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Landi Renzo, una storia lunga 60 anni

23 settembre 2014

La società emiliana ha festeggiato il 60° anniversario con un evento che ha ripercorso la storia aziendale.

Landi Renzo, una storia lunga 60 anni
DI PADRE IN FIGLIO - Era il 1954 quando a Cavriago, piccolo centro in provincia di Reggio Emilia, Renzo Landi e la moglie Giovannina Domenichini creano un'azienda per la progettazione e produzione di impianti a gas, la Officine Meccaniche Landi Renzo. Un debutto festeggiato a distanza di 60 anni con un evento speciale nel quale Stefano Landi, figlio del fondatore e attuale amministratore delegato della società, ha ripercorso le principali tappe della piccola officina che sarebbe divenuta una delle protagoniste mondiali del settore del Gpl e metano
 
INIZIO IN UNA STALLA - L'inizio della Landi Renzo ricalca molte storie d'Italia del dopoguerra, con giovani intraprendenti che provano a costruirsi un futuro partendo dalle macerie. In Emilia i detriti sono quelli delle industrie meccaniche, dalla storica OM Reggiane fondata nel 1901 alle più note Maserati e Ducati, danneggiate durante il conflitto e “rinate” nelle tante piccole manifatture artigiane create dai dipendenti rimasti senza lavoro che andranno a formare quella che oggi è nota come “terra dei motori”. Una cultura meccanica che influenza Renzo portandolo prima nell'officina del fratello Medardo, poi a riparare mezzi da trasporto militare durante la guerra. Formazione che risulta fondamentale quando decide di installare nella stalla dietro casa le scarne apparecchiature per produrre componenti per trasformare le auto a Gpl o metano, settore in crescita grazie alla progressiva estensione della rete di Gpl e dei metanodotti di gas naturale. 
 
 
NASCE LA RETE COMMERCIALE - Intuito un settore in crescita, Renzo è abile a ideare prodotti efficaci, come il primo riduttore ribattezzato “padellone” per la sua forma, e trovare soluzioni innovative, quali l'installazione delle bombole sotto il pianale anziché sul tetto o nel retro dell'auto come si usava allora. La fortuna industriale arriva negli Anni 60 quando Landi capisce la necessità di creare una rete commerciale di officine e installatori per i propri impianti. In poco tempo, la domanda aumenta, merito pure delle esportazioni che dal 1963 “invadono” i mercati di Francia, Belgio, Olanda e poco dopo quelli lontani di Giappone, Brasile e India. Una crescita sostenuta dal Renzomatic, primo riduttore a Gpl privo dei problemi di alimentazione del motore al minimo dei giri, che induce Landi a modificare la struttura aziendale: la produzione viene esternalizzata mentre all'interno rimangono progettazione e assemblaggio.
 
DA SRL A SPA - Scomparso Renzo nel 1977, le redini della società passano in mano alla moglie che la gestisce insieme a un fidato gruppo di collaboratori in attesa che il figlio Stefano finisca gli studi universitari. La nuova gestione non tradisce l'impronta del fondatore e negli Anni 80 introduce sul mercato il TN 1, innovativo riduttore a gestione elettronica per kit a metano. Si affina pure l'organizzazione societaria con l'introduzione dei rivenditori di zona che agiscono da intermediari tra azienda e officine, l'acquisizione di partecipazioni in aziende del settore strategiche e la collaborazione con istituti di ricerca, quali il CNR di Napoli. La svolta arriva nel 1987 con il passaggio da Srl a Società per Azioni, operazione che permette di reperire ingenti risorse economiche sul mercato. 
 
 
IMPRESA GLOBALE - Con l'entrata in Borsa inizia la nuova era di Landi Renzo che la porta alla certificazione di qualità ISO (2001) e a divenire una società internazionale. Il primo passo è l'acquisizione nel 1995 di un'azienda olandese seguita dalla costituzione della Landi International dal quale nasceranno le filiali in Polonia e l'ufficio di rappresentanza a Pechino. Passano gli anni e l'espansione si allarga ad Argentina, Venezuela, Iran, Pakistan, Romania, Stati Uniti, Uzbekistan e prossimamente anche in Russia. Nel contempo prosegue l'acquisizione di importanti industrie del settore, come i “concorrenti” Lovato Gas (2008) ed Emmegas (2013), il marchio di componenti elettronici per sistemi a gas AEB (2010), quello di componenti di iniezione Baytech (2010) e quello di stazioni di rifornimento Safe (2013). Un'espansione territoriale e industriale che probabilmente neppure Renzo avrebbe immaginato 60 anni fa.


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Ritratto di TommyMichi
23 settembre 2014 - 17:31
una delle nostre eccellenze italiane...tanto di cappello davvero! Le aziende che puntano sulla ricerca e l' innovazione sono quelle che riescono sempre a rimanere al passo con i tempi..
Ritratto di ilpongo
23 settembre 2014 - 20:36
5
Avevo una Alfa 33 1.3 blu line dell'88 a metano con impianto Landi Renzo. All'inizio, quando la presi usata, mi sembrava complicato il sistema di commutazione e la paura di rimanere a secco era tanta. Poi, presaci la mano, mi accorsi che l'impianto era più tecnologico dell'auto e.. avendo almeno mezzo serbatoio di benzina, non rischiavo nulla...
Ritratto di geko88
24 settembre 2014 - 11:17
nel 1995 LandiRenzo non era ancora quotata in Borsa, quindi l'acquisizione di un'azienda olandese (in realtà è accaduto nel 1993) non può essere il primo passo dopo la quotazione, avvenuta nel 2007. complimenti alla redazione che non sa neppure leggere il sito ufficiale LandiRenzo: http://www.landi.it/ita/identity.jsp