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Formula 1: confermato il calendario 2023

Pubblicato 17 gennaio 2023

Cancellata la Cina, restano ben 23 gare nel calendario Formula 1 di quest’anno, di cui due in Italia, a Imola e Monza.

Formula 1: confermato il calendario 2023

A poche settimane dalla partenza della nuova stagione, è stato ufficializzato il calendario 2023 di Formula 1. Confermata la cancellazione del Gran Premio di Cina, decisa a causa delle restrizioni ancora in vigore nel Paese a causa del Covid. La gara non sarà però sostituita, proprio per questo gli appuntamenti previsti resteranno 23. 

L’appuntamento in Cina era previsto a metà aprile, proprio per questo nel corso del mese saranno solo due le gare, il 2 in Australia e il 30 in Azerbaijan, lasciando così del tutto vuoto il resto delle giornate. In un primo momento Liberty Media, la società che gestisce la Formula 1, sembrava intenzionata a modificare parzialmente il programma, ma era emersa la contrarietà da parte degli organizzatori del GP di Baku a causa delle condizioni meteo: in quel periodo, infatti, freddo e pioggia dominano, mentre piazzarlo all’ultimo giorno del mese dovrebbe rendere la situazione più mite e meno pericolosa anche per gli stessi piloti.

Tra le ipotesi che erano state prese in considerazione c’è stata anche la possibilità di sostituire l’evento con una tappa differente. In pole position c’era Portimao, che per tradizione ospita il Motomondiale, ma alla fine l’idea è definitivamente tramontata. 
L’ufficialità del calendario è arrivata con una nota: “La Formula 1 può confermare che la stagione 2023 sarà composta da 23 gare. Tutte le date delle gare già esistenti nel calendario rimangono invariate”. 

Non si tratta però di una decisione esente da conseguenze per le squadre che parteciperanno al Mondiale. Il numero delle power unit disponibili non cambia, tuttavia, in base al numero di gare disputate. Ogni pilota potrà quindi sfruttare tre delle principali componenti (ICE, MGU-K, MGU-H, turbo) per l'intero campionato.

Il via dell’annata è così previsto il 5 marzo in Bahrain, mentre si chiuderà come da tradizione ad Abu Dhabi il 26 novembre

Questo il programma completo: 

  • 5 marzo: GP Bahrain
  • 19 marzo: GP Arabia Saudita
  • 2 aprile: GP Australia
  • 30 aprile: GP Azerbaijan
  • 7 maggio: GP Miami
  • 21 maggio: GP Emilia Romagna
  • 28 maggio: GP Monaco
  • 4 giugno: GP Spagna
  • 18 giugno: GP Canada
  • 2 luglio: GP Austria
  • 9 luglio: GP Inghilterra
  • 23 luglio: GP Ungheria
  • 30 luglio: GP Belgio
  • 27 agosto: GP Olanda
  • 3 settembre: GP Italia
  • 17 settembre: GP Singapore
  • 24 settembre: GP Giappone
  • 8 ottobre: GP Qatar
  • 22 ottobre: GP Usa
  • 29 ottobre: GP Messico
  • 5 novembre: GP Brasile
  • 18 novembre: GP Las Vegas
  • 26 novembre: GP Abu Dhabi


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Ritratto di Firebrand
17 gennaio 2023 - 17:57
"Miami" ha dichiarato l'indipendenza dagli USA ed è ora uno stato indipendente? :) Ed anche l'"Emilia Romagna" ha fatto la secessione dall'Italia? Almeno una volta era GP di San Marino :)
Ritratto di Gordo88
17 gennaio 2023 - 22:49
1
Cambia il nome ma non la sostanza, viva il gp di imola!!
Ritratto di Quello la
18 gennaio 2023 - 11:03
Uff... ancora un mese e mezzo di attesa...
Ritratto di PONKIO 78
18 gennaio 2023 - 23:48
….Dai che si parte….
Ritratto di Velocissimo
19 gennaio 2023 - 20:10
Troppi GP sviliscono la F1. Ne basterebbero 16. Salirebbe così il prestigio del singolo evento. Ad esempio, vale certamente più il mondiale di Hunt o Scheckter o Jones dei quattro mondiali di Vettel. E' come se si giocasse un mondiale di calcio ogni sei mesi: perderebbe di fascino e non varrebbe più nulla. Già adesso riconoscere un pilota è impossibile tanto è calato nell'abitacolo con caschi dai colori variegati e demenziali perché non memorizzabili dai tifosi. Una volta, stando ad esempio all'altezza della prima variante a Monza, vedevi le auto uscire dalla lontana Parabolica e riconoscevi subito il pilota dal casco (bianco Arnoux, rosso Lauda, giallo Senna, verde scuro Laffite, blu Peterson, arancione Brambilla ecc.), ma adesso chi li vede i piloti? Al di là dei primi tre o quattro piloti, gli altri ma chi li caga? Paracarri e sfigati. Magari non li sono, ma appaiono come degli oleogrammi senza palle. Salvo solo Grojean che è stato grandissimo a venire fuori dal rogo del suo bidone.