SARÀ LA VOLTA BUONA? - Come ogni anno dal 2010, arriva la promessa che il reato di omicidio stradale verrà introdotto a breve. È il turno del premier Renzi (già in passato s’era espresso sulla questione): lo ha detto in un videomessaggio inviato alla famiglia di Lorenzo Guarnieri, il 17enne ucciso in strada a Firenze da un’auto condotta da un guidatore in stato alterato da alcol e droga. Proprio questo è l’obiettivo: oggi, in caso di sinistro dovuto a ebbrezza, scatta l’omicidio colposo (per imperizia); l’omicidio stradale prevede pene molto più dure e dovrebbe essere un deterrente più efficace.
CHE COSA BOLLE IN PENTOLA - Intanto, in parlamento, è in ballo la riforma del codice della strada (anche in questo caso, ormai dal 2010…): attraverso un disegno legge, dovrebbe essere introdotto anche l’ergastolo della patente (ritiro a vita della licenza di guida) per chi causa incidenti in stato d’ebbrezza. Ma la vera rivoluzione sarebbe rappresentata proprio dall’introduzione del reato di omicidio stradale, magari mediante decreto, che modifica il codice penale: una procedura più lunga. Renzi comunque promette: “Aspetteremo che sia il parlamento a legiferare, visto che la discussione è in fase avanzata: ma, se non lo farà il Parlamento, lo faremo noi. Il tempo dell’impunità è finito”. Speriamo...