AZIONI SU E GIÙ - Gli Agnelli non hanno alcuna intenzione di vendere azioni della FCA ai cinesi della Guangzhou, come era stato ipotizzato da indiscrezioni giornalistiche di qualche giorno fa, tra l’altro suscitando una impennata del valore delle azioni FCA (poi in buona parte svanita a causa delle voci dei problemi in Germania a proposito delle emissioni dei motori diesel). Come riportano le agenzie di stampa, la smentita ufficiale ed esplicita è venuta da John Elkann, presidente del gruppo FCA nonché della finanziaria Exor, che funge da “cassaforte azionaria” della famiglia Agnelli. Elkann ha negato ogni volontà di vendere durante l’assemblea della Exor.
MARCHIONNE RESTA - Elkann ha anche parlato delle voci di possibili accordi-fusione con il gruppo PSA, e anche in questo caso ha negato ogni fondatezza all’ipotesi. Il presidente della Fiat Chrysler ha confermato che il gruppo sta cercando un accordo in grado di trasformare radicalmente lo scenario societario (alludendo, evidentemente, alle ipotesi di fusione con la GM mai concretizzate) e la PSA non rientra in questa categoria. Infine, Elkann ha detto che Marchionne resterà a capo della FCA sino al 2019 e che il successore sarà scelto all’interno del management del gruppo, sottolineando di non essere tra i candidati alla successione.