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Dalla Bosch un sistema per evitare i pedoni

05 novembre 2015

Il Pedestrian Protection System elabora una traiettoria d’emergenza ed aiuta il conducente quando proverà ad evitare l’impatto.

Dalla Bosch un sistema per evitare i pedoni
VIA DI FUGA - Molti incidenti sono causati da un tardivo utilizzo dei freni o dalla forza insufficiente applicata sul pedale del freno. Per questo motivo troviamo ora in commercio i moderni sistemi di aiuto alla frenata d’emergenza, che possono comunque rivelarsi inefficaci quando un pedone attraversa la strada all’improvviso. La Bosch interviene sul tema e presenta un nuovo sistema di sicurezza, denominato Pedestrian Protection System, che agisce sullo sterzo quando il conducente non interviene in misura sufficiente per evitare una persona sulla strada. Il principio di funzionamento risulta ben diverso rispetto ai sistemi di frenata d'emergenza automatica: in questo caso l’automobile frena da sola per evitare l’impatto, mentre il Pedestrian Protection System aiuta il guidatore ad applicare la giusta traiettoria per aggirare così il pericolo.
 
STERZATA ASSISTITA - La Bosch sta lavorando al sistema presso il centro tecnico di Renningen, in Germania, dove ha allestito una specifica vettura di prova: nel suo bagagliaio è presente un computer di bordo, mentre sul parabrezza è collocata una telecamera stereoscopica, del tipo già utilizzata su diversi modelli, capace di riprodurre in tre dimensioni il tratto di strada che precede. Il computer analizza le informazioni raccolte con una frequenza di circa 10 volte al secondo. È  lui a dover calcolare le probabilità di collisione e la traiettoria da seguire per evitare il pedone, mettendo in funzione il Pedestrian Protection System dopo che l’automobilista ha già premuto sul pedale del freno. L’assistente della Bosch calcola la traiettoria alternativa ed interviene con decisione non appena il conducente inizia la manovra d’emergenza, supportandolo per renderla più efficace.
 
ALGORITMO ALLO STUDIO - “Per stabilire la traiettoria d’emergenza dovremo far si che il software capisca con una frazione d’anticipo dove il pedone intenda spostarsi” commenta Lutz Bürkle, fra i responsabili del progetto. “Secondo i nostri studi, qualora il conducente reagisse almeno mezzo secondo prima della collisione, il sistema può evitare un impatto nel 60% dei casi”. Lo stesso Bürkle ha spiegato che i tecnici dell’azienda sono ora impegnati a scrivere l’algoritmo che gestirà la logica del sistema. Il Pedestrian Protection System dovrebbe arrivare sul mercato nel 2018 e potrebbe aiutare a diminuire il numero di pedoni vittime di incidenti stradali, pari a 523 unità nella sola Germania (nel 2014).


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Ritratto di PongoII
5 novembre 2015 - 20:44
7
Sistema infallibile (o quasi): per i pedoni, non considerare la strada il giardino di casa; per gli automobilisti "estote parati", stare pronti, ad ogni pericolo
Ritratto di steff69
5 novembre 2015 - 21:27
Lo trovo un ottimo sistema; sia per salvare il pedone che per uccidere un motociclista in sorpasso.
Ritratto di R T
5 novembre 2015 - 21:41
Poi il software Bosh lo collaudato VW vero?
Ritratto di Pelide
5 novembre 2015 - 22:25
E se un automobilista volesse investire una nutria? Il software riesce a distinguere le nutrie che attraversano la strada e a direzionare il volante per centrarle in pieno?
Ritratto di anarchico2
6 novembre 2015 - 08:45
Se funziona è ottimo, anche pochi giorni fa alle 3 di notte un pedone non proprio in sé è stato investito mentre camminava al bordo della strada.
Ritratto di MLK_78
6 novembre 2015 - 09:54
Sistema affascinante, però, poi di chi è la colpa se la manovra evasiva coinvolge un terzo soggetto, motociclista in sorpasso, ciclista, vettura che proviene dal senso opposto? Oppure se il sistema fallisce il calcolo e il pedone agisce come non previsto dall'algoritmo? Solito problema della "guida autonoma", la colpa, il rimorso e non ultima la responsabilità legale di chi è? Chi guidava l'auto o la casa automobilistica o ancora chi ha progettato il sistema, come in questo caso il subfornitore BOSCH. E poi quale algoritmo può valutare se "scegliere" di investire il soggetto A o il soggetto B in caso di situazioni complesse, l'istinto a volte ci fa prendere decisioni tra il minore dei mali secondo la nostra coscenza.