Un cambio di nome volto a sottolineare che non si tratta di un semplice restyling: la Ferrari Roma diventa Amalfi e cambia profondamente nel design del frontale e degli interni, ma mantiene la stessa apprezzata impostazione meccanica, con la trazione posteriore, il cambio doppia frizione a 8 rapporti e il V8 di 3,9 litri in posizione anteriore-centrale sotto il cofano. Quest’ultimo è stato aggiornato con nuovi e più leggeri alberi a camme, per ridurre le inerzie e migliorare la risposta al pedale dell’acceleratore, ma non è ancora abbinato ad alcun tipo di elettrificazione.
Eroga 640 CV (20 in più di prima) a 7.500 giri e 760 Nm di coppia (come sulla Roma) già a partire da 3.000 giri. Quanto basta per permettere ai 1.470 kg della Ferrari Amalfi di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,3 secondi (un decimo in meno rispetto alla Roma) e raggiungere una velocità massima di 320 km/h. Piccole novità anche per l’impianto di scarico, che grazie a nuovi collettori di pari lunghezza per entrambe le bancate del V8 promette un sound più emozionante.
Il frontale è stato completamente rivisto dal team del Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni: la Ferrari Amalfi ha uno “sguardo” più al passo con i tempi ispirato a quello della crossover Purosangue, con un elemento a contrasto nero che collega i due fari e una grande presa d’aria nella parte bassa del paraurti. Le proporzioni sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto al modello precedente (così come le dimensioni, con una lunghezza di 466 cm), ma al posteriore si notano importanti novità: fanali dal design più simile a quelli della Ferrari 12Cilindri e un nuovo spoiler attivo regolabile su due posizioni, capace di generare 110 kg di carico aerodinamico a 250 km/h per migliorare la stabilità alle alte velocità.
Anche all’interno le novità sono importanti: il nuovo volante segna il ritorno ai comandi fisici (quelli a sfioramento erano poco pratici), incluso il pulsante di accensione e spegnimento in metallo, piacevole al tocco. La console centrale è stata ridisegnata e ora è molto più bassa, per donare maggiore ariosità all’abitacolo. Al centro della plancia spicca un sistema multimediale più moderno, con uno schermo orizzontale da 10,25”. Come da tradizione Ferrari, i rivestimenti dell’abitacolo sono di pregio e altamente personalizzabili.
Dal punto di vista della dinamica di guida, gli ingegneri Ferrari sono intervenuti sui sistemi di controllo elettronico, partendo dalla già ottima base della Roma. Nuove tarature per il Manettino (il selettore delle modalità di guida) rendono l’auto ancora più facile e prevedibile in modalità Wet e Comfort, mentre in Sport e Race l’ultima evoluzione del controllo elettronico della sbandata consente una gestione ancora più facile dei sovrasterzi di potenza. Novità anche per l’impianto frenante, ora di tipo “Brake by Wire”, ovvero senza collegamenti meccanici diretti tra il pedale e le pinze.
La nuova Ferrari Amalfi arriverà su strada nei primi mesi del 2026, con un prezzo di partenza per il mercato italiano di 240.000 euro.