MENO TEMPO - Avete preso una multa che ritenete ingiusta? È stato dimezzato il termine di tempo per ricorrere: oggi è di 60 giorni dalla notifica del verbale; dal 6 ottobre sarà di 30 giorni. Lo stabilisce il decreto legislativo 150/2011 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 220 del 21 settembre). Nulla cambia invece per il ricorso al prefetto: i giorni restano 60. Ovviamente, il dimezzamento dei termini per opporsi al giudice di pace impone di essere più rapidi nello spedire la lettera di ricorso (e nel raccogliere le prove per dimostrare che la multa è illegittima).
PER GLI “SMEMORATI” - Ricordate che si hanno 60 giorni per pagare la multa, altrimenti l’importo originario raddoppia. E il ricorso presentato fuori tempo massimo è “inammissibile”: anche in questo caso, pagherete il doppio della sanzione.
SEMPRE PIÙ DIFFICILE - La norma è così complessa che potrebbe richiedere circolari ministeriali di chiarimento: la data del 6 ottobre tiene conto del giorno dell’infrazione o della notifica, o di nessuna delle due? Di sicuro, il dimezzamento dei termini per rivolgersi al giudice di pace è una seconda pessima notizia: già a gennaio 2010 era stata introdotta la tassa per ricorrere (leggi qui la news), salita di recente a 37 euro. Quale sarà la prossima leggina per complicare la vita all’automobilista?