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La Ford punta sulle stampanti 3D

14 marzo 2017

La Ford realizzerà con le stampanti 3D componenti non strutturali per le sue auto, come alettoni o elementi per auto personalizzate.

La Ford punta sulle stampanti 3D

QUESTIONE DI PESO - La Ford sta valutando la possibilità di costruire alcune parti delle sue automobili con la stampa 3D, tecnologia considerata molto promettente. Il materiale utilizzato sarebbe la plastica, più leggera e meno costosa rispetto all’acciaio, come testimonia l’esempio citato dalla Ford: l’ala posteriore, ad esempio, può arrivare a pesare meno della metà del suo equivalente in metallo pressofuso. L’azienda non intende per adesso lavorare su componenti strutturali, ma baserà le indagini su pezzi riservati ai modelli sportivi, da competizione o rivolti a vetture personalizzate. Le stampanti 3D riescono a costruire pezzi di qualsiasi dimensione o forma, in maniera più veloce rispetto ai macchinari tradizionali: l’intero processo dura alcuni giorni, contro i mesi per un componente in acciaio, quindi la tecnologia potrebbe rivelarsi vincente per il mondo delle corse, dove i piloti hanno bisogno di provare diverse novità in poco tempo. Le stampanti 3D, di contro, non sono abbastanza veloci per l’utilizzo su scala industriale.

TEST A DEARBORN - L’azienda ha allestito per questa occasione un laboratorio specifico all’interno del centro Ricerca e Innovazione a Dearborn (Stati Uniti), poco lontano dal suo quartier generale, utilizzando la stampante Infinite Built 3D della Stratasys, azienda che realizza componentistica stampata per società automobilistiche o aerospaziali: anche la Boeing, il produttore di aerei commerciali, sta effettuando valutazioni analoghe alla Ford su componenti per un utilizzo non di massa. Le specifiche del componente vanno trasferite dal software di progettazione alla stampante, che analizza il disegno e si mette all’opera, stampando uno strato alla volta e sovrapponendolo fino ad ottenere il componente definitivo. Il principio è analogo alle stampanti casalinghe, solo che la testina non dà origine ad un’immagine in due dimensioni ma ad un oggetto in 3D. La stampante può funzionare a ciclo continuo, grazie ad un braccio meccanico che sostituisce il serbatoio della plastica liquida. 



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