GROSSI CAMBIAMENTI - Il Ministro dell’ambiente francese, Nicolas Hulot, ha illustrato oggi il programma generale per trasformare la Francia in una nazione fra le più all’avanguardia in materia di economia verde, quella che rispetta un modello di sviluppo economico basato sul contenimento delle emissioni inquinanti e sul rispetto dell’ambiente: il Paese dovrà rinunciare ai combustibili fossili e incentivare i suoi abitanti a produrre energia pulita in maniera autonoma, ad esempio montando pannelli solari sui tetti delle case. Queste linee guida rientrano nel Climate Plan, un programma di interventi e misure che il Governo si impegnerà a far rispettare nel tentativo di migliorare l’impatto dell’economia francese, Paese da tempo all’opera per diminuire i livelli di inquinamento nell’aria: la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha annunciato di voler mettere al bando dal 2025 i motori a gasolio, che emettono sostanze inquinanti più pericolose dei motori a benzina.
SOLO ELETTRICHE - Il documento stabilisce che la Francia dovrà impegnarsi a riconvertire le fabbriche a carbone entro il 2022, terminare le perforazioni sul territorio alla ricerca di gas o petrolio e ridurre il fabbisogno di energia nucleare del 50% entro il 2025. La misura più sorprendente riguarda però le automobili: entro il 2040 sarà proibito vendere vetture con motore a benzina o diesel. Oggi in Francia le vetture elettriche costituiscono soltanto l’1,2% del mercato, quindi i costruttori dovranno impegnarsi per renderle un’alternativa credibile a quelle tradizionali. L’obiettivo finale del ministro è rendere la Francia “carbon neutral” entro il 2050, raggiungendo così un equilibrio per cui le emissioni rilasciate nell’atmosfera saranno minori o uguali a zero. Il programma sarà molto complesso da mettere in pratica: la Francia è infatti un Paese con oltre 60 milioni di persone, molto industrializzato, quindi il passaggio ad un’economia senza emissioni va considerato una vera e propria rivoluzione.