NEWS

La GM verso una maxi ristrutturazione

27 novembre 2018

Il costruttore statunitense punta a risparmiare sei miliardi l’anno dal 2020 chiudendo sette fabbriche e tagliando forza lavoro.

La GM verso una maxi ristrutturazione

MISURE DRASTICHE - Il 2019 non sarà un anno facile per la General Motors, che ha annunciato nelle scorse ore un grosso piano di riorganizzazione e intende “tagliare” modelli ritenuti non più fondamentali, nell’ambito di una strategia che la porterà ad investire maggiori risorse nelle auto elettriche e nelle tecnologie per la guida senza pilota. La decisione ha fatto scalpore, perché avrà conseguenze su migliaia di lavoratori e su sette fabbriche (cinque solo in Nord America): il prossimo anno infatti verrà interrotta la produzione in cinque stabilimenti: di Lordstown, Hamtramck e Oshawa (Canada), mentre quelli di Baltimora e Warren non hanno motori assegnati a 2019 concluso. La GM ha annunciato inoltre che terminerà la produzione in altre due fabbriche al di fuori del Nord America.

6 MILIARDI L’ANNO DI RISPARMI - La ristrutturazione avrà un impatto non indifferente anche sui lavoratori. Stando ad Associated Press, infatti, la casa potrebbe licenziare o trasferire circa 6000 operai e offrire incentivi per la mobilità a 8100 impiegati o dirigenti, che insieme costituiscono poco meno del 10% della forza lavoro della GM in Nord America. Il costruttore ha previsto di spendere fra i 3 ed 3,8 miliardi di dollari per mettere in atto questo piano “lacrime e sangue”, ma si aspetta di ottenere risparmi all’anno pari a 6 miliardi entro la fine del 2020. Mary Barra, la numero uno della General Motors, ha spiegato che intende dialogare con le sigle sindacali per andare in contro ai lavoratori, anche se i rappresentanti dei dipendenti hanno promesso battaglia.

IL DECLINO DELLE BERLINE - Lo stop alla produzione nelle fabbriche di Lordstown, Hamtramck e Oshawa “condanna” le berline a quattro porte Buick LaCrosse, Chevrolet Cruze e Cadillac CT6, ma secondo alcune indiscrezioni sono a rischio anche le Cadillac XTS, Chevrolet Impala e Volt. Le berline di questo tipo infatti non incontrano più i gusti degli americani e stanno vivendo una fase di declino, tanto è vero che nei primi nove mesi del 2018 soltanto il 31% delle auto nuove vendute è stata una berlina a quattro porte (era il 50% nel 2012). La Cruze, ad esempio, ha visto diminuire le sue vendite del 27% fra gennaio e settembre. La GM di conseguenza non crede più in questi modelli e intende destinare maggiori risorse ad altri ambiti, a partire dalle auto elettriche e con l’autopilota. Anche la Ford ha annunciato di voler tagliare le berline in Nord America.



Aggiungi un commento
Ritratto di IloveDR
27 novembre 2018 - 10:52
3
dopo la notizia del ridimensionamento di GM nel NordAmerica e lo smembramento delle attività europee di FCA, si prospetta un sfarzoso matrimonio fra i due "Giganti dai piedi d'argilla" americani...
Ritratto di marcoveneto
27 novembre 2018 - 11:30
A sto punto il mercato delle berline in usa resterà ad appannaggio di giapponesi e coreani..un bel Mah.. Stessa sorte delle segmento b in Italia, dove i gruppi stranieri hanno preso il sopravvento quando Fiat ha deciso di far morire un'icona come la punto.
Ritratto di Giuliopedrali
27 novembre 2018 - 11:45
Be se guardiamo i colossi USA sono davvero giganti dai piedi d'argilla e per niente FCA ha concluso il matrimonio con Chrysler non certo con Hyundai o Toyota o Mercedes...
Ritratto di VEIIDS
27 novembre 2018 - 14:46
Hyundai-Kia non vanno così bene come vi fanno credere i giornalai italiani. In borsa capitalizzano meno di FCA e hanno un sacco di modelli da tagliare perché prodotti in perdita. Gli utili non brillano affatto, anzi sono in crollo già da qualche anno. Vedere per credere.
Ritratto di 82BOB
28 novembre 2018 - 09:05
2
A giudicare dalla gamma, dalla qualità dei prodotti e dalle prospettive future, nonostante le perdire, direi che Hyundai-Kia hanno decisamente un futuro più roseo di FCA...
Ritratto di studio75
28 novembre 2018 - 09:59
5
@ VEIIDS _ aggiungo che il gruppo H-K è quello che ha investito pochissimo in ricerca e sviluppo nel 2017 (solo 1,2miliardi). Per rendere l'idea FCA 4,7mil - VW 13,1 - Toyota 8,7 - Ford 7,1 - GM 6,5.
Ritratto di Sepp0
27 novembre 2018 - 12:07
I gruppi stranieri possono spalmare il costo per un pianale segmento B "all'avanguardia" su più modelli, FCA dovrebbe svilupparne uno ad hoc praticamente solo per UN modello, massimo due (Punto e Y), che vendono praticamente SOLO in Italia. Aggiungici che il segmento B è ormai talmente sovraffollato che avere dei margini di ricavo decenti è praticamente impossibile e trovi immediatamente il motivo per cui per ora Punto non ha eredi.
Ritratto di marcoveneto
27 novembre 2018 - 20:59
Be non mi pare sia di questi giorni la notizia che la punto non avrà eredi...anzi è da anni che Fiat è rimasta immobile nel segmento. Quando, nel 2005, è riuscita benissimo a trovare un accordo con la Opel come partner (è vero che entrambe erano in orbita GM). Poi ricordiamoci che la Grande Punto, appena uscita, vendeva bene ed era un'ottima auto. Ora tutta la sua clientela se la sono assorbita le francesi e alcune coreane.. PS la base Punto avrebbe sicuramente avuto uno sviluppo in Brasile e avrebbe potuto da fare da base per l'erede della Ypsilon (per rilanciare ipoteticamente Lancia)
Ritratto di MAXTONE
28 novembre 2018 - 12:47
No la clientela Punto se l'è presa Yaris che a 7 anni dal lancio si è presa il lusso di stare in quinta posizione in Europa,segno +, ad ottobre e risulta essere sempre stabilmente in top ten.
Ritratto di marcoveneto
28 novembre 2018 - 17:46
Se l'è presa anche la Yaris..ma anche la 208 e sopratutto la Clio che vendono un sacco nonostante non siano progetti recentissimi.
Ritratto di 82BOB
27 novembre 2018 - 21:38
2
Sepp0 sei in errore... L'attuale pianale della Punto era spalmato su più auto (Opel Corsa, e Alfa Romeo MiTo tra le altre...) e usato in varie declinazioni con le sue evoluzioni (suv, monovolume, berline e sw)... Ora FCA ha la sua "nuova Punto", ma non l'ha voluta aggiornare per il vecchio continente (Argo/Cronos) e viste le vendite in Europa nel segmento e i risultati storici di FIAT con le varie 600, 127, Uno e Punto la rinuncia a "combattere" è impossibile da spiegare...
Ritratto di MAXTONE
27 novembre 2018 - 11:42
Ma pure la Cruze? Io lo trovo inconcepibile...nel frattempo la Lavida continua
Ritratto di MAXTONE
27 novembre 2018 - 11:44
ad essere l'auto più venduta in Cina
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2018 - 16:53
2
Guarda Max, io sono un po' di parte, ma seguendo il mercato e i trend americani, devo ammettere che ahimè gli americani le berline non le sanno fare molto bene: poco spazio interno in relazione alle dimensioni esterne, non isolate un granché dai rumori esterni. Meglio, paradossalmente, dal punto di vista prestazionale-dinamico prendendo spunto dalle europee, ma agli americani interessa il comfort e lo spazio. Inoltre Accord e Camry sono come in Europa la Golf e la Focus. Puoi fare un prodotto buono come ti pare, ma quelle vendono già solo per il nome. Fanno invece meglio i SUV, sarà che sono abituati a fare auto più grandi, ma hanno una nomea migliore. Secondo me? Meglio se fanno auto grosse e confortevoli come un tempo piuttosto che seguire quello che fanno gli altri per farsi piacere (come ha deciso di fare Lincoln) . Un esempio? La Cadillac ATS, pari pari se non meglio anche della concorrenza europea, ma non ha avuto successo è verrà dimessa. Meglio fare l'Escalade.
Ritratto di MAXTONE
27 novembre 2018 - 18:27
Non so davvero cosa risponderti Fran, io vedo l'Impala e vedo una macchina che se fosse la nuova Croma staremmo ancora tutti qui a fare la ola, le recensioni che ho letto l'hanno descritta come auto dall'eccellente rapporto prezzo/contenuti poi sarà che come dici tu i suv gli riescono meglio eppure io per avere una Croma come la Impala sopra farei carte false. Questo naturalmente imho e con rispetto parlando.
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2018 - 18:58
2
L'errore principale imho è stato passare alla trazione anteriore, se avessero conservato quella posteriore avrebbero avuto qualcosa in più che va oggi di moda sulle nuove sedan (Giulia, Stinger), non a caso la Charger vende, nonostante l'età, discretamente e anche se non c'è ancora un piano industriale futuro per Dodge, si è lasciato intendere che avrebbe avuto, assieme alla Challenger, una sostituita su base Giorgio. Anche Ford sta pensando ad una versione a 4 porte della Mustang che difatti sarebbe una berlina.
Ritratto di Giuliopedrali
28 novembre 2018 - 10:05
A me piaceva disegnare nuove berline americane, avevano caratteristiche stratosferiche: lunghe, basse, larghe, classiche, semplici e piuttosto a buon mercato. Però in questi ultimi anni qualcosa deve essere saltato, è rimasta solo la mediocre e vecchia LTD pardon, Ford Crown Vic sinceramente non troppo ben fatta, mentre Ford non ha mai prodotto in serie la splendida berlina prototipo Interceptor di qualche anno fa, ecco quella è un occasione sprecata.
Ritratto di Fr4ncesco
28 novembre 2018 - 11:38
2
L'attuale Lincoln Continental ha un design ricercato e interni raffinatissimi, con la regolazione dei sedili che nemmeno Mercedes, ma ha la trazione anteriore e le dimensioni non sono più quelle delle americane di una volta (certo che a "soli" 75k USD prendi la top di gamma Black Label). La Navigator ha il tipico telaio a longheroni Rwd ed eventuale integrale inseribile, 7 posti e arriva quasi a 6 metri di lunghezza lwb, un aspetto badass e anche qui una qualità eccelsa tanto tanto da essere definita da più tester la miglior SUV sul mercato. Idem Cadillac. Grande auto la CT6, ma non è abbastanza El Dorado quanto la Escalade. La Ford l'ha capito, ha presentato la Nautilus a trazione posteriore dalla quale faranno la nuova Explorer. Gli americani le americane le vogliono tipicamente americane, le altre le fanno da ben prima europei e giapponesi.
Ritratto di MAXTONE
28 novembre 2018 - 12:51
Anche se poi gli americani non è che se le filino molto le berline europee, nel premium di più ma le generaliste parlano tutte giapponese e, in misura minore, coreano.
Ritratto di Xadren
27 novembre 2018 - 11:51
1
Mi dispiace molto per il taglio alle berline; quest'anno ho fatto il passaggio inverso a quello che - a quanto pare - stanno facendo i più, vendendo un SUV per passare ad una berlina e sono davvero contento della mia scelta: la guida ribassata è piacevolissima e i lunghi viaggi che ho fatto finora non mi sono mai pesati. Spero un giorno di poter vedere la fine di questa mania per i SUV. Certo fa impressione vedere GM fare certi tagli, una volta era il più grande gruppo al mondo, ora, dopo essere fallita (o quasi?) dieci anni fa, è in contrazione, ha rinunciato completamente al mercato europeo sia con Daewoo/Chevrolet sia con Opel/Vauxhall e sta tagliando i modelli in America; con Buick ha ancora molto successo in Cina.
Ritratto di Zot27
27 novembre 2018 - 12:48
Alla Tesla serviva giusto giusto una fabbrica da rilevare ... . Unica casa tra l'altro a difendere per bene il segmento delle berline
Ritratto di MAXTONE
27 novembre 2018 - 13:06
Unica casa a difendere il segmento delle berline non direi, dai premium (Lexus ha addirittura due segmento E in gamma) ai generalisti nippocoreani di sedan è pieno. Per non parlare di VW.
Ritratto di Zot27
27 novembre 2018 - 13:50
Mi riferivo ai numeri che sta facendo la 3
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2018 - 14:20
2
Dovessi cambiare la mia Impala con una sedan, Toyota Avalon senza dubbio, V6 300cv al prezzo di una Golf top di gamma venduta in Italia.
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2018 - 14:12
2
La vendita delle berline in USA è drasticamente calata e rispetto un SUV i margini di guadagno sono inferiori. Anche le berline giapponesi hanno avuto un calo di vendite ma vendono più a livello globale e possono sostenerene i costi. I produttori USA, più drastici nelle scelte, hanno deciso di investire maggiormente nei SUV, finché poi il trend non cambierà, se mai dovesse cambiare.
Ritratto di MAXTONE
27 novembre 2018 - 18:32
Beh Fran, citando Luca Argentero in Saturno Contro ti posso rispondere che "per sempre non esiste". Neppure per i suv.
Ritratto di Giuliopedrali
28 novembre 2018 - 10:06
Be le berline sono calate in USA (quelle USA) per forza fin che ti producono per decenni la mediocre e datata Crown Victoria...
Ritratto di Alakei
Alakei (non verificato)
27 novembre 2018 - 15:17
Sono sempre più convinto che stiamo assistendo alla fine delle automobili, o almeno alla fine delle automobili come le abbiamo conosciute finora. Le leggi antinquinamento che spingono ad acquistare vetture ibride o elettriche, blocchi del traffico che limitano gli acquisti dei diesel, disinteresse sempre più diffuso tra giovani per le auto, aziende che aprono saloni delle auto senza auto, il fatto che sempre più gente scelga il noleggio a lungo termine e cambi spesso vettura... Oggi le auto non sono più un acquisto di tutti e poi le berline stanno scomparendo in Nord America (e lentamente anche da noi), la guida autonoma chissà cosa significherà e tanto altro accade e sta per accadere. In futuro credo che l'auto di proprietà sarà un bene di lusso e quindi di pochi. Ma siamo sicuri di fare un passo in avanti?
Ritratto di Fr4ncesco
27 novembre 2018 - 16:01
2
Condivido appieno la disamina; si spinge affinché il ceto medio preferisca biciclette e mezzi pubblici, quando l'automobile è sempre stato l'oggetto per eccellenza che ti garantisce autonomia ed emancipazione. Piuttosto mi sembra di retrocedere a inizi '900 o a paesi quali India che intanto col progresso puntano invece alla motorizzazione di massa. Mi aspetto un futuro molto simile alla pellicola Blade Runner: tanta tecnologia, molto degrado, poca umanità.
Ritratto di Vincenzo1973
27 novembre 2018 - 16:28
la disamina e' corretta, non lo e' (secondo me) la conclusione. paesi come l'India sono li a dimostrare (essendo un paese arretrato sotto molti aspetti, che la motorizzazione di massa e' un passaggio verso mobilita' differenti, piu ecologiche e funzionali, non che piu economiche come gestioni. la macchina e' , per i piu, un elettrodomestico.
Ritratto di Giovanni Rana
27 novembre 2018 - 18:45
Sta morendo l'auto come mezzo di spostamento del secolo passato. Non a causa delle mode anti-riscaldamento-fine-del-mondo. Di fatti c'è da capire che l'auto elettrica raramente la si acquista per motivi ecologici, ma per consumismo e per distinguersi. Bensí a causa della rivoluzione dell'intelligenza artificiale, che comincia ad offrire soluzioni interconnesse inteligenti e modulabili di trasporto individuale. Invece avrà ancora un bel futuro como oggetto personale scollegato esclusivo e di lusso. Cosi come accadde con gli orologi, altro oggetto legato alla rivoluzione industriale, l'avvento dell fabbriche et del trasporto ferroviario, ormai diventato obsoleto, ma portato come ornamento personale.
Ritratto di 82BOB
27 novembre 2018 - 21:59
2
Non vedo negative cose come il noleggio a lungo termine, il car-sharing, l'elettrificazione e l'attenzione all'ambiente delle pubbliche amministrazioni! Premettendo che si parla di una cosa, l'automobile, che è connessa con tante, tantissime altre cose che si incatenano a vari livelli e si inserisce nel mercato globale, quindi è un fenomeno difficile da spiegare... I problemi del mercato dell'auto, a mio avviso, per i paesi "sviluppati" sono sia figli della crisi, con il crollo del potere di acquisto, che del doping del mercato pre-crisi!
Ritratto di Giuliopedrali
28 novembre 2018 - 10:08
Bo io non credo che muoia l'idea di auto ma le auto mediocri di sicuro...
Ritratto di slvrkt
27 novembre 2018 - 21:14
4
io vivo in america, e di berline ne vedo moltissime, centinaia di accord e camry ogni giorno soprattutto, ed ancor di piu' serie 3 e classe c - il problema non e' il calo di interesse per le sedan, dato che quelle ben fatte vendono tantissimo come sempre, il problema e' la poca attrattiva del marchio e prodotti globalmente mediocri. gli americani non amano i propri marchi, nessuno, escluso Jeep ed i truck; se li scelgono e' solo perche' non possono permettersi altro. a parte pochi (ed anziani) irriducibili hardkore, se prendono una corvette e' perche' non possono permettersi una carrera, se prendono una camaro e' perche' non ce la fanno a fare un leasing per le m4, se prendono una dodge o mustang e' perche' la Quadrifoglio Verde costa una sproposito. giusto quindi che i marchi senza appeal come chevy, gm, e cadillac si dedichino al segmento suv: i suv sono i nuovi mezzi dei poveri, e questi sono marchi da "poveri" (cadillac da "ricchi-poveri"). i ricchi-veri continueranno a comprare sedan premium europee, ed a pagarle sempre di piu', la massa prendera' suv americani/koreani a prezzo (e leasing soprattutto) stracciato ed i brand usa potranno avere margini molto superiori producendo suv e vendendoli ad un prezzo superiore rispetto alla berline, quando a loro produrli costa anche meno. un leasing per un suv costa il doppio dell'equivalente berlina, quando sono esattamente lo stesso identico mezzo, magari con un'inutile e fake awd che entra in azione per circa 3 minuti nell'intera vita del veicolo; ma la massa vede solo che il suv e' grande, quindi giusto costi piu' della impala.
Ritratto di Fr4ncesco
28 novembre 2018 - 01:05
2
Con tutto il rispetto per la M4, Giulia Q e 911, ma auto come la Corvette e le muscle sono un'istituzione, che deve il successo sì al loro prezzo popolare (Corvette proprio popolare no), ma è un fascino che coinvolge numerosi estimatori anche oltreoceano, che anche a parità di prezzo preferirebbe un small block V8 ad un qualsiasi biturbo europeo. Per il resto ovvio che se uno economicamente potesse comprerebbe un'auto premium, non a caso ci sono le generaliste. Vero è che a causa di tante cappellate i marchi USA in patria non si portano una buona immagine ad eccezione dei trucks, un po' come i marchi italiani in Italia e si preferiscono modelli esteri. Io stesso non ho preso una Punto perchè non ho conosciuto uno che non ha avuto problemi con quella macchina (e ho preso un modello americano che verrà ritiraro dal mercato americano...) ad eccezione che gli americani sono stati più furbi e anche i modelli stranieri in realtà sono di fabbricazione americana.
Ritratto di Giuliopedrali
28 novembre 2018 - 10:11
Bo io ho sempre disegnato auto americane per passione e diciamo semplicemente che gli americani certe auto non sanno più farle...
Ritratto di 82BOB
27 novembre 2018 - 21:44
2
Allora, vorrei capire... Togli modelli, chiudi le fabbriche, ma come pensi di risolvere i problemi economici per il futuro? Vedo il futuro nebulosissimo... Qui si parla di una mossa drastica, non di una razionalizzazione... Forse è vero che si prepara la fusione dei giganti dai piedi d'argilla, ma riusciranno a sostenersi?
Ritratto di Fr4ncesco
28 novembre 2018 - 00:53
2
Concordo, tra l'altro è anche controproducente per i clienti stessi che a prezzi davvero irrisori potevano portarsi a casa fior fiore di berline, non proprio impeccabili rispetto la concorrenza, ma vogliamo mettere? Invece devono spendere quei 3-4mila dollari in più per la corrispettiva SUV. Trump intanto ha promesso battaglia, è un botta e risposta con la Barra, ma anche i dem sono col piede di guerra per il sostegno dei fondi pubblici dell'amministrazione Obama.
Ritratto di verdebiancorosso
28 novembre 2018 - 17:23
ci pensa Trump a metterli a posto, secondo le ultime notizie...con grande soddisfazione mia che vedo nella globalizzazione la truffa del millennio. Andare su mercati lavoro depressi per sfruttarli sarà anche bello per azionisti e proprietari ma immorale rispetto a chi il lavoro lo perde con queste speculazioni. Auguro alla GM e tutte le imprese che fanno le stesse cose a discapito dei lavoratori il peggio possibile