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La FCA sperimenta il futuro in Israele

10 febbraio 2015

Siglato un accordo di cooperazione con il programma Fuel Choices Initiative per lo sviluppo delle future tecnologie green.

La FCA sperimenta il futuro in Israele
NON CI CREDONO - La Fiat Chrysler non crede molto nell'auto elettrica considerata, allo stato attuale, troppo limitata in termini di autonomia e tempi di ricarica per avere una larga diffusione. Addirittura clamorosa la battuta dell'amministratore delegato Sergio Marchionne nel maggio 2014 in occasione di una conferenza: “spero che non compriate la Fiat 500 elettrica in vendita negli Usa, perché ogni volta che ne vendo una mi costa 14.000 dollari”.
 
ACCORDO FCA-FCI - La FCA punta evidentemente su tecnologie “verdi” più vicine e attuabili, in particolare quelle legate al metano, in attesa che il mercato sia pronto per ad accogliere con percentuali di rilievo le novità a batterie e le future auto idrogeno. Un possibile indizio dell'interesse della FCA per altre forme di alimentazione arriva dal recente accordo di partnership firmato con il Fuel Choices Initiative (FCI), ambizioso programma israeliano con il quale il governo intende ridurre la dipendenza dal petrolio del settore dei trasporti. 
 
NON SOLO METANO? - Il programma di cooperazione tra FCA e FCI è legato soprattutto all'interesse degli israeliano verso le tecnologie a gas naturale del costruttore nostrano sviluppate per auto, nonché per furgoni, camion e autobus con marchio Iveco. Ma pure per i sistemi di controllo motore dei kit a metano messi a punto dalla controllata Magneti Marelli. Non è escluso, però, che l'intesa serva a FCA anche per collaborare con le aziende israeliane allo sviluppo di altre tecnologie, quali i biocarburanti o le fuel cell. Il programma FCI, infatti, prevede la ricerca in numerosi ambiti, tanto che i sistemi valutati per superare l'era del greggio sono una quindicina. Tra questi i quattro dominanti sono elettrico, biocarburanti, metanolo e gas naturale, sistemi che secondo le previsioni del governo di Israele dovrebbe coprire il 30% del fabbisogno interno entro il 2020, il 60% nel 2025 per raggiungere il 70% nel 2030.


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Ritratto di AlphAtomix
10 febbraio 2015 - 14:54
è un terno al lotto, perchè se inventano nuove batterie (per il campo mobile si investono miliardi in queste ricerche) di conseguenza ci sarà più autonomia e converrà l'elettrico. Dall'altra parte se si inventano qualcosa a gas naturale o biocarburanti converrà quello. Però secondo me, visti soprattutto gli investimenti in campo mobile (miniaturizzazione, minor consumi, maggiori autonomie), conviene restare sull'elettrico. non ho capito però se in questo accordo rientra o meno l'idrogeno.
Ritratto di SINISTRO
10 febbraio 2015 - 16:31
3
Quando, nel medesimo Paese, circa un ventennio addietro, Fiat vinse una gara d'appalto per auto blindate per le Forze Armate.
Ritratto di TommyMichi
10 febbraio 2015 - 18:00
io concordo con questo programma di sviluppo di energie alternative più concrete, FCA è indietro con l' elettrico ma molto avanti sul metano, quindi la mossa a mio parere è giusta. In futuro potrebbero esserci scambi di tecnologie tra colossi dell' auto. Inutile farsi concorrenza su mille campi contemporaneamente, se avrà indovinato la mossa, a breve avremo delle auto a metano estremamente performanti, nonchè trasporti pubblici e privati che abbandonano il diesel e gpl, quindi la dipendenza dal petrolio. Però si dovrebbe fare di più per aumentare i distributori di metano che in giro proprio non ce ne sono (o meglio qui da me in Veneto si, emilia e lombardia, ma poi vanno sempre più scemando e questo limita tantissimo la distribuzione di queste auto.
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
11 febbraio 2015 - 12:53
Certamente la ricerca di fonti alternative sembra obbligata. Fiat ha esperienza con il metano ma stranamente non lo ha previsto sulla 500 X. L'elettrico ha sempre bisogno di altra fonti base quindi non può essere la migliore soluzione. Stessa situazione per l'idrogeno ma piu' complicata. Ho letto che Fiat vinse un'appalto per auto blindate qualcuno ha notizie piu' complete..? Penso che se dessimo meno spazio e meno importanza alle dotazioni di impianti multimediali sulla proposte auto nuove avremmo ritorni piu' interessanti e concreti. . A mio avviso un'auto è un'auto certe inutili distrazioni, alla fine, hanno valore molto relativo ma fanno cmq. lievitare i costi. Grazie.
Ritratto di GP13
11 febbraio 2015 - 13:57
di Marchionne non mi fido....è vero che la Fiat produce parecchie auto a metano ma sono degli imbrogli...la cubo è un 8 valvole, motore vecchio e lentissimo, consuma tantissimo, ha poca autonomia e costa come una supercar. La 500l metano è vergognosa: 900 cc, 2 cilindri, lentissima e pochissima autonomia...con costi da mercedes. La Doblo' sempre costi alti x il furgone che danno.... l'unica che si salva un poco è la Panda, xè leggera ma che costi...la trekking metano costa quasi come un km 0 della VW Touran metano da 150 cv....e stiamo parlando di un auto di tre categorie superiori. Avete compreso che sono x il metano e le ho pure avute, ma rendono impossibile l'acquisto di un metano italiano...quindi Marchionne e Agnelli...iniziate a fare motori adeguati col metano e già che ci siete adeguate pure i costi visto che producete anche in paesi dove la manovalanza costa poco a Voi e molto a noi acquirenti ...e basta con le colossali balle raccontate ai media....abbiamo bisogno di serietà imprenditoriale....se sviluppassero la 500x a metano con motori adeguati a costi umani sono pronto ad acquistarla visto che è pure prodotta in Italia. Saluti
Ritratto di Gianluca chieti
11 febbraio 2015 - 17:23
2
Sono d'accordo con te in tutto ....
Ritratto di Gianluca chieti
11 febbraio 2015 - 17:23
2
Sono d'accordo con te in tutto ....
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
11 febbraio 2015 - 14:32
Un mio conoscente aveva una multipla metano. Personalmente l'ho guidata alcune volte e non mi è sembrata un polmone inutile e costoso da gestire. ( forse altri tipi..) Era debole sull'avantreno. E' stata venduta a 160000 km dopo 8 anni a 6000 Eurini, non malissimo. Ho appena letto l'articolo sui RISCHI delle auto connesse. Ritorno quindi su quanto già scritto con questa ulteriore riflessione. Ma ci servono VERAMENTE tutte queste novità di ultima generazione sulle auto..? Non sarebbe meglio impegnarsi sul metano..? Sembra la stessa storia dei telefonini ultimo grido.. In troppi li acquistano a costi eccessivi e continuano a farlo in virtu' del fatto che magari nuove applicaz.ni non vengono accettate. Penso sia un lavaggio del cervello a tutte le ore e tutti i giorni. Ci siamo rincitrulliti oltre ogni misura basta guardare la maggior parte dei giovani sempre con il tel.no in mano . Cosa succederebbe se all'improvviso non fossero piu' uitlizzabili..? Suicidi di massa..? Togliete queste superflue mangiasoldi dalle auto. Dateci, come altri hanno scritto, auto perfezionate con il metano. Torniamo indietro per garantirci un miglior domani prima che sia troppo tardi.
Ritratto di vallgian
11 febbraio 2015 - 17:11
L'aver fatto un accordo con gli israeliani è il top. Con la tecnologia sono i migliori.
Ritratto di the arabian phoenix
11 febbraio 2015 - 18:52
Da almeno trenta anni. In Inghilterra ci sono i classici cab che vengono spinti da un motore diesel crd ,prodotto dalla vm di cento, che vengono alimentati a gas metano LIQUIDO, grazie a serbatoi criogeni. Per chi non lo sapesse, introducendo gas metano liquido in serbatoio apposito,se ne aumenta mostruosamente l'autonomia. Ma noi siamo talmente furbi da fregarci da soli...
Ritratto di GP13
11 febbraio 2015 - 19:44
....se ben ricordate la Fiat, a suo tempo, presentò le multipla metano a Milano (con grandi foto al Duomo) consegnando ai taxisti ben 40 multiple...dichiarando riduzione del CO2 del 40%, che poi non è vero, auto performanti, dalle dichiarazioni, taxisti delusi sull'autonomia...ma la più grande bufala è stata che dopo poche migliaia di chilometri, circa 30 auto bruciarono le testate...e la Fiat non pago' nessuno! Danni di circa 3-4000 € x auto. Da una statistica su una rivista di auto metano, la Multipla risultò l'auto a metano, più inquinante in Europa....xè utilizzava motori vecchi (la più performante era la Mercedes classe B)...altra figuraccia... Poi certo che la Multipla ha migliorato i motori, o rischiava di nn vendere nulla. Possiamo dire che pure le Touran della VW ebbero molti problemi con le testate e valvole dei motori... a circa 60-80.000 bruciavano, e se non risultava in garanzia non ti rimborsavano nulla. Basta figuracce, a detta di molti del settore x il metano è semplice la tecnologia: fare pianali che alloggino le bombole, motori potenti x meglio bruciare il gas e x avere una guida più sicura...poi il pedale lo si calibra a piacimento...ma fare 20-30000 km all'anno con un auto lenta e goffa è assurdo oltre che pericoloso e stressante. Cavoli il metano produce -20% di CO2, è SICURO, non produce particolato e alcuni gas tossici presenti nel gasolio e nella benzina (e pure gpl). Una alternativa sicura in attesa delle auto veramente ecologiche....e Marchionne fa gli accordi con gli israeliani...boh avrà altri interessi....personali
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
12 febbraio 2015 - 16:07
Penso corrisponda a verità quanto letto, effettivamente mi ricordo di aver letto tempo fa articoli che parlavano di danni alle valvole delle testate delle multiple a gas. Mi ricordo che oltre alle VW anche le Opel soffrivano di questi problemacci. La multipla di cui parlavo era una seconda serie e non soffriva di queste costose difficoltà. Come scritto arrivo' prima della vendita a 160000 km. senza lamentele. Per quanto letto sino ad oggi non esistono altre alternative parimenti valide quindi speriamo nel metano. Circa la vendita di auto corazzate della Fiat (non FCA) agli israeliani spero che qualcuno possa rispondermi.
Ritratto di emylyodreamcar
13 febbraio 2015 - 16:47
... e bravo Marchionne .... invece di investire in Italia, investe in Israele .... ilclassico imprenditore italiano che ignora il prproprio paese, grazie anche alla politica governativa collusa del nostro governo, che a sua volta ignora tali iniziative .... W L' ITALIA
Ritratto di vittoriagambet
26 febbraio 2015 - 11:04
...finisco a leggere notizie datate, ma me ne accorgo sempre dopo.Poi leggo comunque i commenti, datati anche quelli, ma non riesco a non rispondere. Scusa se prendo te come capro espiatorio, ma vorrei sfatare il taboo dell'imprenditore che non investe in Italia. Mio marito ha un'azienda con quindici dipendenti. Nel suo piccolo, ha comunque maggior guadagno a fare importare dei materiali dalla Polonia o ha commissionare lavori in Romania perché, si sa, in Italia ci sono tasse e costi molto alte. Nel decalogo del Buon Imprenditore, non è scritto da nessuna parte che un imprenditore italiano DEVE investire in Italia, è lo Stato che dovrebbe permetterlo. Mio marito investe in Italia dando lavoro a ragazzi giovani e italiani, in un periodo come questo. Se dovesse rinunciare ai profitti per commissionare gli stessi lavori in Italia e acquistare le materie a Fano piuttosto che in Polonia, farebbe meglio a chiudere i battenti e lasciare a casa quindi persone, quindi quindici famiglie. Questo deve fare l'imprenditore. FCA fa uguale, considerate le proporzioni. FIAT da molto più lavoro in Italia di quanto si pensi, perché il lavorato Fiat che immaginiamo noi è l'operaio di Mirafiori o di Melfi. In realtà ci sono una serie di agenzie italiane che annoverano fiat tra i clienti più importanti che danno lavoro a italiani (e non) e che, se fallisse FCA facendo investimenti esclusivamente in Italia, si avrebbe una ricaduta non da poco. Teniamoci una FIAT internazionale, perché uscire dai confini non è mai allontanarsi, ma espandere il territorio. Giulio Cesare docet.
Ritratto di CARLONI MASSIMO apai@assoc-apai.org
14 febbraio 2015 - 12:25
Gli imprenditori investono dove pensano valga la pena. Il tutto per mantenere l'azienda aperta e funzionante anche in futuro. Non sono mecenati. Non credo che per scelta vogliano affossare l'Italia,. Visti gli ultimi ulteriori esempi delle nostre caste, tutte comprese nessuna esclusa. con grande tristezza, occorrerà rendersi conto che oramai è una palude senza fine e senza fondo. Aveva ragione Metternich..!