CONFERMA - Dopo quello del 2013, anche il bilancio del 2014 sancisce che è la Renault a poter vantare il miglior valore medio di emissioni di CO2 per l’insieme delle auto con il suo marchio vendute nel 2014. La media è di 108,4 g/km, con un miglioramento di 1,8 grammi rispetto al 2013, quando peraltro la casa francese era già risultata la più virtuosa in tema di scarichi di CO2, quanto meno tra le venti marche più vendute. Ricordiamo che la CO2, cioè l'anidride carbonica non è un inquinante, cioè non è dannosa per l'uomo, ma contribuisce ad aumentare l'effetto serra e quindi il surriscaldamento globale.
IL VANTAGGIO DELLE EMISSIONI ZERO - A permettere il risultato hanno certamente contribuito le vetture elettriche su cui la casa francese si è particolarmente impegnata. I veicoli con emissioni sino a 50 g/km - in pratica soltanto quelli elettrici - sono conteggiati in maniera tale che fanno abbassare la media: per il 2014 ognuna di queste auto conta per due e mezza; quest’anno conterà 1,5 per arrivare alla parità 1-1 nel 2016.
NON SOLO ELETTRICHE - La Renault ha sfruttato bene il suo impegno nell’elettrico (11.017 sono state le vendite della sola Renault Zoe, proposta solamente in versione elettrica), ma i progressi della casa francese sono derivano anche dai miglioramenti compiuti con i suoi modelli a motori termici, grazie ai propulsori turbo benzina a 3 cilindri di 900 cc e del turbodiesel di 1,5 litri.
BRILLANO LE FRANCESI - Nella classifica delle medie di emissioni delle venti marche più vendute si nota il miglioramento della Citroën, passata dal quarto al terzo posto dietro la Peugeot; cosa che per la Toyota significa l’arretramento dalla terza piazza ottenuta nel 2013 alla quarta del 2014.
NISSAN SUGLI SCUDI - Ma a parte le variazioni nella graduatoria, è interessante notare che delle venti marche considerate tutte hanno migliorato la propria media. Il risultato più clamoroso è quello ottenuto dalla Nissan che ha ridotto di ben 15,4 g/km la sua media, da 129,2 a 113,8 g/km, passando dal dodicesimo posto al quinto. L’esito è la conseguenza del profondo rinnovamento della gamma compiuto dalla casa nell’ultimo periodo.
PICCOLO È “GREEN” - La media del mercato (calcolata tenendo conto delle vendite in 23 paesi europei) è di 123,3 g/km, mentre nel 2013 era stata del 126,8%. Interessante è constatare i miglioramenti conseguiti dalle diverse categorie di vetture. Una riduzione delle emissioni per km si rileva in tutte le categorie ma particolarmente notevoli sono i risultati conseguiti dalle utilitarie del cosiddetto “segmento B” (Fiat Punto, Renault Clio, Volkswagen Polo, Toyota Yaris eccetera), in cui la media delle emissioni nel 2014 è stata di 111,2 g/km, contro i 113,9 g/km del 2013. E ciò a fronte di un sensibile aumento della quota di mercato, passata dal 25,88% al 26,21%. Ancora più significativo il miglioramento del cosiddetto “segmento C” (quello della Volkswagen Golf e delle sue numerose rivali). La media delle emissioni in questo caso è passata da 118,2 a 113,8 g/km, pur con una crescita della quota di mercato dal 23,81 al 24,62%.
OLANDA VIRTUOSA - Quanto ai paesi, è l’Olanda a risultare quello più virtuoso (cioè con la più bassa media di emissioni di CO2 per l’insieme delle auto nuove vendute durante il 2014): 106,8 g/km è il valore medio per il mercato olandese, che precede in graduatoria la Grecia (107,3 g/km) e il Portogallo (108,6 g/km).
LA CLASSIFICA 2014