dicembre 2013 - 17:08
Non stiamo andando un po fuori tema? Si stava parlando di auto, e poi....
Ritratto di Livio Lucaroni
24 dicembre 2013 - 17:10
Chiedo scusa, ma non è una rivista di automobili?
Ritratto di onavli§46
24 dicembre 2013 - 20:31
è altamente e spesso variegato dal tema principale da commentare, che a volte anzi troppo spesso fà variegare anche me, e dovrò porre la massima attenzione a non farlo più, (prometto Gesù bambino..) vorrei sapere di che marca sono le auto che sono in foto nel servizio redazionale, grazie
Ritratto di PariTheBest93
25 dicembre 2013 - 09:58
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Qua trovi i nomi https://www.alvolante.it/news/cuba_apre_il_mercato_alle_auto_nuove-532971044
Ritratto di onavli§46
25 dicembre 2013 - 12:41
li so già, non mi serve l'internet,, All'epoca avevo c.a.15 anni v_v
Ritratto di Carlitos91
25 dicembre 2013 - 11:47
Sicuramente un ammodernamento necessario con i tempi che corrono cuba non poteva restare ancora cosi indietro...ma l'idea del fascino che quelle auto storiche portano e ancora di più l'idea di ripararle all'infinito caricandole di chilometri mi entusiasmava ancora di più :DDD
Ritratto di caronte
9 maggio 2014 - 18:22
non credo credo che i cubani si libereranno così facilmente delle loro caratteristiche auto.