SÌ DEFINITIVO - Se ne discuteva da tempo, ma ora il Parlamento europeo ha deciso: arriva la direttiva Eurovignetta per i Tir (per i mezzi di oltre 3,5 tonnellate). È una sovratassa europea sul trasporto merci in autostrada (in aggiunta al pedaggio normale) che si basa su un principio semplice: più “sporchi”, più paghi. Obiettivo, far calare l’inquinamento acustico e dell’aria, il consumo di petrolio e il traffico, nonché generare fondi da destinare al miglioramento delle infrastrutture ferroviarie: i Paesi membri dovranno investire il 15% dei ricavi nelle reti di trasporto transeuropee, e riferire in sede europea sull’utilizzo del sovrapedaggio.
QUANTI SOLDI - Grosso modo, la tassa sullo smog sarà di 3-4 centesimi di euro per veicolo a chilometro. Con una variazione nei pedaggi che potrà toccare il 175% nelle aree congestionate, o con tariffe maggiorate nelle cinque ore di punta. Se uno Stato concederà deroghe ai mezzi fino a 12 tonnellate, dovrà comunicarne le ragioni alla Commissione europea. In ogni caso, i veicoli meno inquinanti saranno esenti dai costi dell’inquinamento atmosferico fino al 1° gennaio 2014 per la classe di emissione Euro V, e fino al 1° gennaio 2018 per gli Euro VI.
I CONTRARI - A Strasburgo, comunque, è stata battaglia: ci sono stati 501 voti a favore, ma anche 141 contrari e 17 astensioni. L’Eurovignetta è stata contestata da Confindustria, col sostegno del governo italiano. In particolare, il presidente di Confartigianato Trasporti, Francesco Del Boca, ha sottolineato “il grave impatto sugli autotrasportatori derivante dall'applicazione del nuovo testo. Siamo di fronte a una tassa addizionale sulle aziende, con il solo fine di fare cassa, al di là delle dichiarate motivazioni ambientali”.