L’UOMO SOGNA DI VOLARE - Dalla sua nascita alla sua diffusione, l’automobile ha ispirato la fantasia, la creatività e l’ingegno di tecnici e progettisti. Dal carro a vapore di Cugnot del 1769, riconosciuto come primo esperimento di automobile, si è arrivati a produrre veicoli in grado di muoversi su strada o in pista, su sterrati o su neve, perfino in acqua. Manca forse un ultimo tassello, quello probabilmente più difficile da realizzare, visto sin’ora solo in film di fantascienza e in pochi falliti tentativi di imprenditori visionari: l’auto volante. Ma ci sono due signori slovacchi, Štefan Klein e Juraj Vaculík che la pensano diversamente e che hanno dedicato gli ultimi vent’anni ad un progetto a dir poco avveniristico, la macchina volante appunto. Il loro primo tentativo risale al 1990 con la Aeromobil 1.0, seguita dalla 2.0 del 1995 e dalla 2.5 del 2010. Proprio quest’ultima, in attesa della Aeromobil 3.0, è protagonista del video sottostante dove, dopo una tranquilla scorrazzata in città, spicca letteralmente il volo.
DALLA STRADA ALL’AEROPORTO - L’Aeromobil 2.5 è, secondo il costruttore slovacco, perfettamente gestibile nel traffico cittadino grazie alle ali ripiegabili (è lunga 600 cm e larga 160 cm che diventano 820 cm ad ali spiegate). È spinta da un Rotax 912, motore aeronautico a quattro cilindri contrapposti, raggiunge una velocità massima di più di 160 km/h su strada e oltre i 200 km/h in volo con un’autonomia rispettivamente di 500 e 700 km (il consumo dichiarato è di 13,3 km con un litro di carburante e di 15 litri l’ora). La struttura è in acciaio, i rivestimenti in fibra di carbonio per un peso a vuoto dichiarato di soli 450 kg. I posti disponibili sono solamente due, perfetti per un volo romantico.