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I lavoratori bocciano l’accordo FCA-sindacati

01 ottobre 2015

È il risultato di un referendum indetto in tutti gli stabilimenti satunitensi del gruppo FCA.

I lavoratori bocciano l’accordo FCA-sindacati
RISULTATO A SORPRESA - Con una certa sorpresa dai referendum che si stanno svolgendo nelle sedi della FCA degli Stati Uniti, i lavoratori stanno respingendo l’accordo raggiunto tra casa e sindacati a proposito del contratto di lavoro per i prossimi quattro anni (qui per saperne di più). In dieci stabilimenti su dodici la percentuale dei lavoratori della produzione a rispondere “no” è stata superiore a quella dei “sì”. Tra i lavoratori degli altri settori i “no” hanno prevalso in sette stabilimenti. Il dettaglio dei risultati registra bocciature nell’ordine fino all’80% (nello stabilimento di Trenton, dove sono prodotti motori), con un altro impianto (Kolomo) arrivato al 77% di “no”. Nello stabilimento dove il “no” ha ottenuto la vittoria più contenuta è quello dei motori Mack, dove la percentuale dei “no” è arrivata al 52%. In contrasto con questa tendenza, si fa notare il risultato dello stabilimento di Toledo (5.028 addetti, il più grande del gruppo) dove hanno prevalso i “sì” con l’87% dei “sì”. I risultati espressi sono sorprendenti perché è la prima volta da 33 anni a questa parte che i lavoratori smentiscono i loro rappresentanti. A giudizio degli osservatori, all’origine del malcontento c’è il fatto che il nuovo contratto non rimuove il doppio regime tra nuovi assunti e lavoratori anziani, con i primi che guadagnano sensibilmente meno rispetto ai secondi.


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Ritratto di Yellowt
1 ottobre 2015 - 18:58
Meglio così rispetto al sistema nostro, dove qualunque cosa decida la maggioranza dei lavoratori, la FIOM fa sempre e comunque casino
Ritratto di robertoGT
1 ottobre 2015 - 20:28
5
Un altro marchio italiano che se ne va... IL TRIDNTE DOMINA (BMW, AUDI, MERCEDES
Ritratto di SINISTRO
2 ottobre 2015 - 09:39
3
Beh, Audi, la toglierei dalla forchetta, almeno per il momento!
Ritratto di RIOC
2 ottobre 2015 - 09:25
Che tristezza, sindacati sempre più lontano dalle esigenze dei lavoratori, e sempre più vicino a quelle dei "padroni". Di una tristezza assoluta.
Ritratto di achille 554
3 ottobre 2015 - 09:08
hai ragione,purtroppo è la verità . hà! dimenticavo sono un imprenditore ma sono stato orgogliosamente un operaio. io prendo la busta paga uguale dei miei collaboratori e fine anno gli utili sono ripartiti così: 50% accontanati per l'azienda ,il 50% divisi ugualmente per tutti. problemi di assenteisno : zero, c'è gente che recupera anche alla domenica. senza obbligare nessuno. si lavora tutti per lo stesso obiettivo l'azienda è di tutti ,se funziona meglio per tutti.
Ritratto di achille 554
3 ottobre 2015 - 08:59
ormai i lavoratori sono solo carne da macello sacrificati in nome del profitto ad ogni costo,contano solo i bilanci. questo metodo in fca è spinto al massimo .vi siete mai domandati dov'è la differenza tra un operaio della ferrari e uno della porsche? che una ferrari costa 300000 euro ed un operaio 1600 al mese ,mentre una porsche costa 150000 euro e l'operaio 3800 . si vede la differenza perché una è lo sfruttamento palese dell'individuo mentre l'altra non solo è una fonte di reddito e sviluppo dell'individuo nel ambito nazionale come forma sociale e di redistribuzione della ricchezza . lasciate perdere la storia wolksvaghen è una bufala per fermare il made in germany ,è nota l'invidia che crea la germania nel ambito mondiale ,in 40 anni è la nazione che è cresciuta di più .in germania sono 2 milioni i lavoratori che lavorano nel 'automobile senza contare l'indotto solo in italia sono 200000 i lavoratori che lavorano per le marche tedesche,la fiat da lavoro a poco più di 50000 persone una miseria per l'italia.vedete il marchionne non è altro che l'aguzzino che porta i soldi al suo padrone e signore :la famiglia ag. lo stabilimento di melfi costò agli italiani 3800 miliardi di lire x 7000 persone 5 miliardi per posto di lavoro uno spreco ,io con 1 miliardo ne creo 10 , e non scherzo,ma ormai nell'automobile è guerra aperta perché ormai la germania è il nemico da abbattere a tutti i costi perché dove và crea lavoro e ricchezza e questo và ad intralciare i piani di sfruttamento di altre case in primis fca. pagare bene l'operaio vuol dire vendere di più pur guadagnando meno mentre marchionne il guadagno non lo fa con il cliente ma pagando l'operaio meno e di conseguenza producendo l'auto a minor costo possibile.il risultato è davanti agli occhi. crisi in confronto alla ricca germania . pensate il fatturato delle marche tedesche 500 miliardi di euro contro la miseria di 32 miliardi che fca fà in italia. questa è la verità libertà e nò schiavitù.