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Con Free2Move l’elettrica la carichi sul posto

di Fabio Madaro
Pubblicato 05 febbraio 2021

La società di noleggio a lungo termine Free2Move attiva un servizio di ricarica a chiamata tramite veicoli della E-GAP. In via sperimentale a Milano.

Con Free2Move l’elettrica la carichi sul posto

RICARICA SUL POSTO - La società di noleggio a lungo termine Free2Move Lease offre ora un servizio che potrebbe essere utile per chi vuole una vettura elettrica ma non dispone di una wallbox domestica per la ricarica. Per questo ha attivato una partnership con E-GAP che gli permette di erogare  energia proveniente da fonti rinnovabili per mezzo di veicoli attrezzati. La ricarica può quindi avvenire in qualunque punto della città coperto dal servizio, dalle ore 7 alle 22 (festivi inclusi). Il van E-GAP, anch’esso 100% elettrico provvede ad erogare l’energia richiesta per ricaricare l’auto. 

LA CHIAMO CON L’APP - Ma come funziona? Attraverso l’app scaricabile sullo smartphone, è possibile prenotare la ricarica. Dopo avere confermato le coordinate del parcheggio in cui si trova la vettura, basta lasciare lo sportello di ricarica aperto, per riprendere successivamente l’auto pronti per ripartire. Questo servizio di ricarica di E-GAP è garantito entro 180 minuti dalla richiesta del cliente su smartphone. La ricarica è veloce ed equiparabile ad una normale colonnina di ricarica rapida: per intenderci 30 minuti per 25 kWh che equivalgono a circa 150 km di autonomia.

IN VIA SPERIMENTALE - La formula proposta da Free2Move Lease si applica a modelli quali Citroën e-C4, DS 3 Crossback E-Tense, Opel Corsa-e, Opel Mokka-e, Peugeot e-208, Peugeot e-2008. Al momento il servizio di ricarica “volante”, pensato anche per le flotte aziendali, parte in via sperimentale a Milano ed è attivabile tramite le concessionarie Overdrive e PSA Retail, con l'obiettivo di un successivo allargamento.



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Ritratto di mondoka
5 febbraio 2021 - 14:15
Strano. Fra tutte le noie legate alle elettriche quali autonomia, ricarica quando si è in giro ecc. sembrava che la ricarica domestica era in fondo in fondo alla lista e nemmeno minimamente ma proprio circa zero da considerare come un intralcio, e che tutti quanti due parole dette al volo alla prima assemblea condominiale o lasciato un post-it al vicino di casa per farla installare presso lui, potevamo averne una subito a disposizione. A chi potrà mai servire un servizio del genere?
Ritratto di Andre_a
5 febbraio 2021 - 15:15
Non credo proprio che questo servizio possa essere un'alternativa alla ricarica da casa, soprattutto per un discorso di costi.
Ritratto di Mbutu
5 febbraio 2021 - 16:07
Anche l'orario del servizio è poco da "ricarica domestica". Questo servizio al limite va bene per ricaricare al lavoro in assenza di colonnine nelle vicinanze. Ed un domani come "carro attrezzi" se qualcuno dovesse mai restare a secco. @mondoka, in realtà per mettermi la wallbox in box non servono neppure le due parole al volo in assemblea od il post it al vicino. Ma credo che l'autore si sia preso una licenza poetica dicendo "non dispone di una wallbox" per intendere che è proprio sprovvisto di un qualsiasi punto di ricarica domestico.
Ritratto di Oxygenerator
5 febbraio 2021 - 16:37
In realta i miei 3 condomini che han prenotato un’elettrica, non han chiesto i permessi al condominio per installare la wall box nel loro box. Avrebbero dovuto chiederlo ?
Ritratto di Giuliopedrali
5 febbraio 2021 - 16:50
Idea già sperimentata da Nio da alcuni anni insieme alla batteria sostituibile : battery swap, però la ricarica arrivava con furgoni elettrici prodotti dalla LDV Maxus di Saic MG...
Ritratto di Mbutu
5 febbraio 2021 - 17:09
Oxygenerator, assolutamente no. Se hai già il tuo contatore e non lo modifichi o fai un aumento contenuto, non devi fare proprio nulla. In caso tu vada ad installare un contatore nuovo o a potenziarne uno già esistente in maniera consistente devi presentare all'amministratore un progetto adeguato e farlo realizzare da un professionista, ma comunque non si tratta di ottenere un permesso.
Ritratto di Oxygenerator
5 febbraio 2021 - 17:55
@ Mbutu Ah grazie per l’info.
Ritratto di v8sound
7 febbraio 2021 - 15:56
@ Oxygenerator. Il discorso è più articolato. Se tu installi una wallbox dentro al tuo garage privato e senza modificare la linea elettrica dorsale esistente che già lo alimenta, genericamente non devi richiedere alcuna delibera condominiale, perchè di fatto non apporti alcuna modifica all'impianto nelle parti comuni, ma limitamente all'interno della tua proprietà. Nel 99,9% dei casi, tuttavia, il box privato è alimentato da una dorsale dimensionata per il punto luce ed al max una presa forza motrice, il chè significa limitare la wallbox a funzionare in "modo 2" a 2,3 kW (10A in 230V monofase), ovvero la stessa potenza che avresti caricando direttamente dalla presa, cosa comunque da non fare perchè le prese domestiche tipicamente non sono concepite per carichi continui, anche se ci sono quelle "rinforzate". Se vuoi invece una potenza di carica maggiore, esempio a 4,7 kW, devi far funzionare la wallbox in "modo 3" e molto probabilmente sarà necessario posare una nuova linea elettrica dorsale.... e qui iniziano i problemi. La tipica autorimessa privata è interrata, con capacità di parcamento da 9 posti auto o superiore oppure con una superficie complessiva uguale o superiore a 300 mq: queste autorimesse sono soggette la CPI (Certificato Prevenzione Incendi) e l'impianto elettrico deve avere dei requisiti particolari. L'autorimessa è un comparto antincendio a sè stante, infatti è separata da porte tagliafuoco che immettono nel vano scale, analogamente, le condutture elettriche che attraversano le pareti divisiore di comparti anticendio sono provviste di barriere tagliafuoco, poi ci sono i comandi di sgancio in emergenza, che devono mettere fuori tensione l'autorimessa. Senza scendere troppo sul tecnico, considera che nella fattispecie (spesso) vai a modificare anche l'impianto parti comuni e pertanto non credo proprio tu possa esimerti dal richiedere il permesso al condominio... come minimo devi avvisare l'amministratore, poi a seconda delle opere da realizzare, vedrà cosa fare. Inoltre, ai sensi del DM 37/08, se l'autorimessa è soggetta al CPI (ma ci sono anche altre casistiche) è necessario innanzitutto il progetto a firma di un professionista iscritto all'Ordine degli Ingegneri o dei Periti Industriali, mentre l'impianto dov'essere realizzato da personale in possesso dei requisiti tecnico - professionali come previsto dal predetto decreto ministeriale. Faccio presente che l'installazione delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici è regolamentata da specifica Norma CEI, la 64-8 Variante 5 Sezione 722 e che anch'essa richiede dei requisiti particolari. Ricordo poi che la Legge 186/68 prevede che gli impianti elettrici siano realizzati a regola d'arte e tali sono considerati se conformi, appunto, alle Norme CEI. Insomma, installare una wallbox non è così banale come potrebbe apparire ma comporta tutta una serie di attività professionali. Questo in risposta anche a chi sostiene che siano sufficienti 500 €... con quella cifra l'acquisti, poi, tra competenze tecniche e lavori è facile arrivare a 1.500 - 2000 euro.
Ritratto di Pluto99
5 febbraio 2021 - 23:29
Sul fatto che non si debba chiedere il permesso non lo trovo corretto, é vietato installare elettrodomestici come ad esempio i frigoriferi (io non lo farei mai, ma fidatevi che c'è chi lo pensa) per ovvi pericoli che ne possano derivare nei box e nelle cantine... e qui basta che uno abbia i soldi per comprarsi l'auto elettrica puó fare quello che vuole. Bah, vedremo quando cominceranno i primi incidenti.
Ritratto di Mbutu
5 febbraio 2021 - 23:58
Aspetta, non confondere quello che può permettere/vietare un condominio con il rispetto di norme/permessi/certificazioni in capo ad altri enti.
Ritratto di Roomy79
6 febbraio 2021 - 08:16
1
Siamo alle Comiche
Ritratto di RubenC
6 febbraio 2021 - 11:12
2
Boh... A meno che uno abbia soldi da buttare, penso che questo servizio lo userà al massimo due volte nella vita.