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Cuba: solo 50 auto vendute nel 2014

03 luglio 2014

In nome dell'apertura al mercato ora i cubani possono acquistare auto nuove: ma pochi lo hanno fatto.

Cuba: solo 50 auto vendute nel 2014
NUMERI MINIMI - In quell'enclave di mondo che è l'isola di Cuba, la vendita di auto è stata liberalizzata dal governo di Raul Castro nel 2011: una rivoluzione copernicana che permette l'acquisto ai cittadini di mezzi a motore senza bisogno di permessi governativi. Rivoluzione rimasta, col senno di poi prevedibilmente, sulla carta: dall'inizio del 2014, infatti, sono state vendute solo 50 automobili e 4 motociclette, per un valore totale di 1,283 milioni di pesos. Il peso, a Cuba, è una moneta dal volto duplice: la Moneda Nacional è usato internamente per salari e pensioni; quello convertibile, per tutti i generi di consumo di natura capitalista-occidentale, dalla benzina ai ristoranti, fino a molti cibi e prodotti d'importazione. Calcolato in pesos convertibili, il controvalore è pari a poco più di 940.000 euro: significa che il valore unitario di ogni transazione è pari a poco meno di 24.000 pesos, circa 17.600 euro.
 
QUOTAZIONI IPERBOLICHE - Una bella cifra, che spiega come il basso numero di vendite sia figlio dell'alto costo delle automobili. Se lo stipendio medio supera a stento i 20 dollari (meglio dire, poco meno di 20 euro, visto che il dollaro è una valuta non più accettata dal 2004) mensili, pagare una Punto del 2008 l'equivalente di 20.000 euro non è sostenibile; lo stesso vale per una Peugeot 106 di 10 anni, che è quotata sui 12.000. Se le utilitarie con qualche anno sulle spalle hanno gli stessi prezzi che da noi hanno le berline di fascia media (nuove o quasi), va anche peggio per prodotti più lussuosi: un'Audi A4 del 2000 è quotata più di 30.000 euro. Il motivo è semplice: legge della domanda e dell'offerta, analogamente a quanto succedeva negli ex Paesi socialisti dell'Europa subito dopo la caduta del muro.
 
LUNGA VITA ALLE VETERANE - Se la situazione non cambierà (e, stando così le cose, è un'eventualità improbabile), l'ammodernamento della rete di trasporti pubblici, che il governo ha promesso di realizzare con gli introiti del mercato auto così liberalizzato: le vetture degli anni Cinquanta, per lo più americane o sovietiche, tutte risalenti al periodo pre-castrista, avranno ancora vita lunga, per la gioia dei turisti.


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Ritratto di MatteFonta92
3 luglio 2014 - 17:57
3
Cavolo... con uno stipendio di 20 € al mese hai voglia a comprarti anche solo una Peugeot 106, che costa l'assurda cifra di ben 12.000 €! Mi sa che i rottami ambulanti tipici di Cuba continueranno a girare ancora per un bel po', purtroppo...!
Ritratto di onavli§46
3 luglio 2014 - 19:07
instaurato da Fidel Castro il 02 dicembre 1961, con l'introduzione del comunismo, dopo la rivoluzione dei barbudos contro il dittatore Fulgencio Batista, è stata un vero fallimento per l'economia e la politica dell'isola caraibica. Assai povera, senza industrie, con ancora un'embargo statunitense operante per le importazioni e le esportazioni, rendono la vita del popolo cubano assai difficile. Le auto nuove sono una vera chimera per pochissimi; l'attuale parco autovetture, è oramai "vecchio" di oltre 50 anni, e le prospettive future, sono pressochè identiche. Si auspicano pur per quella popolazione tempi migliori.
Ritratto di Mattia Bertero
3 luglio 2014 - 19:51
3
L'altissimo costo delle auto nuove ne ha impedito l'acquisto da parte della popolazione ridotta per la maggior parte in povertà dal regime comunista di Castro e in parte dall'embargo degli Stati Uniti. Non ci si può pretendere dei numeri stratosferici dopo essere passati per un regime lungo mezzo secolo. La strada è ancora molto lunga per far si che Cuba si riprenda e che possa instaurarsi un'economia del tipo capitalista che premia i consumi e la ripresa dell'economia stessa dell'isola per garantire un futuro migliore ai cubani.
Ritratto di lucios
3 luglio 2014 - 22:06
4
......di tricche e ballacche? Menomale che non l'hanno emenato il primo aprile sto decreto, altrimenti era pure una prese per il.............. al povero popolo cubano!
Ritratto di PAPERO76
4 luglio 2014 - 12:42
cosi' sono piu' coerenti con la loro filosofia anticapitalista!!
Ritratto di STEVEBACK
4 luglio 2014 - 16:18
e' proprio cosi' solo che per noi e' inconcepibile...non hanno macchine? ok si va a piedi, adeguiami i ritmi a questo e chissa' se stiamo peggio noi o loro in fondo....... a proposito evitatevi le risposte.... con le battutine....non sono gradite, commenti seri please!! ah a proposito non e' una libera scelta la loro...ci sono un pochino costretti...
Ritratto di onlyroma
5 luglio 2014 - 07:55
......gli piace questa condizione. Esiste da secoli una parolina che si chiama rivoluzione. Se un popolo vuole e ha il coraggio può cambiare la sua situazione dittatoriale. Guarda noi,abbiamo la nostra bella democrazia,votiamo (quando ce lo permettono),ma quando possiamo cerchiamo di non cambiare x interessi personali. Piangiamo miseria,odiamo i politici,imprechiamo x le tasse ingiuste,ma alla fine votiamo quello che cambia di meno. Quindi forse anche a Cuba molti preferiscono rimanere cos'. Il mio è un semplice commento personale,magari mi sbaglio.