SIAMO ALLE SOLITE - Tanta aspettativa, risultati scarsi. Anche quest’anno, gli
ecoincentivi 2014 a vantaggio dei privati per l’acquisto di automobili ecologiche sono durati pochissimo, mentre quelli per le aziende languono. Abbiamo consultato il sito che il ministero dello Sviluppo economico ha approntato per monitorare l’assegnazione dei contributi (
www.bec.mise.gov.it/site/bec/home.html); ebbene, alle 11 di stamattina, giovedì 8 maggio, per le vetture con valori di emissioni tra 50 e 95g/km restavano in cassa appena 625,03 euro (in pratica, erano esauriti: leggi
qui). Poco meno di un milione di euro, invece, i fondi a disposizione per quelle che emettono fino a 50g/km di CO2: somma apparentemente consistente, ma, considerando che per questa categoria di emissioni il contributo è quasi sempre di 5.000 euro, sufficiente per 200 vetture. Alle 15 erano già sfumati altri 300.000 euro, facendo scendere il fondo a 699.385,90 euro (sufficienti per 140 auto).
UN FLOP ANNUNCIATO - Le richieste da parte delle aziende, per la quota riservata alle vetture che emettono da 96 a 120 g/km di CO2, proseguono col contagocce, lasciando presagire un congruo avanzo di fondi: l’anno scorso erano 31 milioni di euro (il 95% del totale), riassegnati quest’anno. Del resto, metà dei contributi vengono erogati alle società in grado di rottamare veicoli di almeno dieci anni, eventualità rara, in quanto il parco auto di un’azienda è quasi sempre nettamente più fresco. Visti i risultati del 2013, sarebbe stato logico riservare la maggiore parte delle risorse alle vetture destinate ai privati, anziché limitarsi al 50%: sarebbe stato possibile immatricolare molte più auto, invece delle 13.000 previste.
“FINESTRA” CHIUSA - A questo punto, è probabile che domani vengano chiuse le prenotazioni per la quota di stanziamento alla quale possono accedere anche i privati. Fra tre mesi potrebbe essere aperta una lista d’attesa, per assegnare le quote (marginali) spettanti a chi, nel frattempo, non è riuscito a immatricolare la vettura entro i 90 giorni previsti dal decreto. Tuttavia, il traino degli incentivi ha mosso il mercato delle promozioni: diverse case hanno promesso aiuti pari a quelli dei bonus e per tutto il mese di maggio.