Un impianto audio di buona qualità migliora l’esperienza di guida: lo sanno bene le case, che offrono sistemi sofisticati anche per i modelli medi e utilitari. Non basta, però, montare un impianto potente per ottenere un suono davvero pulito, in grado di soddisfare l’orecchio degli ascoltatori più esigenti. Se l’acustica dell’abitacolo non è di buon livello, alzare il volume può addirittura generare fastidio in chi ascolta; insomma, il suono si “sporca” diventando rumore. Un concetto che è ben chiaro a chi si occupa a livello professionale di acustica, come gli ingegneri del suono, che negli ultimi decenni sono entrati a far parte delle schiere di tecnici che concorrono alla progettazione di nuovi modelli di auto.
Il discorso vale anche per la giapponese Mazda, il cui obiettivo dichiarato è di creare auto che garantiscano il piacere di guida, trasformando ogni spostamento in un’esperienza “sensoriale”. E un’esperienza sensoriale è stata quella che abbiamo avuto modo di vivere a Roma, in uno studio realizzato appositamente per l’ascolto di musica in alta definizione, assieme al maestro Igor Fiorini: sound director, compositore, ingegnere del suono, “sound producer” e consulente per aziende di prodotti audio.
Il test, organizzato dalla Mazda per far “toccare con mano” la qualità sonora degli abitacoli delle suv CX-60 e CX-80, ha alternato l’ascolto degli stessi brani con un impianto di qualità professionale (come quelli usati negli studi discografici) e con l’hi-fi dell’auto; in quest’ultimo caso, si trattava del sistema con 12 altoparlanti studiato dalla Bose, montato di serie nelle versioni più lussuose e proposto nel pacchetto Convenience & Sound per quelle intermedie. Fiorini ha messo a disposizione il suo metodo innovativo di analisi del suono, che consiste nell’ascolto di file audio MANS (Measurement Audio Natural Test) da lui ideati e registrati in altissima risoluzione (352,8 kHz a 32 bit) per analizzare con un approccio metodico la corretta riproduzione di un hi-fi. Le registrazioni utilizzate vanno da 5 note di pianoforte (dalle più gravi alle più acute) suonate singolarmente per analizzare la correttezza della riproduzione del suono, a brani di musica classica, indispensabili per valutare il suono nello spazio attraverso una “analisi zonale” che consente di riconoscere la posizione dei singoli strumenti, in modo da creare un’esperienza sonora davvero completa.
In effetti, gli stessi file ascoltati negli abitacoli delle CX-60 e CX-80 ci hanno dato la sensazione di riprodurre con fedeltà la stessa esperienza sonora provata nello studio professionale.Tenendo il volume non troppo alto né troppo basso, abbiamo avuto la sensazione di essere immersi nella musica, come se ci trovassimo in una sala di ascolto. Del resto, la cultura del suono per la Mazda ha le sue radici nell’impegno di un esperto artigiano del suono, Koji Wakamatsu, responsabile della divisione sviluppo prestazioni elettroniche della casa di Hiroshima.
Il lavoro è stato mirato anche nella realizzazione delle lamiere, per trovare i nodi acustici principali e gestire al meglio le vibrazioni sonore, che in auto sono nella plancia, nella consolle e nei sedili. Si è deciso così di spostare i woofer (gli altoparlanti che riproducono i suoni bassi) dalla loro posizione tradizionale nelle portiere anteriori alla parte interna dei parafanghi. Posti così vicino agli angoli della scocca, in una zona di maggiore rigidezza, offrono bassi potenti e precisi, riducendo i ronzii e i tintinnii che si verificano a volte con i woofer nelle portiere. Solo i diffusori midrange (più piccoli, per i suoni di media frequenza), progettati dalla Bose appositamente per Mazda, sono stati installati nelle portiere anteriori. In questo caso, è stata lavorata la lamiera delle porte per permettere ai diffusori di offrire prestazioni migliori, riducendo al contempo la dispersione sonora all'esterno del veicolo e migliorando le tasche portaoggetti.
Gli interventi hanno riguardato anche i dettagli. Per esempio, la griglia protettiva in lega d’alluminio per i midrange può causare complesse vibrazioni e influenzare la direzione del suono. Per ridurre al minimo questo inconveniente, la griglia è stata ridotta notevolmente nello spessore mentre si è aumentato il numero di fori. Inoltre, si dà la possibilità di ascoltare la musica nel modo più coinvolgente possibile, a seconda delle preferenze: per esempio, scegliendo la modalità Driver si ottimizza l'ascolto dal sedile di guida, mentre scegliendo la Centerpoint si ottiene un'esperienza audio surround.