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Acquistare un'auto? No grazie

19 dicembre 2012

L’annuale Rapporto auto del Censis ha fotografato le difficoltà del settore auto. Soprattutto la scarsissima disponibilità a comprare.

Acquistare un'auto? No grazie

ALLA LARGA DAI CONCESSIONARI - Gran belle macchine, moderne e sempre più efficienti. E le offerte dei costruttori sono davvero vantaggiose. Tutti d’accordo. Ma a comprare un’auto nuova ci pensano in pochi, molto pochi. L’orientamento a dir poco restio ad andare in concessionaria e firmare un ordine è uno dei dati che emerge chiaramente dalla nuova edizione del Rapporto sull’auto elaborato da Aci e Censis.

COMPRARE NEL 2013 - L’autorevole rapporto, giunto alla sua ventesima edizione, ha registrato che il 52,6% degli intervistati ha escluso che possa acquistare un’auto nuova nel corso dei prossimi tre anni. Mentre soltanto il 3,7% ha affermato di avere in mente di cambiare l’auto nel corso del prossimo anno. Da notare che la tendenza al “Auto? No grazie” sta crescendo, perché l’anno scorso a escludere assolutamente l’acquisto nel triennio successivo erano stati il 43,8% degli intervistati, mentre a dirsi intenzionati a comprare nel giro di un anno erano stati il 7,6%.
 
MEGLIO RISPARMIARE - Tali orientamenti non dipendono dall’automobile in sé ma piuttosto dalla situazione di crisi profonda che si sta attraversando. A confermarlo è un altro esito della ricerca. È infatti stato chiesto agli intervistati se nel caso di un’entrata non prevista di 30 mila euro, avrebbe speso quel denaro per acquistare un’auto nuova o se ne avrebbe fatto un altro uso, e il 53% delle risposte è stata favorevole a convertire la somma in risparmi, piuttosto che spenderla in un’auto. 
 
ITALIANA O STRANIERA? - A insistere e a parlare solo di auto, si coglie ancora una propensione diffusa per le marche del costruttore italiano. A domanda esplicita, il 33% degli intervistati ha infatti risposto che dovendo scegliere preferirebbe un’auto italiana, mentre il 27,8% si sono dichiarati attirati dalle auto straniere. Interessante è il fatto che comunque la quota maggiore (il 39,2%) è costituita da chi o non sa decidersi, o è indifferente alla scelta di fondo tra italiano e straniero.
 
COSTI IN CRESCITA - La ricerca affronta anche la realtà economica dell’automobile, rilevando che l’impegno economico per la gestione dell’auto (bollo, assicurazione, pedaggi e carburante) è aumentato del 4,4%, passando da 3.278 euro del 2011 ai 3.425 euro del 2012. E ciò considerando percorrenze basse. In pratica i 147 euro di incremento della spesa sono tutti da imputare in gran parte (72,8%) al costo del carburante, che rappresenta ormai il 47,8% delle spese totali per l’auto. Ciò in conseguenza del forte aumento dei prezzi del carburante. Da gennaio a ottobre di quest’anno il prezzo medio della benzina è aumentato del 16%, aggiuntisi all’11% avutosi nel 2011 rispetto al 2010.


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Ritratto di yeu
19 dicembre 2012 - 18:15
Di male in peggio.
Ritratto di mecner
19 dicembre 2012 - 18:54
Ma con questi 'chiari di luna' chi è il 'pazzo' disposto ad acquistare un'auto ? Ma soltanto se non ne puoi fare a meno e, praticamente, sei 'alla canna del gas'. Altrimenti.....? NO. La qualità dell'offerta è cambiata e, non tutte le Case automobilistiche ne hanno preso atto. A mio avviso oggi sono da privilegiare le auto di bassa cilindrata e con alimentazione a gas (metano/gpl). E questo per ridurre i costi fissi (carburante/assicurazione/manutenzioni/bollo/multe/pedaggi autostrada, ecc.). Tutto questo, oltre agli alti prezzi di acquisto penalizzano le vendite. I Coreani, i cinesi, gli USA, il Brasile l'hanno capito.......le Case europee NO.
Ritratto di P206xs
19 dicembre 2012 - 19:27
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e ci credo fra bollo, super bollo, prezzo benzina, iva, assicurazione, blocchi del traffico e limitazioni assurde, obblighi di pneumatici specifici per ogni condizioni tipo F1.......multe sempre più care.......FANNO PASSARE LA VOGLIA DI SPENDERE 20-30 MILA EURO PER UN'AUTO!!!! GRAZIE AVETE UCCISO UNA PASSIONE......E UNA INTERA REALTA' INDUSTRIALE!!!
Ritratto di andvolante1
19 dicembre 2012 - 21:20
al giorno d'oggi con gli stipendi che prende la gente bisogna prima averceli 20-30 mila euro da spendere in un auto....
Ritratto di andvolante1
19 dicembre 2012 - 21:22
al giorno d'oggi con gli stipendi che prende la gente bisogna prima averceli 20-30 mila euro da spendere in un auto....
Ritratto di vvolvo
19 dicembre 2012 - 19:44
Una volta con 30.000.000 di lire ti compravi una media tipo Mercedes 180 Volvo 460 BMW serie 3 ben accesioriata.... ora con 30.000 euro ti prendi una base.....quindi chi ha voglia di cambiare l'auto....
Ritratto di andvolante1
19 dicembre 2012 - 21:17
una base hai ragione, ma non certo una mercedes, al massimo una 500, una fiesta.
Ritratto di vvolvo
20 dicembre 2012 - 10:52
.... per 30.000 euro ti prendi una BMW 316i Mercedes C180 senza optional aggiunti e sperando in uno sconto...
Ritratto di andvolante1
20 dicembre 2012 - 11:30
si ma 30.000 euro sono 60.000.000 di lire non 30 milioni..... è quello che io intendevo... la mercedes la compri con 30.000 euro ma la paghi il doppio che quando c'era la lira.
Ritratto di TurboCobra11
19 dicembre 2012 - 22:48
Per comprare, già si scannano adesso, chissà nel 2013 per vendere un auto in più cosa faranno. Certo che i costi sono davvero troppi. Io penso che è più il mantenimento a pesare, quello che svuota le tasche, se non fosse per quello un'auto la si comprerebbe anche, ma l'assicurazione accise, strade dissestate che ti fanno danni, perchè cambiare auto?! Certo che la passione l'hanno uccisa, ti fanno dire, bella, ma è meglio di no, e per un mercato non è certo una bella cosa. Vediamo, noi consumatori passiamo, vediamo prossimo governo come rilancia. ...Saluti
Ritratto di ge59
20 dicembre 2012 - 09:20
oggi il problema non è il mantenimento dell'auto,tutti o quasi ne abbiamo una e quindi dobbiamo mantenerla. non ci sono i soldi per comprare,nè in contanti,nè a rate (pagare le rate può essere un problema)quindi si ripara la vettura che abbiamo e così si va avanti.magari abbiamo il meccanico che ci conosce e ci fa pagare le riparazioni un pò alla volta.Purtroppo oggi e così e secondo me lo sarà ancora per molto.
Ritratto di Jinzo
20 dicembre 2012 - 10:31
quando ci sarà una vera rivoluzione del popolo...guerra civile e farli fuori tutti...uscire dall'europa e dall'euro e ricominciare da capo...contatto con paesi esteri solo per importare cose che nn abbiamo...via gli extracomunitari tutti tranne quelli che sono regolarmente dichiarati da 10 anni in su...e pura autarchia......lo stato chiede saacrifici e ci mettiamo a 90 e spendiamo spendiamo e non si mangia.. il vero "stato" cioè il popolo italiano chiede il sacrificio di riprenderci cio che e nostro e tutti avete paura...voi preferite un eternità pecore che un giorno da leoni...
Ritratto di Gino2010
20 dicembre 2012 - 11:05
quello che dici non è successo nemmeno in grecia.La musica cambierà solo quando i segni della recessione si faranno sentire in germania.La verità è che siamo tornati indietro di 100 anni quando esisteva il voto censitario.Ossia votava solo chi era al di sopra di una certa soglia di reddito.Oggi questo discorso si è spostato sul pil pro capite del paese di appartenenza.Ossia il voto di un cittadino tedesco pesa molto di più del voto di un cittadino greco.E' come se avessero diritto di voto solo i popoli che appartengono ai paesi ricchi.Chi vive in un paese povero e/o indebitato può anche non andare a votare tanto il suo voto è carta straccia.Questo ha fatto l'europa.La stessa cosa vale per la protesta.Se 100 pensionati tedeschi vanno a protestare a berlino la loro protesta incide molto ma molto di più sulle scelte europee di 1.000.000 cittadini greci che fanno una rivolta.Tu puoi fare la guerra civile,votare per movimenti estremi,mandare a casa tutta la classe politica....non serve a niente.Tanto poi l'europa ti impone il suo governo con le sue idee e o fai come vogliono loro o non ci sono più i soldi per pagare gli stipendi o per comprare il gas.E' troppo tardi.Bisognava ribellarsi prima quando l'inflazione era al 100% con l'introduzione con l'euro ma a troppi faceva comodo l'equazione 1 euro=1000 lire.Adesso è troppo tardi per tornare indietro.C'è solo rassegnazione e sofferenza.
Ritratto di lucasante
20 dicembre 2012 - 11:16
1 euro sono 2000 lire
Ritratto di abarth1285
20 dicembre 2012 - 17:55
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con tutte queste geniali manovre hanno ammazzato il settore auto, come hanno stroncato alla fine qualsiasi altro settore... i nostri amati "professori" si sono rivelati degli scellerati e chi gli succederà sarà forse anche peggio... il punto è che non ci sono stimoli a spenderli sti benedetti soldi!! Appena compri qualcosa parte il REDDITEST, se hai un'auto di dieci anni ma con 300cv oppure 3000 di cilindrata parte l'agenzia delle entrate con la sonda rettale...sei dipendente? allora a fronte di uno stipendio ridicolo mi trattengo il 55% tra tasse e contributi che mai rivedrai... sei imprenditore o libero professionista? allora mi trattengo anche il 70% di tasse e ti massacro con la burocrazia... e pensare che abbiamo una COSTITUZIONE che al solo applicarla alla lettera risolverebbe i problemi... ah poveri noi...