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Maven, il car sharing “personalizzato” della GM

22 gennaio 2016

La General Motors ha attivato in Usa un servizio di condivisione innovativo che consente di avere a bordo la propria "vita digitale".

Maven, il car sharing “personalizzato” della GM
BOOM CONDIVISO - Secondo alcuni studi gli utenti di car sharing nel mondo passeranno dagli attuali 5 milioni ai 25 milioni previsti nel 2020. Una crescita significativa che sta inducendo sempre più costruttori d'auto a entrare nel settore direttamente con servizi sempre più innovativi. L'ultima proposta in ordine di tempo è la Maven, la soluzione in “condivisione” avviata dalla General Motors ad Ann Arbor, città di oltre 100.000 abitanti del Michigan, Stati Uniti. L'intento, però, è di estendere la proposta in altre località Usa, come Chicago e New York, dove è già attivo Let’s Drive NYC (qui per saperne di più)
 
TRE “TAGLIE” DISPONIBILI - La proposta di base di Maven è simile a quella delle principali contendenti: consentire il “nolo” di diverse tipologie di vetture a un prezzo competitivo rispetto alla gestione dell'auto di proprietà. Nello specifico, gli iscritti al servizio potranno scegliere tra i modelli con marchio Chevrolet delle categorie Small (Spark e Volt), Medium (la berlina Malibu) o Large (la Suv Tahoe). Il listino “all inclusive”, ossia comprendente assicurazione, carburante e manutenzione, parte dai 6 dollari/ora (circa 5,50 euro) per la condivisione delle vetture “piccole” per salire a 8 e 12 dollari/ora per i veicoli più grandi. Possibile pure il “nolo” giornaliero con tariffe rispettivamente di 42, 56 e 84 dollari. 
 
“VITA DIGITALE” A BORDO - A rendere innovativa la soluzione proposta da General Motors è la possibilità di personalizzazione dell'auto, proposta pensata per avvicinare al car sharing le persone ancora legate alla vettura di proprietà. Per farlo il costruttore Usa punta sulla tecnologia e l'integrazione con lo smartphone. Dall'app del “telefonino” sarà possibile non solo individuare, prenotare e sbloccare l'auto, ma azionare a distanza riscaldamento e climatizzatore per trovare la temperatura desiderata al momento del ritiro. Le auto, inoltre, sono equipaggiate con un sistema tecnologico compatibile con diversi servizi di connettività, da quello proprietario GM OnStar a quelli di Apple CarPlay e Android Auto, fino a SiriusXM per ascoltare le radio di tutto il mondo e al sistema di connessione veloce a internet 4G LTE. Una serie di opzioni che, di fatto, consentono di portare a bordo la propria “vita digitale” come su una moderna auto di proprietà con tanto di musica preferita, rubrica telefonica, itinerari abituali salvati sul navigatore e altro ancora.  
 
LO SHARING “AUTONOMO” - A migliorare il servizio di Maven dovrebbero essere gli utenti stessi grazie alla “linea” di messaggistica WhatsApp diretta con i gestori del car sharing al quale potere inviare suggerimenti e richieste. Interessanti sono pure le prospettive di sviluppo future, come l'integrazione con Lyft, il servizio presentato al CES 2016 di Las Vegas che consente la condivisione di un'auto a guida autonoma. Altra ipotesi allo studio è lo sharing tra vetture di proprietà allo studio in Germania con il programma CarUnity che potrebbe consentire di incrementare l'offerta del servizio con investimenti ridotti.


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