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Lotus 3-Eleven: ha la pista nel sangue

14 gennaio 2016

La Lotus 3-Eleven nasce per gli appassionati dei track days e vanta prestazioni di livello assoluto.

Lotus 3-Eleven: ha la pista nel sangue
PER POCHI - La 2-Eleven è stata una vettura fra le più estreme realizzate dalla Lotus. I nostalgici di questa sportiva ad alte prestazioni saranno lieti di sapere che da marzo verrà sarà in consegna la sua erede, chiamata Lotus 3-Eleven, descritta quale più potente e veloce di sempre tra le automobili stradali prodotte dalla casa inglese. La 3-Eleven ha esordito nell’estate 2015 e verrà costruita in soli 311 esemplari, elemento a riprova della sua natura di modello specialistico e senza compromessi. Questa sua natura esclusiva è confermata anche dal prezzo: la versione omologata per l’utilizzo su strada verrà proposta da 68.750 sterline (91.570 euro), mentre quella per l’impiego in pista sarà in vendita da 97.083 sterline (129.000 euro).
 
DÀ FASTIDIO ALLE “GRANDI” - In cambio di assegni così “pesanti” si avrà un modello velocissimo e molto sofisticato, costruito per non temere la concorrenza di supercar molto più costose e blasonate. La casa di Hethel ritiene che la Lotus 3-Eleven possa completare un giro sul circuito tedesco del Nürburgring in meno di 7 minuti, tempo paragonabile al rilevamento della Lamborghini Aventador LP750-4 SV. Peccato che la sportiva del Toro sia in vendita ad oltre 400.000 euro. Simili prestazioni vengono ottenute rispettando la tradizionale filosofia progettuale della Lotus, da sempre impegnata a lanciare vetture molto leggere: la 3-Eleven per la strada (chiamata Road) pesa 925 chili, mentre per quella non omologata (Race) viene dichiarata una massa di 890 chili. Tali risultati sono ottenuti limitando gli accessori interni e disegnando una carrozzeria molto spoglia, dove mancano anche il parabrezza ed una copertura rigida per l’abitacolo.
 
SEDILE DA CORSA - I tecnici della Lotus hanno mantenuto basso il peso lavorando anche sui dettagli: la batteria agli ioni di litio, ad esempio, pesa 10 chili in meno rispetto alle comuni batterie alleggerite. Il telaio della Lotus 3-Eleven è realizzato tramite moduli in alluminio estruso, i cerchi in lega sono anch’essi in alluminio (forgiato) ed in opzione si può richiede il sedile lato guida in fibra di carbonio, omologato dalla FIA e pesante solo 5,3 chili. A richiesta è disponibile anche il meno estremo sedile Sport (7 chili). La dotazione di serie è ridotta all’osso, come ci si aspetta da un’automobile molto estrema e specialistica. L’unico ritrovato in materia di tecnologia è lo schermo a cristalli liquidi posizionato dietro il volante, personalizzabile in modo estensivo, tramite il quale accedere ad informazioni utili per la guida al limite: sul display vengono proiettati ad esempio i dati raccolti dal sistema GPS e dall’impianto di telemetria. Optional il software professionale per l’analisi dei dati.
 
 
CAMBIO IN VISTA - Il motore della Lotus 3-Eleven è un possente V6 a benzina da 3.5 litri, sovralimentato tramite compressore e già disponibile sulle Evora ed Exige S. Produce 416 CV sulla versione Road e 460 CV sulla Race, numeri che si traducono in prestazioni di livello assoluto: la prima scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi e raggiunge i 280 km/h, mentre alla seconda bastano 3 secondi netti per raggiungere i 100 km/h. La sua velocità massima è di 290 km/h. Ancor più impressionante è il rapporto peso/potenza, indicatore molto fedele delle reali prestazioni di una vettura: per la 3-Eleven Race viene dichiarato un valore di 524 CV per tonnellata. Scritto in altri termini, è come se una Panda avesse un motore da circa 500 CV. La 3-Eleven Road impiega una trasmissione manuale a 6 marce a rapporti ravvicinati, costruita parte in alluminio pressofuso e dall’estetica molto racing: la Lotus ha deciso per questo motivo di non applicare una protezione. Di serie anche il differenziale a slittamento limitato di tipo Torsen. La Race conta invece su un cambio da competizione marcato Xtrac, a 6 rapporti, dotato di comandi al volante e di lubrificazione a carter semi-secco: questa soluzione migliora l’efficacia del cambio nelle curve più impegnative.
 
ASSETTO REGOLABILI - Le sospensioni di entrambe sono del tipo a triangoli sovrapposti, ma la barra antirollio regolabile è offerta di serie soltanto sulla Race. Quest’ultima prevede anche le molle regolabili su due vie (ad una via sulla Road). Il guidatore della Lotus 3-Eleven potrà in questo modo regolare l’assetto in virtù dell’utilizzo specifico. La dotazione della Race integra anche il roll-bar omologato dalla FIA (optional) ed una serie di componenti in materia di sicurezza, come l’estintore, l’isolatore della batteria ed i ganci per trainare l’auto (di serie). I cerchi in lega misurano su entrambe 225/40 R18 all’anteriore e 275/35 R19 al posteriore, ma diversa è la scelta dei pneumatici: la Road offre meno estremi Michelin Pilot Super Sport, mentre i Michelin Cup 2 della Race sono coperture prettamente da pista. L’impianto frenante si compone di pinze della AP Racing a quattro pistonicini e di dischi freno ampi 33,2 cm. Di serie sulla Race anche il volante amovibile ed il sedile già predisposto per il montaggio del collare HANS.
 
DIVENTA MONOPOSTO - Una vettura così estrema non prescinde da un’aerodinamica di primo livello, ottenuta lavorando sulle forme esterne, disegnano un fondo piatto ed installando elementi appositi, come la generosa ala posteriore, il baffo anteriore ed il diffusore posteriore. La Road genera 150 chili di carico a terra alla velocità di 240 km/h, valore che aumenta sulla Race: la presenza dell’ala posteriore regolabile e di profili alari sul fascione paraurti anteriore generano alla stessa velocità una spinta di 215 chili. La Lotus 3-Eleven sviluppa in curva un’accelerazione laterale di 1,5 G. La massima efficienza aerodinamica viene ottenuta montando una copertura (tonneau) in fibra di carbonio sopra il posto del passeggero. In questo modo la Lotus assume le sembianze di una monoposto ed ottiene una maggiore efficienza aerodinamica.
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Ritratto di P206xs
15 gennaio 2016 - 11:06
1
Costa tantissimo ma è anche vero che è praticamente un auto da corsa !! stupenda!!
Ritratto di pilota54
15 gennaio 2016 - 15:21
Ho votato 5 perché nella sua categoria è il massimo, essendo una Lotus. Non so se costi più di una Radical, però vuoi mettere una Radical con una Lotus? Come alternativa comunque considero solo la Radical RXC, che se non altro ha il tetto ed è molto bella anche dentro.
Ritratto di Gordo88
17 gennaio 2016 - 02:17
1
Quanto mi piace la lotus quando produce questi modelli speciali pronto pista!! Tipo una radical ma con un marchio molto più "nobile"
Ritratto di pilota54
17 gennaio 2016 - 17:06
Mi fa piacere che una rivista come "Al volante" parli tanto di Lotus (soprattutto però sul web). Ora aspetto di vedere sulla rivista cartacea qualche prova su strada e qualche tempo alla Nordschleife di una Lotus più "umana". La Elise S per esempio o la Exige.