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Dalle stalle alle stelle: Jenson Button e la Brawn GP

19 ottobre 2009

Domenica sul circuito di Interlagos Jenson Button e la Brawn GP hanno conquistato il titolo mondiale piloti e costruttori. Ecco come il pilota e il team ex Honda sono rinati dalle ceneri. E per il futuro già si parla di un interessamento della Mercedes.

ONORE AL MERITO - Con una gara in anticipo (si deve ancora disputare il GP di Abu Dhabi), la travagliata stagione 2009 della Formula 1 incorona il suo re e la sua regina: Jenson Button e la Brawn GP. Un successo annunciato il loro, ma sul quale nessuno avrebbe scommesso ad inizio stagione.

UNA VITA DA MEDIANO – Ora, con un titolo in tasca, Jenson Button potrà guardare un po' di gente dall'alto in basso. Compreso chi, come Briatore (suo ex team manager alla Renault), non ha esitato definirlo un “paraccarro”, alludendo al fatto che i risultati ottenuti a inizio stagione, quando le Brawn GP  “volavano” grazie agli estrattori sul diffusore posteriore, fossero solo merito dell'auto. Una soluzione che molte squadre avevano ritenuto irregolare.

Jenson Button non ha mai avuto vita facile. Nonostante sia approdato in Formula 1 a soli 20 anni, quando nel 2000 venne chiamato a sostituire Zanardi sulla Williams. La sua è una carriera segnata da alti e bassi, avendo guidato vetture non sempre competitive: dalla Renault alla BAR, diventata poi Honda e infine Brawn GP.

La stagione migliore la disputa nel 2003 quando con la BAR conquista il terzo posto nella classifica piloti, alle spalle della coppia Ferrari Schumacher e Barrichello. Ma le due stagioni successive sono disastrose: la vettura manca di prestazioni e affidabilità.

L'ARRIVO DELLA HONDA – Nel 2006 la BAR viene acquistata dalla Honda (che forniva i motori) e Barrichello diventa compagno di squadra di Button. Dopo un inizio di stagione promettente, con un podio e un quarto posto, la situazione “crolla”. La Honda manca di competitività, Button chiude al sesto posto nella classifica mondiale piloti.

 

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A sinsitra la BAR della stagione 2005. A destra la Honda del campionato 2008.

 

Per il team giapponese le cose iniziano ad andare di male in peggio. Nel 2007 le grandi multinazionali del tabacco sono già in crisi e chiudono i rubinetti delle sponsorizzazioni. Il team si ritrova senza lo storico sponsor, la British American Tobacco, e lo sviluppo dell'auto ne risente. Per risolvere i problemi di aerodinamica, da metà stagione la Honda decide di rivoluzionare la squadra chiamando nuovi tecnici e, soprattutto, “strappa” Ross Brawn alla Ferrari.

Il 2008 promette di essere l'anno della riscossa; ma ancora una volta le aspettative vengono disattese. Così, a partire da metà campionato, la Honda decide anticipare lo sviluppo della vettura 2009, stagione nella quale entra in vigore il nuovo regolamento tecnico. Quello che nessuno poteva prevedere era che dalla fine del 2008 sarebbe scoppiata una recessione economica che non avrebbe risparmiato nessuno.

BRAWN GP - La Honda si ritrova costretta a “tagliare” posti di lavoro e decide di ritirarsi dalle competizioni. Jenson Button, Rubens Barrichello e tutta la squadra sono praticamente “a spasso”. È a questo punto che Ross Brawn, non dandosi per vinto, raccoglie la sua più grande sfida: rilevare la scuderia e presentarsi ai nastri di partenza del campionato 2009.

Però, i soldi sono pochi e nel precampionato, la stessa squadra dice di poter arrivare a gereggiare solo fine a metà stagione. Nonostante siano in tanti a dare poco credito alle potenzialità della squadra, Ross Brawn riesce a stringere un accordo con la Mercedes per la fornitura dei motori e a trovare uno sponsor, la Virgin. Il resto è storia dei nostri giorni.

 

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PARLERÀ TEDESCO? – Da brutto anatroccolo a cigno. Questo sembra essere il futuro della Brawn GP, almeno secondo le indiscrezioni che circolano nel paddock. La Mercedes, legata in esclusiva alla McLaren fino alla fine del 2011, potrebbe lasciare il team di Woking (del quale detiene il 40%), per acquisire entro i prossimi tre anni il 75% della Brawn GP.

Il Costruttore tedesco, dopo anni di matrimonio difficile con la McLaren, potrebbe iscriversi al campionato 2012 con una propria scuderia e non più solo come partner e fornitore di motori. Un'ipotesi molto più reale di quanto non sembri, che potrebbe portare già dall'anno prossimo il pilota tedesco Nico Rosberg alla guida della Brawn GP, al posto di Rubens Barrichello.



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Ritratto di cavalierebianco
19 ottobre 2009 - 21:24
Mediani di tutto il mondo, non scoraggiatevi! Scherzi a parte, penso che la crescita di Button e della Brawn Gp abbiamo fatto dolo del bene alla F.1; prima era veramente una pizza...
Ritratto di Fraga
20 ottobre 2009 - 11:42
il prossimo mondiale lo vince la force india

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