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Il cartellone pubblicitario mangia smog

14 marzo 2017

La Anemotech ha sviluppato un tessuto tecnologico in grado di assorbire gli inquinanti presenti nell’aria.

Il cartellone pubblicitario mangia smog

UN TELONE PER MILLE AUTO - Da qualche giorno su un telone che ricopre la facciata di un palazzo in restauro a Milano è apparso una comunicazione provocatoria: “Questa pubblicità non vende auto. Ne fa sparire 409.704 in un anno”. Lo slogan enfatizza un po’ il risultato, ma ha un fondo di verità. Più che una magia per fare sparire le vetture, il cartellone si riferisce alla sua capacità di assorbire gli inquinanti emessi dagli scarichi delle auto. Il numero citato, però, è un po’ fuorviante in quanto calcola le emissioni catturate quotidianamente e il relativo numero di auto che le ha emesse, ma moltiplica il risultato per 365, cioè per tutti i giorni dell’anno, il presunto beneficio  ottenuto. Di fatto, lo “smogeliminato sarebbe pari a quello emesso da 1.122 vetture che ogni giorno circolano per il capoluogo lombardo. Da verificare sarebbe anche il calcolo effettuato per arrivare a tale cifra in quanto il rilascio di inquinanti dipende dai chilometri percorsi, dall’alimentazione e dal livello di omologazione Euro della vettura. Inoltre, da chiarire sarebbero pure a quali inquinanti si riferisce il dato: ossidi di azoto, particolato o altri elementi nocivi?

IL RESPIRO CHE PULISCE L’ARIA - Se il computo esatto dei vantaggi è da accertare, la validità della tecnologia sviluppata Anemotech di Casei Gerola (PV) in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche è “certificata” dalla selezione al Premio per lo sviluppo sostenibile e da Legambiente. A consentire l’assorbimento degli inquinanti è lo speciale telone denominato “The Breath” (il respiro, in italiano) realizzato con strati esterni in tessuto tridimensionale idrorepellente e uno intermedio in fibra a carboni attivi creato con nanotecnologie. Il sistema sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per catturare anidride carbonica, polveri sottili, biossido di azoto, monossido di carbonio e altri inquinanti come i Cov (composti organici volatici). Una volta assorbite le sostanze nocive “il respiro” sarebbe capace di trattenerle e disgregarle riducendo, di fatto, la loro concentrazione in atmosfera. 

CARTELLONI A MILANO E ROMA - Il telone che cela il recupero del Palazzo Generali di Milano è solo il primo di una serie. La Urban Vision, società attiva nella raccolta fondi per il recupero architettonico di edifici e monumenti, ha siglato un accordo con Anemotech per utilizzare “The Breath” nei cantieri attivi a Milano e Roma. Nel capoluogo lombardo si prevede l’installazione di 12.700 mq di tessuto “mangia smog” con, secondo i responsabili della società meneghina, un assorbimento annuo del biossido d’azoto rilasciato da oltre 1,8 milioni di auto diesel e del Cov di 4,6 milioni di vetture a benzina. In realtà, si annullerebbero alcune delle emissioni inquinanti di 17.649 veicoli, circa il 18% di quelli che ogni giorno accedono all’Area C. Nella Capitale l’estensione del tessuto arriverebbe a 18.700 mq con capacità annua di abbattimento degli inquinanti dichiarata pari al biossido di azoto emesso da circa 2.131.800 auto a gasolio e ai Cov prodotti da circa 5.329.400 veicoli a benzina. Cifre, che convertite in vetture “sparite”, si traducono in 20.442 unità che, sommate a quelle meneghine, portando il totale dell’assorbimento delle emissioni nocive dei teloni “The Breath” a 38.089 veicoli/anno. 



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Ritratto di Deno 97
15 marzo 2017 - 08:30
Se funziona è sicuramente una soluzione interessante e non tanto invasiva...certo piantare piante e incrementare giardini pubblici ecc...sarebbe un'altra cosa e sicuramente più salutare
Ritratto di caronte
28 maggio 2017 - 21:47
Concordo
Ritratto di Dr.Torque
16 marzo 2017 - 09:30
Che le amministrazioni pensino ad incrementare verde, piste ciclabili e trasporto pubblico prima di tutto. Poi se i tessuti che assorbono lo smog funzionano, ben vengano anche loro.