Nel 2018, la DS 7 è stata il primo modello del marchio francese a non essere stato venduto precedentemente dalla Citroën, com’era avvenuto con le DS 3, 4 e 5. A giugno del 2026 arriverà la seconda generazione, che cambierà leggermente nome diventando DS N°7, adattandosi alla nuova nomenclatura del brand che ha recentemente lanciato la berlina rialzata N°8 e la hatchback N°4.
Sarà prodotta in Italia, nello stabilimento Stellantis di Melfi, accanto alla sorella N°8, con cui condivide la piattaforma STLA Medium, che poi è la stessa anche di altri modelli del gruppo come la Jeep Compass. A differenza della N°8, la DS N°7 non sarà unicamente elettrica, ma con ogni probabilità avrà anche motori ibridi, l’unico modo per sperare di raggiungere dei buoni risultati di vendita.

Uno degli esemplari della DS N°7 in fase di test con livrea camuffata è stato intercettato e le foto pubblicate sul forum WorldScoop, permettendoci di dare una prima occhiata allo stile del nuovo modello. Si notano subito linee piuttosto imponenti (la lunghezza dovrebbe essere intorno ai 4,7 metri, una decina di centimetri in più del modello attuale), con un passo lungo e sbalzi corti, in particolare al posteriore.
Il frontale appare aggressivo: i sottili fari orizzontali sembrano proseguire al di sotto della pellicola che ricopre la carrozzeria, nascondendo le luci diurne che comporranno la firma luminosa. La fiancata è molto pulita, con una linea di cintura alta. Le maniglie delle portiere anteriori sono a scomparsa, una soluzione che migliora anche l’efficienza aerodinamica, mentre quelle posteriori sono integrate nel montante, che a sua volta si raccorda con un terzo finestrino dalla forma appuntita.
Dietro, il lunotto è piuttosto inclinato e non molto ampio: è sormontato da un ampio spoiler che allunga visivamente la silhouette. Il volume posteriore termina in modo netto. Si intuiscono ai lati della coda i fanali a forma di “L”. probabilmente collegati tra loro da una linea luminosa a led. Un particolare interessante riguarda l’attaccatura del portellone, che si unisce al tetto quasi all’altezza del montate, preannunciando una bocca di carico del vano bagagli molto ampia.
Le foto spia non mostrano gli interni della DS N°7, ma ci aspettiamo un abitacolo molto simile a quello della N°8, quindi con un imponente tunnel centrale su due livelli, il doppio schermo nella plancia e il volante con razze a forma di “X”.

La versione elettrica adotterà la stessa meccanica della berlina rialzata: ci saranno quindi versioni a trazione anteriore da 230 CV con la batteria da 74 kWh e un’autonomia nell’ordine di 550 km oppure con la “pila” da 97,2 kWh, 245 CV e un range di circa 750 km con una sola carica; con l’accumulatore più potente ci sarà anche con due motori e trazione integrale, per una potenza di 350 CV e un’autonomia che sfiora i 700 km.
Le versioni ibride saranno invece in linea con quelle proposte dalla cugina Jeep Compass: la mild hybrid dovrebbe avere il 3 cilindri 1.2 turbo abbinato a un motore elettrico integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione per una potenza combinata di 145 CV, mentre l’ibrida ricaricabile sarà basata su un quattro cilindri 1.6, con 225 CV e un’autonomia in elettrico di circa 90 km.



















































