DA DOVE VENIVANO I CATALIZZATORI? - Il riciclo e l’economica circolare sono sempre più importanti e l’automotive sta diventando un settore molto attivo in questo senso. Vengono recuperati acciaio, rame e alluminio ma l’attività a più alto valore aggiunto è quella che riguarda i metalli preziosi, quali platino, palladio e rodio (il cosiddetto “gruppo del platino”, PGM) contenuti nei catalizzatori delle auto. Come riporta un’inchiesta del New Yor Times, quest’ultima attività di riciclo è ora al centro di indagini e polemiche negli Stati Uniti perché si è rilevato che molti catalizzatori da riciclare sono risultati rubati. La vicenda coinvolge un’azienda metallurgica nordamericana che per ricavare i metalli PGM lavora sia minerali appena estratti sia i catalizzatori destinati al trattamento dei gas di scarico. Anche i convertitori catalitici non sfuggono alla regola che riciclare un pezzo usato - o gli elementi in esso contenuti - costa meno che costruirne uno ex-novo e questo è ancora più vero per i costosi catalizzatori. La società ha però scoperto che una fetta non trascurabile dei catalizzatori da riciclare, che ha acquistato per 170 milioni di dollari, erano rubati.
LA RAZZIA DELLE MARMITTE CATALITICHE - L'accusa è nata a seguito di un vera e proprio saccheggio, del valore di miliardi di dollari, di convertitori catalitici asportati da auto in sosta e che accade anche in Italia. Questo furto specializzato non si traduce solo in un danno economico per i proprietari dei veicoli depredati - si parla di almeno 1.000 dollari - ma ha anche comportato sparatorie, omicidi, dirottamenti di camion e altre violenze. Secondo il New York Times l’indagine, che ha vagliato documenti aziendali, post sui social media e le dichiarazioni di decine di funzionari (sparsi in 3 continenti) che hanno rapporti con l’industria, ha evidenziato come i catalizzatori rubati passassero attraverso intermediari, fonderie e raffinerie sia negli Stati Uniti sia all’estero. Questa miriade di passaggi rendeva “opaca” la loro origine e favoriva gli organizzatori dei furti, dando loro alibi e scarse possibilità di essere incriminati.
FINANZIAMENTI DISCUTIBILI - I metalli PGM di origine truffaldina vengono lavorati miscelandoli con approvvigionamenti legittimi, quali quelli provenienti da miniere e da rottamatori legali, per poi essere venduti principalmente ai produttori di catalizzatori automobilistici anche se altri sbocchi importanti sono le aziende farmaceutiche (per chemioterapici e altri farmaci), la produzione di armi e le banche, che li usano nella compravendita di metalli preziosi. Una volta arrivati alla fine del ciclo sarà quasi impossibile distinguere ciò che è legale da ciò che non lo è. Queste operazioni sono finanziate a breve termine da diverse banche ma secondo Mark Williams, ex ispettore della Federal Reserve Bank. Gli istituti di credito soggetti a regolamenti meno stringenti, le cosiddette “banche ombra”, intervengono quando le banche più controllate non lo fanno.
BENTORNATO FAR WEST - Quantificare i furti è difficile ma si ritiene che circa il 6% dei 12 milioni di catalizzatori riciclati ogni anno siano di provenienza furtiva: la stima proviene dal National Salvage Vehicle Reporting Program, un gruppo no-profit che lavora a stretto contatto con le forze dell'ordine. Questa percentuale sembra bassa ma si traduce in circa 600.000 auto private dei catalizzatori negli USA nel 2022 e in altrettanti proprietari disperati, o quasi. Il valore dei catalizzatori è tale che un vice sceriffo, che indagava sui furti di convertitori catalitici nella contea di Harris, in Texas, è rimasto ucciso in una sparatoria con tre uomini che tentavano di rubare quello della sua Toyota. In altri Paesi non va meglio: a febbraio, nel sud della Germania, i ladri hanno sequestrato un camion con un carico di catalizzatori del valore di 1,5 milioni di dollari. Julian Kohle, responsabile degli affari governativi presso la International Platinum Group Metals Association, ha poi evidenziato come il Sudafrica abbia sperimentato un’escalation di violenza. Kohle ha citato come esempio un episodio nel quale bande di uomini armati avevano aperto il fuoco contro una guardia rubando poi metalli preziosi per circa 2,5 milioni di dollari da un camion a Port Elizabeth. Un gruppo imprenditoriale sudafricano ha inoltre accusato le organizzazioni criminali internazionali di usare jammer per bloccare i dispositivi di sicurezza e di tracciamento GPS allo scopo di rubare catalizzatori e metalli preziosi usati per costruirli. Una piaga globale, quindi, che richiede azioni decise per contrastarla.