IMPEGNO DI GOVERNO - Venerdì scorso presso la sede della presidenza del consiglio dei ministri francese, si è riunito il Comitato interministeriale per la sicurezza stradale. Al termine il primo ministro Manuel Valls ha annunciato la decisione di varare 22 misure per contrastare l’aumento in atto degli incidenti e della mortalità sulle strade (nel 2014 le vittime di incidenti stradali sono state 3.384, che equivalgono al 3,5% in più rispetto al 2013.
SPERIMENTAZIONE DEI DRONI - Oltre all’aumento delle postazioni di rilevamento della velocità dei veicoli c’è anche quella del ricorso ai droni, per sostituire l’impiego degli elicotteri, che hanno costi d’uso molto elevati. Valls non ha precisato quanti droni verranno adottati dalle forze di polizia, limitandosi a dire che i nuovi velivoli-teleoperatori saranno sperimentati per l’attività di controllo del traffico, che proprio per la natura di questi strumenti potranno avvenire con la massima “discrezione”.
COLONNINE PER DISSUADERE - Altra misura originale decisa dalle autorità francesi è l’installazione di 10 mila postazioni di rilevamento della velocità (radar o altra tecnologia). Lo scopo di questa misura è evidentemente la creazione di un effetto dissuasione con la sola presenza delle apposite colonnine contenenti gli strumenti di rilevamento. E l’inevitabile riflessione che questo sarebbe inutile in quanto la non operatività delle strutture sarebbe presto conosciuta, l’installazione sarebbe realizzata in maniera da poter usare le colonnine per la messa in opera di rilevatori funzionanti, a rotazione… Dunque l’effetto dissuasione sarebbe assicurata.
ANCHE RADAR VERI - Oltre alle colonnine fasulle, comunque è stato deciso che ne saranno installate altre 500 vere, funzionanti, così che il totale su tutto il territorio francese arriverà a 4.700 unità. L’installazione dovrebbe iniziare a partire dell’anno nuovo. Infine, sempre in materia di controllo della velocità, il Comitato ha deciso di ampliare anche la dotazione in uso alla polizia dei rilevatori di velocità mobili, installati sui veicoli delle pattuglia di servizio sulle strade. <
LIMITI IMMUTATI - Come si vede, l’attenzione è posta soprattutto alla velocità, considerata responsabile dell’aumento delle vittime. C’è comunque da dire che non molti mese fa il ministro dell’Interno Cazeneuve è stato criticato per essersi rifiutato di portare i limiti di velocità sulle strade a doppio senso di marcia senza separazione da 90 a 80 km/h. Quanto ai dati statistici che segnalano una tendenza all’aumento dei decessi a causa di incidente stradale, va registrato che il periodo peggiore è l’estate. Nel luglio di quest’anno le vittime in Francia sono state 335, cioè il 9,5% in più rispetto al l’agosto del 2014, e peggio ancora era andata a luglio, con 360 morti, cioè il 19,2% in più.