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La Marelli in bilico preoccupa i sindacati

Pubblicato 09 giugno 2025

I rappresentanti dei lavoratori chiedono al governo di indagare sul futuro dell’azienda in Italia, a maggior ragione dopo le voci di un interessamento da parte del gruppo indiano Motherson.

La Marelli in bilico preoccupa i sindacati

DIECI IMPIANTI IN ITALIA

Mentre, secondo alcune fonti giapponesi, la Marelli Holdings starebbe valutando la possibilità di presentare istanza di fallimento negli Stati Uniti per garantire continuità alle sue operazioni, si intensificano le voci di una possibile vendita dell’azienda al gruppo indiano Motherson. Ciò ha fatto scattare l’allarme dei sindacati, che hanno chiesto chiarezza sui circa 6.000 dipendenti impiegati nei 10 impianti presenti nel nostro Paese. I rappresentanti dei lavoratori (Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr) invocano l’intervento del governo per far luce sul futuro dell’azienda in Italia, preoccupati da un “deterioramento della situazione” negli stabilimenti italiani. Sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbero in particolare quelli più legati a Stellantis, come Melfi, Sulmona e Caivano.

NUBI SUL FUTURO

Da qualche anno la Marelli sta affrontando alcune difficoltà dovuta in parte alla crisi dell’industria automobilistica, al calo degli ordini da parte di Stellantis e ad alcune scelte che si sono rivelate strategicamente sbagliate. La storica azienda di componenti è stata venduta da FCA nel 2019 per 6,2 miliardi di dollari al fondo statunitense Kkr, che prima l’ha fusa con la concorrente giapponese Calsonic Cansei per poi varare nel 2022 un piano di ristrutturazione che ne ha migliorato i conti. Tuttavia, il fondo americano vorrebbe da tempo liberarsi della Marelli e sembra che il gruppo Morherson si sia fatto avanti. 

INTERVENGA IL GOVERNO

Stando a quanto filtra, gli indiani si sarebbero proposti per comprare a zero le azioni della Marelli e acquisire tutta l’azienda, ad eccezione di alcune divisioni che invece potrebbero tornare a essere controllate dalla Nissan. Motherson sembrerebbe disposta a iniettare capitali freschi (circa 700 milioni di dollari) e saldare il 20% dei 4,2 miliardi di debiti della Marelli, e per questo deve ottenere il via libera dei creditori. Incertezza che preoccupa e non poco i sindacati italiani: la difesa della Marelli, dicono, “è importantissima dal punto di vista industriale e occupazionale, per cui è urgente un intervento del governo oltre che delle Regioni”.



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Ritratto di Gordo88
9 giugno 2025 - 17:16
1
Ricordiamolo la vednita di fca è stato uno dei primi provvedimenti presi da elkann per il "dopo Marchionne"..
Ritratto di fabrizio GT
9 giugno 2025 - 18:21
E questo è da aggiungere a quello che succede a PETRONAS... Li elimineranno la produzione dell'olio dei motori fiat ( Selenia?) e la sposteranno indovinate dove?.... 500 famiglie senza uno stipendio!!!
Ritratto di fabrizio GT
9 giugno 2025 - 18:28
www.milanofinanza.it/news/petronas-perde-la-commessa-stellantis-sull-olio-selenia-allarme-per-520-lavoratori-a-rischio-tra-torino-202506041908254923
Ritratto di Gordo88
9 giugno 2025 - 19:24
1
E lo sciacallaggio a scapito dell' italia continua.. speriamo che Filosa inverta la rotta
Ritratto di AndyCapitan
10 giugno 2025 - 04:53
4
È sciacallaggio o è impossibilita' di fare impresa in Italia?.... abbiamo il triplo di balzelli che in altri pesi dell'est....se non crei un terreno fertile a fine stagione raccoglierai zero frutti!!!!!!
Ritratto di Quello la
10 giugno 2025 - 09:41
Fino a poco tempo fa (due, tre anni) in Germania si produceva alla grande, caro Andy, e lì il costo del lavoro è molto, molto, molto più alto che qui in Italia. Lo stesso per Francia che quanto a tassazione e balzelli ne sa molto più di noi. Qui non si produce (più) perché… non lo so, probabilmente perché facciamo poche auto e senza alcun valore, senza investire in R&D. Infatti dove si investe in quella campo (Ferrari anybody?) siamo ancora competitivi.
Ritratto di pierfra.delsignore
10 giugno 2025 - 10:35
4
Il problema non è il costo del lavoro, nemmeno le tasse, il problema è la burocrazia e l'incertezza, i contenziosi ed i costi dell'energia. Faccio un piccolo esempio personale ma che è esemplificativo di quello che atterrisce investitori stranieri, tempo fa doveva aprire una grossa carrozzeria per camion, ossia verniciare camion nuovi di varie ditte di trasporti, in Italia, ne conoscevo il proprietario, prova ad aprire e quando si parla di sistemi antincendio un ispettore gli dice che deve montare un tipo di sistema, un altro un altro tipo, questa ad un austriaco non gliela fai capire, per lui non esiste che a seconda dell'ispettore cambia il sistema che devo montare, va bene anche il più costoso ma è quello, lo moto, certificazione 1 mese dopo apro fine dei discorsi, non che a seconda di chi fa i controlli la normativa diventa diversa, alla fine ha aperto in Canton Ticino..
Ritratto di AndyCapitan
14 giugno 2025 - 12:59
4
non e' vero....il problema sono i costi alti...altroche'....fin che vi arrivava il gas russo tutto facile eh...germania-francia-italy....ben gli sta a tutti....volete fare gli ammericani ma vu siete nati in italy...ahahahah
Ritratto di Byron59
9 giugno 2025 - 19:33
E si capiva che sarebbe finita in questo modo. I soliti fondi di investimento americani, che divorano quel che possono e il resto lo lasciano marcire. Storia vista e rivista. Mi chiedo cosa sia strategico per il governo italiano. Non lo è l'industria, non lo è la natalità, non lo sono le famiglie, o i loro redditi, non lo sono gli stipendi né la scuola o la sanità. Ora il mantra pare Leonardo e Fincantieri, aerei e carri armati, missili e navi. Spese per la difesa al 5% il che significa cento miliardi l'anno ogni anno. Più di scuola e giustizia messi insieme e quanto la sanità. Faccio una bella profezia: quando si costruiscono armi a man bassa prima o poi la voglia di usarle viene. Io sono vecchio, ma per chi ha figli e nipoti, che ci pensino bene alle prossime elezioni.
Ritratto di Quello la
9 giugno 2025 - 21:54
Non sono vecchio come te, caro Byron, ma lo sono a sufficienza per ricordare il motto: "Se si vede una pistol a nel primo atto, nel terzo atto la pistol a spara".
Ritratto di Sherburn
10 giugno 2025 - 12:00
Mah, csx o cdx, sx o dx, a mio parere chi va al Governo pensa a due cose: a) non essere accoppato o inquisito grazie a manovre di modellazione del governo ad opera di CIA, MI6 o Mossad. B) fare soldi e piazzare familiari e amici. Nessuna strategia, nessuna visione. Slalom tra i pericoli, e nel frattempo, un bianco fermo grazie. Comunque la situazione tattica, di terreno, è quella descritta sopra dal Pierfrancesco. Se non sei un oprichnik delle istituzioni tanto vale filarsela.
Ritratto di Byron59
11 giugno 2025 - 10:25
La questione è la distruzione della stato operata negli ultimi trent'anni e i vincoli esterni. Nessun governo vuole più metterci mano. La burocrazia diventa feroce quando non ha più un controllo politico e un indirizzo e si fa autoreferenziale. In assenza di un potere centrale ogni centro di potere, anche il più minuscolo, diventa corrossivo e alimenta la corruzione. Il male italiano non è troppo stato, ma quasi per nulla stato. Hanno avviato, sin dagli anni Settanta, un processo di devoluzione che ormai ha raggiunto livelli parossistici. Regioni, province, comuni, città metropolitane, aggregazioni di comuni, enti, autorità di controllo, moltiplicazione infinita dei centri di spesa e incapacità di spendere, smantellamento dello stato sociale, vanno tutti a braccetto. Il fine è quello di disintegrare gli stati nazionali, che sono considerati antiquati, vetusti, inefficienti, cattivi, e di sostituirli con enti sovrannazionali o infra nazionali. Devoluzione verso l'alto e verso il basso. Sarebbe tutto bellissimo se l'europa non dovesse competere con entità continentali nazionali fortemente centralizzate. Come la Cina o l'India, la Russia o la Turchia o l'Iran o i paesi arabi produttori di petrolio, o gli stessi Stati Uniti. Trump governa con ordini esecutivi che bypassano i poteri federali di ciascuno stato e le corti di giustizia. Quello che sta succedendo in California è lampante. Ora, pensare al solito l'europa o l'italia come l'isola felice serve soltanto a renderci più schiavi e inermi di fronte a qualunque vincolo esterno. A cominciare dalla NATO.
Ritratto di Sherburn
11 giugno 2025 - 11:35
Completamente d'accordo! Ottima descrizione.
Ritratto di Lorenz99
9 giugno 2025 - 20:21
SE LA PRATICA È IN MANO AI SINDACATI ALLORA GLI OPERAI POSSONO STARE SERENI. COME GLI OPERAI ASSEMBLATORI DELLA LANCIA Y E DELLA PANDA. MANCA POCO PER DOVER PRENDERE I BARCONI VERSO LA LIBIA, NON DALLA LIBIA.
Ritratto di Sherburn
10 giugno 2025 - 12:00
Ci litigheremo i canotti...
Ritratto di AZ
9 giugno 2025 - 20:21
Hanno svuotato la Marelli rubando i brevetti.
Ritratto di otttoz
9 giugno 2025 - 21:23
gli stranieri ti comprano ti rubano tecnologie e clienti se ne vanno lasciando tutti licenziati...governo d'inetta si dimetta
Ritratto di pierfra.delsignore
10 giugno 2025 - 10:37
4
dipende da che stranieri: Parmalat, Ducati, Lamborghini non è stato così
Ritratto di Miti
9 giugno 2025 - 23:24
1
Poi se arrivano i sindacati chiedere chiarezza... tutto sarà risolto in un attimo...
Ritratto di giocchan
10 giugno 2025 - 00:02
Domandare è lecito, rispondere è cortesia...
Ritratto di Rav
10 giugno 2025 - 00:31
4
Sarebbe davvero ora di aggiungere qualità e indotto alle mere cifre nelle gare d'appalto. E non tanto per il vantaggio estero quanto più perchè bisognerebbe tornare a quando avere componentistica e tecnologia, in questo caso Italiana ma se fossimo in Francia direi Francese, era un valore aggiunto. Non si possono mandare allo sfascio realtà fatte di professionisti, il loro costare di più è motivato. O almeno una qualche clausula che dica che per rivolgersi fuori occorre una concreta motivazione.
Ritratto di Oxygenerator
10 giugno 2025 - 08:42
Forse in questo paese è ora di capire che le aziende o stanno in piedi o non possono essere degli stipendifici e basta. Ha 4,2 miliardi di debiti la Marelli. Ma qualcuno si domanda perché gli industriali e gli investitori, tutti, scappano da questo paese ? Se un’azienda fa scelte sbagliate, oppure non è in grado di riciclarsi nel mondo industriale di oggi, è giusto che non sopravviva al di là delle persone assunte o meno. I lavoratori non possono essere solo assunti. Se l’azienda va male, possono essere anche licenziati.
Ritratto di Quello la
10 giugno 2025 - 09:44
Concordo, caro Oxygenerator, però poi l’azienda deve chiudere, non distribuire utili, Eccetera. Invece qui si “cassa integra”, si danno i dividendi e tutti contenti, tranne Pantalone in persona.
Ritratto di Oxygenerator
10 giugno 2025 - 09:47
Ah certamente.
Ritratto di fabrizio GT
10 giugno 2025 - 14:06
Ci sono molti esempi, anche di aziende con meno di 50 addetti che hanno chiuso nonostante siano sanissime.... Hanno semplicemente trasferito la produzione per aumentare i profitti, lucrando sugli stipendi degli operai della Croazia nel mio caso...
Ritratto di Oxygenerator
10 giugno 2025 - 15:32
Si, ma è facoltà dell’impresa farlo. Dovrebbe la politica, aiutare le imprese sane e farle rimane in questo paese. Invece le soffochiamo con la burocrazia e con tasse altissime.
Ritratto di StefanoAM
10 giugno 2025 - 13:29
MARELLI è stata una vera eccellenza, ma con l'aria che ha tirato da tempo molti cervelli se ne sono andati altrove. Oggi è un box pieno di debiti in attesa di essere buttato nel cassonetto. Al solito, in Italia ciò che c'è di buono viene venduto senza scrupoli per far soldi. Brevetti ed idee già sono nei server di altri. Di queste storie in Italia ne possiamo raccontare tante (e non è per fare la solita polemica sterile). Il governo? Pare che abbiano altro da fare, soprattutto adesso, giocano con carri armati e soldatini.
Ritratto di Ilmarchesino
10 giugno 2025 - 14:27
3
Marelli è sempre stata leader nell'elettronica delle autoe,quindi con tutta l invasione cinese del bev cosa hanno da preoccuparsi???? Forse nn è così??
Ritratto di Ste1492
10 giugno 2025 - 17:38
Qui in Italia non produrremo più nulla e non resterà più nessuna impresa, ma solo politici, burocrati e delinquenti che non hanno il rischio d'impresa ed hanno contribuito a far sparire o a migrare tante imprese.
Ritratto di TDI_Power
11 giugno 2025 - 08:54
Tutto si produce all'estero e infatti l'unico settore che in Italia sta facendo affari d'oro è la logistica, sempre più capannoni sempre più camion che intasano le strade. il futuro di questo paese è nerissimo per colpa degli italiani inebetiti dal sistema
Ritratto di Sepofa
16 giugno 2025 - 23:00
Un particolare ringraziamento alla amata ursula, grazie per aver contribuito alla fine del colosso Magneti Marelli, leader mondiale nella componentistica automotive. Per evitare altri disastri, occorre mettere fine ad investimenti errati sulle autoapile, senza mercato.

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