La FCA respinge l’accusa di aver gonfiato le vendite

SVILUPPI LEGALI - Il 12 gennaio scorso la FCA Usa era stata denunciata da alcuni suoi concessionari dell’Illinois con l’accusa di aveva compiuto manovre irregolari per far risultare le proprie vendite maggiori di quelle reali. Presso lo stesso magistrato che aveva ricevuto la denuncia (la corte distrettuale di Chicago) giovedì 25 marzo la FCA Usa ha fatto istanza di archiviazione della pratica controbattendo punto per punto a quanto sostenuto nella denuncia.  Nel documento la FCA afferma che quanto contenuto nella denuncia è totalmente “senza fondamento” e rappresenta una “pubblica diffamazione” per il gruppo.

 

CONTESTAZIONI E RITORSIONI - La FCA Usa sostiene che l’iniziativa dei concessionari denuncianti (del gruppo Napleton) è stata in realtà una ritorsione contro il gruppo automobilistico dopo che quest’ultimo aveva contestato ai dealers in questione il non raggiungimento degli obiettivi di vendita indicati nel contratto di concessione. 

 

IMPEGNI E INADEMPIENZE - Tale contratto prevede per ogni concessionario l’obbligo di realizzare determinati minimi di vendita, stabiliti in base alla quota di mercato che il gruppo detiene nell’area geografica dove opera la concessionaria in questione. Secondo la FCA era dal 2012 che le concessionarie al centro della vicenda non raggiungevano gli obiettivi fissati, non rispettando dunque il contratto di dealership. 

 

REAZIONE AL RIFIUTO - Sempre secondo la Fiat Chrysler Usa, prima di presentare la denuncia i dealer avevano chiesto di essere esentati dal rispetto dei target contrattuali. Non solo, essi avrebbero anche tentato di ottenere altre concessioni per aree scoperte, lasciando così intendere che la manovra avrebbe avuto un che di ricattatorio. Dopo il rifiuto opposto dalla FCA alle richieste i concessionari hanno presentato la denuncia. La FCA ha anche fatto presente che solo nel mese di marzo ha potuto avere copia della denuncia.

 

DEALER IMPORTANTE - Il gruppo Ed Napleton a cui appartengono le concessionarie che hanno presentato la denuncia, nel 2015 ha venduto 22.670 veicoli, con un fatturato di 1,49 miliardi di dollari. Nell’elenco dei principali operatori statunitensi nel settore delle concessionarie, il gruppo Napleton è al 36° posto.