RISULTATO A SORPRESA - Con una certa sorpresa dai referendum che si stanno svolgendo nelle sedi della
FCA degli Stati Uniti, i lavoratori stanno respingendo l’accordo raggiunto tra casa e
sindacati a proposito del contratto di lavoro per i prossimi quattro anni (
qui per saperne di più). In dieci stabilimenti su dodici la percentuale dei lavoratori della produzione a rispondere “no” è stata superiore a quella dei “sì”. Tra i lavoratori degli altri settori i “no” hanno prevalso in sette stabilimenti. Il dettaglio dei risultati registra bocciature nell’ordine fino all’80% (nello stabilimento di Trenton, dove sono prodotti motori), con un altro impianto (Kolomo) arrivato al 77% di “no”. Nello stabilimento dove il “no” ha ottenuto la vittoria più contenuta è quello dei motori Mack, dove la percentuale dei “no” è arrivata al 52%. In contrasto con questa tendenza, si fa notare il risultato dello stabilimento di Toledo (5.028 addetti, il più grande del gruppo) dove hanno prevalso i “sì” con l’87% dei “sì”. I risultati espressi sono sorprendenti perché è la prima volta da 33 anni a questa parte che i lavoratori smentiscono i loro rappresentanti. A giudizio degli osservatori, all’origine del malcontento c’è il fatto che il nuovo contratto non rimuove il
doppio regime tra nuovi assunti e lavoratori anziani, con i primi che guadagnano sensibilmente meno rispetto ai secondi.