LOTTA ALL’ALCOL - Come previsto dal nuovo codice della strada (riformato ad agosto), dal 13 novembre i locali che restano aperti dopo la mezzanotte (discoteche, ristoranti e bar, ma anche sale giochi e circoli privati) devono dotarsi di etilometri. In questo modo, i clienti che bevono possono gratuitamente verificare se sono in grado di guidare: basta soffiare nel dispositivo, e il risultato è immediato. Il limite di legge è di mezzo grammo di alcol per litro di sangue: toccata quella soglia, si è “fuori”. Con l’eccezione dei neopatentati: chi ha la licenza da meno di tre anni non può bere neanche un goccio prima di guidare. Chiaramente, l’obiettivo della norma è arginare il fenomeno degli incidenti per guida in stato d’ebbrezza: l’alcol provoca un sinistro su tre.
SOLO INDICATIVO - Il fatto è che il codice della strada non specifica, con esattezza, di quale etilometro si debbano dotare i locali. Stabilisce solo che vengano collocati alle uscite. Teoricamente, potrebbe trattarsi anche di un apparecchietto da pochi soldi: il codice stesso li definisce “precursori chimici o elettronici” (su internet si comprano dispositivi di qualità, ma anche “bidoni”). L’etilometro messo a disposizione dai locali, anche se costoso e sofisticato, non ha nulla a che vedere con quello in uso alle forze dell’ordine: fornisce soltanto un’indicazione, che non ha alcun valore legale. Se il guidatore, salito in auto, viene fermato per un controllo, sarà l’etilometro in uso a polizia e carabinieri a dare l’unico verdetto che conta. L’automobilista non potrà certo discolparsi affermando che l’etilometro del locale, con un risultato inferiore al mezzo grammo, gli “consentiva” di guidare.
MILLE VARIABILI - Inoltre, il tasso alcolemico varia secondo numerosi fattori: potrebbe salire quando si è bevuto poco, e scendere una volta toccato l’apice. Senza considerare altre variabili che incidono sulla misurazione, come le condizioni di salute momentanea (conta anche se si “soffia” a stomaco pieno o vuoto). E perfino il fatto di aver fumato poco prima, può incidere sul risultato del “precursore”.
FARMACIE SVUOTATE? - Anche se dai primi controlli è emerso un quadro rassicurante (almeno a Milano tutti i locali erano in regola), proprio nel capoluogo lombardo sta emergendo un problema evidenziato dagli stessi gestori: gli etilometri venduti dalle farmacie scarseggiano. E, quindi, discoteche, ristoranti e bar potrebbero essere a rischio multe: quelli sprovvisti di etilometro pagano una sanzione di 300 euro.
ANCHE LE TABELLE - Adesso i locali devono anche dotarsi, sempre all’uscita, di tabelle ministeriali che evidenziano gli effetti dell’alcol sugli individui, con distinzione in base al peso e al sesso (le vedi qui). Utili per migliorare la sicurezza stratale, non sono, però, di immediata e semplice lettura.
> QUI LA TABELLA PER LA STIMA DEL TASSO ALCOLEMICO IN BASE ALLE BEVANDE, SESSO E PESO