Dieci cattive abitudini che uccidono la tua auto

Semplicemente: quando si pensa che una cosa possa essere sbagliata e far male all’auto, probabilmente è la verità. Se portare una citycar su un sentiero di montagna adatto solo a fuoristrada sembra una cattiva idea, è quasi certo che lo sia per davvero! 

Se nel serbatoio resta poco carburante, gasolio o benzina che sia, dei detriti possono entrare nell’erogazione. Se va bene bisognerà cambiare i filtri, se va male si dovrà smontare il sistema di iniezione. Meglio fare il pieno quando il serbatoio arriva a un quarto.

Dopo anni di fango, neve, acqua e sale, è facile che l’auto venga attaccata dalla ruggine. Appena si nota anche il più piccolo punto arrugginito bisogna intervenire il prima possibile, altrimenti le si darà il tempo di attaccare il metallo, con costi di riparazione molto superiori.

Controllare sempre se, dove si è lasciata parcheggiata la vettura, ci sono macchie strane sul pavimento. Se ci sono delle perdite, verificare da dove arrivano. Potrebbe essere olio o liquido refrigerante. Se è il liquido dei freni meglio chiamare un carro attrezzi. In ogni caso bisogna intervenire subito.

Se l’auto ha il cambio manuale, conviene togliere il piede dalla frizione quando non si deve cambiare marcia. Anche una leggera pressione rischia di disinnestare la trasmissione, con possibili danni per l’auto.

Qualunque collezionista di auto d’epoca sa che lasciare ferma un’auto ferma in un deposito può provocare gravi danni. Le guarnizioni si seccano e lasciano passare liquidi dove non dovrebbero. E se l’auto non è al coperto, anche il sole può provocare danni all’esterno e, soprattutto, all’interno.

In caso di forti temporali, i sottopassi sono propensi ad allagarsi. Se non si conosce la reale profondità dell’acqua, meglio cambiare strada, perché il rischio di rovinare il motore è alto. Per attraversare l’acqua profonda è necessario uno snorkel che garantisca che il flusso d’aria al motore non venga interrotto.