BERE CON MODERAZIONE - Chi è abituato a bere “energy drink” per restare sveglio nei lunghi viaggi dovrebbe cambiare abitudini. A far suonare il campanello d'allarme è l'IAM (Institute of Advanced Motorists): l'assunzione di dosi massicce di caffeina (contenuta negli “energy drink”) causerebbe effetti non diversi da quelli di una “sbronza”.Un monito indirizzato specialmente verso i giovani, i camionisti e i rappresentanti, categorie che fanno ampio uso di queste bevande.
Secondo uno studio presentato all'NSC (US National Safety Commission), nel giro di circa un'ora l'effetto della caffeina verrebbe meno, lasciando il guidatore in un improvviso stato di stanchezza.
Inoltre, la ripetuta assunzione di queste bevande in brevi periodi di tempo potrebbe determinare un'intossicazione da caffeina. Chiari sintomi sono battito accelerato e irregolare, irritabilità e nervosismo.
MEGLIO UNA PAUSA - Gli “energy drink”, possono essere quindi una via per recuperare un po' di “forze”, ma non possono certo sostituire una pausa quando si avvertono i sintomi della stanchezza. A questo punto è meglio fermarsi e concedersi un po' di riposo circa ogni due ore quando si effettuano dei lunghi viaggi.
Ma tra i “vizi” dei guidatori ci sarebbero anche l'aria condizionata impostata a una temperatura troppo bassa, la radio “sparata” a forte volume o il procedere con il finestrino abbassato. Tutte soluzioni che non aiutano ad affrontare in sicurezza un viaggio quando si è stanchi.