Nuova vita per la Gumpert che diventa Apollo

07 marzo 2016

L’azienda tedesca risorge dopo il fallimento e presenta a Ginevra due nuovi modelli: la Arrow e la Apollo N.

Nuova vita per la Gumpert che diventa Apollo
RITORNO GRADITO - La Gumpert è una piccola casa automobilistica tedesca, di Altenburg, nota per aver lanciato nel 2005 la Apollo, una supercar artigianale dal carattere corsaiolo che voleva rappresentare un’alternativa alle varie Ferrari e Lamborghini. L’azienda ha vissuto però una fase di ristrettezze economiche ed è fallita nell’estate 2013. Successivamente è stata rilevata da una società di Hong Kong, che intende ora guidarne il rilancio: la Apollo Automobil è presente al Salone di Ginevra con una nuova denominazione (Apollo Automobil), con una vettura del tutto inedita (la Arrow) e con un modello in parte rinnovato, la Apollo N, che va considerata un profondo aggiornamento dell’ultima Apollo giunta sul mercato.
 
PRIMA HYPERCAR - L'Apollo Arrow (foto qui sopra) è una sportiva dal potenziale elevatissimo, molto raffinata, che si posiziona nella fascia di mercato riservata alle cosiddette hypercar: sulla carta va a sfidare modelli come ad esempio la Ferrari LaFerrari, la nuovissima Pagani Huayra BC o la McLaren P1. I tecnici dell’azienda hanno dovuto intervenire con decisione sulla parte tecnica, optando per soluzioni di livello: la fibra di carbonio è utilizzata sia per il telaio che per la carrozzeria, il peso a secco non supera i 1.300 chili ed il motore V8 raggiunge quota 1.000 CV. Ha cilindrata di quattro litri e garantisce prestazioni entusiasmanti: la casa dichiara un tempo di 2,9 secondi per completare lo 0-100 km/h, un’accelerazione 0-200 km/h in 8,8 secondi ed una velocità massima di circa 360 km/h. Il cambio è del tipo sequenziale, a 7 rapporti, e può abbinarsi in opzione al launch control: in questo modo le partenze da fermo vengono effettuate al fulmicotone.
 
NUOVE LINEE - Lo stile dell'Apollo Arrow si discosta in maniera evidente dai modelli precedenti, riconoscibili per linee a volte un po' troppo tozze. La nuova coupé richiama invece l’aereo da combattimento F22 Raptor ed ha forme più “appuntite”, che non mettono in subordine il suo fascino da automobile estrema: le portiere continuano ad aprirsi verso l’alto, sulle fiancate si trovano grosse presa d’aria e l’alettone posteriore ricorda quello montato su un’automobile da corsa. L’impianto frenante è realizzato con materiali compositi, le sospensioni rispettano uno scherma a doppio quadrilatero alto e l’assetto si può regolare in funzione del tipo di percorso. La Arrow misura 489 cm in lunghezza e calza pneumatici indicati per l’uso in pista, che rivestono cerchi in lega da 20 e 21 pollici. Ne verranno realizzati cento esemplari, personalizzabili anche nei minimi dettagli.
 
 
PRESTAZIONI DA F1 - Se la Apollo Arrow è indicata come la vettura della rinascita, l'Apollo N (foto qui sopra) va considerata invece un modello nel segno della continuità, e conserva pertanto il motore V8 di provenienza Audi: ha cilindrata di 4.2 litri e impiega un sistema di sovralimentazione biturbo. Vengono dichiarate una potenza massima di 700 CV ed una coppia di 880 Nm. Il V8 allunga fino a 7.200 giri/minuto e vanta una potenza specifica di 168 CV/litro. Le prestazioni sono ovviamente sbalorditive: bastano 3 secondi per completare il passaggio 0-100 km/h, mentre la velocità massima è superiore a 350 km/h. La Apollo N usa un cambio sequenziale a 7 marce, dove la lunghezza dei rapporti può essere decisa dal proprietario in fase d’acquisto. Le ruote motrici sono quelle posteriori. La lunghezza si attesta a 446 cm, la larghezza è di 200 cm e l’altezza non va oltre i 111 cm, mentre il peso si aggira intorno a quota 1.200 chili. I cerchi sono in alluminio e calzano pneumatici di misura differente fra i due assi: davanti sono ampi 285/30 R19, dietro 345/30 R20.
 
NON MANCA IL CONFORT - Il motore dell'Apollo N si trova in posizione centrale, l’assetto è regolabile in maniera approfondita e le vistose appendici influiscono sulla resa aerodinamica, in particolare quando si raggiungono velocità molto elevate. La costruzione è molto raffinata: la Apollo N conta su un telaio tubolare, su una cellula di sicurezza in fibra di carbonio/kevlar e su un corpo vettura anch’esso in fibra di carbonio. L’impianto frenante è di tipo sportivo, composto cioè da dischi ampi 37,8 cm e con pinze freno a 6 pistoncini. Nell’abitacolo si trovano rivestimenti in Alcantara, sedili a guscio, cinture di sicurezza a quattro punti ed accessori non comuni su una vettura dall’impostazione così estrema, come ad esempio la connettività bluetooth, i vetri apribili elettricamente, il climatizzatore e l’impianto di navigazione.


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Ritratto di hulk74
7 marzo 2016 - 16:15
1000cv ed ha lo 0-100 della 488 gtb Un affarone
Ritratto di Damien Gelmini
7 marzo 2016 - 16:34
4
Credo che lo 0-100 sia proprio il parametro meno importante su una vettura come questa :)
Ritratto di Giulio Menzo
3 settembre 2019 - 15:38
2
Orrendo quell' alettone
Ritratto di Porsche 959
7 marzo 2016 - 21:47
Molto contento per il ritorno della Gumpert (ora chiamata Apollo Automobil Gmbh). Già con la precedente Apollo bastonarono parecchie concorrenti più blasonate. Il coraggio al grande Roland Gumpert non manca e sono molto curioso di vedere come si comporteranno le 2 nuove armi presentate a Ginevra. Leggevo che il loro intento futuro è quello di battere il record di diversi circuiti automobilistici, su tutti quello del Ring. Buona fortuna !
Ritratto di Moreno1999
7 marzo 2016 - 21:50
4
Vista oggi: molto bello l'impatto estetico dal vivo anche se in tre quarti anteriore ricalca troppo lo stile Lamborghini
Ritratto di Gianni.ark
7 marzo 2016 - 22:12
Spettacolo...
Ritratto di Gordo88
8 marzo 2016 - 00:06
1
Davvero cattiva la arrow mentre la apollo n è semplicemente la riedizione della gumpert apollo.. 7:11 al nur giusto per ricordare il valore di questa supercar!!
Ritratto di francu
8 marzo 2016 - 07:22
apollo arrow ha tante di quelle linee che potevano fare 3 auto
Ritratto di HydraBeast360
6 aprile 2016 - 18:21
1
Che gran jet!