INDAGINE AGLI ANTIPODI - Continente che vai, indagine che trovi. I comportamenti al volante si prestano particolarmente a essere indagati a colpi di indagini demoscopiche. Succede così che una ricerca di questo tipo condotta dalla compagnia di assicurazione australiana AAMI, arrivi alla conclusione che le donne sono meno rispettose dell’ambiente perché accelerano di più (cioè inutilmente) degli uomini e tengono di più in funzione il climatizzatore.
CINQUANTENNI VIRTUOSI - Il campione di intervistati è anche stato suddiviso per età arrivando a far dire agli analisti che i giovani da 18 a 24 anni sono i guidatori meno rispettosi dell’ambiente. Al contrario i più “ecologisti” nella guida sono i più cinquantenni.
UOMINI SPRECONI - In realtà queste indicazioni sono in contrasto con i risultati di altre ricerche. Una di queste, condotta dalla svedese Defence Research Agency, sostiene che i maschi consumano più energia delle donne; i più spreconi sono i greci che bruciano tre volte e mezzo quanto consumato dalle donne elleniche. Ma gli stessi automobilisti maschi svedesi sono più spreconi delle donne: consumano il doppio. La stessa ricerca arriva a conclusioni diverse da quella australiana a proposito dell’età degli automobilisti, laddove sostiene che i giovani nati dal 1980 usano la macchina in maniera più attento degli automobilisti più avanti con gli anni.
IN ITALIA - Una smentita sulla maggior coscienza ecologista degli uomini viene anche dall’Italia, dove una ricerca compiuta da un sito di comparazione Cercassicurazioni sostiene che la percentuale di donne che guidano veicoli particolarmente “puliti” è superiore a quella degli uomini, soprattutto tra chi guida auto comprate da poco: le donne che guidano auto nuove “verdi” sono il 12,8%, gli uomini soltanto 9,4%.