LO STATO ACCORPA - La riduzione del numero delle province è ormai decisa e si comincia a valutare quali potranno essere le conseguenze pratiche, provocate dalla nuova differente “mappa” territoriale del Paese. Il mondo dell’automobile non è esente da questi aspetti, in modo particolare per quanto riguarda le polizze di assicurazione Rc auto.
PROVINCIA CHE VAI, IMPOSTA CHE TROVI - Con il “taglio” di 37 province e relativo accorpamento a province limitrofe, è possibile, anzi probabile, che per non pochi automobilisti ci sarà un aumento del costo della polizza Rc auto (responsabilità civile). Questo perché tra i balzelli che gravano sulle polizze Rc c’è anche un’imposta la cui aliquota varia da provincia a provincia, nell’arco dal 9 al 16%. È evidente che se un automobilista risiede in un comune compreso in una provincia in cui l’aliquota applicata è del 9% e con l’accorpamento viene a trovarsi in una in cui è applicata quella del 16%, per lui è inesorabile dover pagare di più.
UN MILIONE E MEZZO GLI INTERESSATI - A quanto pare il fenomeno non è piccolo. Il sito Facile.it ha realizzato uno studio secondo cui sono circa un milione e mezzo gli automobilisti che si vedranno “trasferiti” in una provincia in cui l’imposta è più alta. Sulla base dello studio gli automobilisti più sfortunati sono quelli di Parma e del parmense, che nel caso della preannunciata inglobazione nella provincia di Piacenza, si troverebbero a pagare un’imposta più elevata del 2 per cento, passando dal 14% al 16%.
DA PROVINCIA A PROVINCIA - Situazione emblematica è quella degli automobilisti di Treviso. La provincia ha dimensioni da essere accorpata con altra, ma per la citata questione dell’imposta sulle assicurazioni, nel caso essa venga incorporata a quella di Belluno, gli automobilisti trevigiani si troverebbero a pagare di più (la provincai di Belluno applica la quota più alta (16%); al contrario, se Treviso venisse assegnato alla provincia di Padova, allora ci sarebbe una riduzione del costo della polizza, dato che l’amministrazione provinciale di Padova ha optato per l’aliquota al 12,5%.