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Senza gli incentivi, a rischio migliaia di posti di lavoro nel mondo del gas

12 febbraio 2010

Il mancato rinnovo degli ecoincentivi per il 2010 potrebbe allontanare i clienti dalle auto bifuel. Le associazioni del settore chiedono a Scajola di ripensarci: sono a rischio migliaia di posti di lavoro (oltre, ovviamente, all’aria che tutti respiriamo).

LE AUTO A GAS PARLANO ITALIANO - Secondo il Consorzio Ecogas (che rappresenta il mondo del gas per autotrazione) “nel mondo, l’80 per cento degli impianti a gas per le auto parla italiano, e la produzione avviene in fabbriche italiane”. Tant’è che nel nostro Paese sono 3000 i dipendenti (diretti o dell’indotto) nel settore del gas per veicoli, a cui si aggiungono gli addetti delle oltre 6000 officine specializzate nell’installazione degli impianti. Di conseguenza, il mancato rinnovo degli incentivi creerà non soltanto danni all’ambiente, ma avrà anche pesanti risvolti sul piano economico e sociale.

Salvo ripensamenti, al momento gli ecobonus per l’acquisto di auto a gas restano congelati (il ministro dello Sviluppo Economico Scajola ha annunciato che nel 2010 non saranno riproposti, al pari degli incentivi alla rottamazione, vedi qui), e i fondi per la trasformazione di auto già circolanti sono in esaurimento. Il Consorzio Ecogas e la Federmetano, quindi, si appellano al Governo affinché torni sui suoi passi e rinnovi gli incentivi.

IL METANO SMETTERÀ DI CRESCERE? - Il presidente della Federmetano, Dante Natali, ha anche inviato una lettera a Scajola, ricordando come la recente spinta tutta italiana al metano (+50% rispetto al 2008, arrivando a rappresentare il 6% delle vetture immatricolate) potrebbe venire vanificata dal non rinnovo degli incentivi. Infatti, se in Italia la rete distributiva è arrivata a toccare 750 impianti, lo si deve in buona parte agli incentivi, che, riducendo il prezzo delle auto a metano e aumentandone la diffusione, hanno creato la necessità di realizzare nuovi distributori.

CONCESSIONARIE IN DIFFICOLTÀ - In assenza di ecobonus o di generosi sconti delle Case sarà più difficile convincere gli automobilisti a spendere da 1.500 a oltre 3.000 euro in più per avere l’impianto a Gpl o a metano sulla propria auto. E il rischio è che anche i concessionari si ritrovino con i piazzali invasi da vetture bifuel invendute, ordinate quando il mercato “tirava” (e i tempi di consegna erano “biblici”).

DANNI ALL’AMBIENTE - Senza dimenticare che nel 2009 il metano ha contribuito a far scendere la CO2 media emessa dalle automobili di nuova immatricolazione, passata da 145 a 137,2 g/km. E va considerato che il metano bruciato non produce né benzene né quelle polveri sottili (PM10) che, aleggiando nell’aria, rappresentano la “grave malattia” delle nostre grandi città.



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Ritratto di J-Stock
12 febbraio 2010 - 18:31
forse solo per le auto a gas e ibride sarebbero utili x l'ambiente, anche se penso che dovrebbero pensarci le case automobilistiche e sopratutto tutti quelli che acquistano un auto nuova, considerando non solo il prezzo, ma anche la CO2 emessa. Il problema ambientale è ben + grave della crisi economica!
Ritratto di Al86
12 febbraio 2010 - 22:59
Il problema ambientale è si grave ma il problema è che non tutti si possono permettere di essere ecologici, nel senso le auto "ecologiche" costano di più di quelle "normali", quelle ibride costano almeno 20000€ e quelle elettriche sono fuori portata per molti, le più economiche sono quelle che montano impianti GPL o metano ma costano circa 2000€ in più rispetto allo stesso modello non modificato e prima tra incentivi e rottamazione questa differenza si assottigliava fino ad annullarsi, ma se adesso non si danno questi incentivi quei soldi in più vanno pagati e quindi molti ci penseranno su due volte prima di comprare un'auto "ecologica"
Ritratto di Nikkero
13 febbraio 2010 - 12:09
Sono pronto a scommettere che magicamente gli incentivi sopratutto per il metano e in maniera più limitata per il gpl verranno erogati. La fiat verrà sempre favorita......
Ritratto di cavalierebianco
13 febbraio 2010 - 16:16
Però il miracolo questa volta non c'è stato... Almeno finora.
Ritratto di vincenzo77
14 febbraio 2010 - 10:08
basta con incentivi alla rottamazione... le case automobilistiche devono riuscire a vendere i loro prodotti senza l'aiuto del governo e se il prodotto è troppo caro posso limare i listini al ribasso!!! C'è anche da dire che chi ha una vettura inquinante perchè si trova in una condizione economica non agita, di sicuro non cambirà la sua vettura. Insomma meglio aiutare le persone e le famiglie in difficoltà che versare milioni di euro al settore auto!
Ritratto di semm
14 febbraio 2010 - 12:08
Io ritengo che gli incentivi dati nel 2009 siano stati troppo generosi...davano fino a 2000€ per le auto a gpl e fino a 3500€ per quelle a metano!!Decisamente troppo...Sono contrario agli incentivi alla rottamazione, ma gli sconti sulle auto ecologiche (a gas o ibride) secondo me sono importanti!! Altrimenti auto a gas non se ne venderanno più, e se non aumenta l'immatricolazione di auto a gas non potenzieranno mai la rete dei distributori di questo combustibile. Saluti
Ritratto di mikirough
15 febbraio 2010 - 18:41
Io penso che per incentivare la vendita di auto a gas (con impianto omologato fase 2) ed elettriche con emissioni di co2 basse (al massimo 150 gr/km) si potrebbe abbassarne l'iva (portandola al 4%) per rendere il prezzo più competitivo e quindi più appetibili per i consumatori
Ritratto di semm
15 febbraio 2010 - 20:52
é come avere gli ecoincentivi...solo che l'incentivo aumenta all'aumentare del prezzo e non è legato ad un discorso di emissioni...Se porti l'iva al 4%, per un importo di 13.000€ (prezzo realistico di un'auto medio-piccola a gpl) si ha un risparmio di circa 2000€...come con gli scorsi ecoincentivi...Solo che con le auto più costose lo "sconto" risulterebbe troppo elevato...Quindi potrebbe andar bene la riduzione dell'iva solo se s'impone un tetto massimo...ma alla fine dei conti sono la stessa cosa...sempre soldi che ci mette di tasca lo stato...
Ritratto di taiale
15 febbraio 2010 - 22:46
perchè con gli impianti "di serie" (che a listino, sui 2000 euro, costano + che da 1 installatore mentre la casa automobilistica non lo paga + d 500 euro al costruttore, altro che fatto in casa) a loro rimane solo l'eventuale manutenzione !!
Ritratto di Francesco78
21 febbraio 2010 - 10:22
dovrebbero aumentare del triplo i distributori di metano, anche autostrada renderli self/service 24h.e magari dare la possibiltà avere un atacco rete gas nel proprio box. Migliorare prestazioni motore come vw passat 1.4tsi Metano e opel zafira 16 t. ecometano. E tutte le case dovrebbero proporre modelli a metano anche sulle suv/4x4 come yundai tucson gpl e DR5 GPL/METANO
Ritratto di nathandrake
22 febbraio 2010 - 17:57
gli ordini auto sono scesi de 50% nel mese di gennaio 2010... la fiat ha richiesto la cassa integrazine per 35.000 dipendenti... il governo taglia gli aiuti al settore auto... un film già visto!!! E io devo acquistare un'auto a gas... speiamo che Scajola ci ripensi.