TENDENDA AL RIBASSO - Secondo i dati riportati dall'Acea, l'associazione che riunisce i Costruttori di auto europei, l'anno scorso sono state prodotte 13,4 milioni di auto: il livello più basso dal 1996 e il 13% in meno rispetto al 2008. Un risultato ancora più negativo, se si somma anche la produzione di camion e bus che nel 2009 hanno avuto un calo di ben il 64%. Dati che sollevano più di qualche preoccupazione sul fronte occupazionale: in Europa oltre 2 milioni di lavoratori dipendono direttamente dalla produzione delle auto e quasi 10 milioni sono impiegati nell'indotto.
DI MALE IN PEGGIO - Se si analizzano i dati riferiti al 2007, anno pre-crisi, si scopre che la produzione delle sole auto si è contratta del 18%, mentre quella di tutti i veicoli del 23%. Una tendenza negativa che, secondo l'Acea, si confermerà anche quest'anno: l'economia in generale non si è ancora ripresa dalla crisi e in molti Stati sono finiti e non verranno prorogati gli incentivi all'acquisto. Proprio questi ultimi, ha ricordato l'Acea, l'anno scorso hanno permesso di contenere il calo delle vendite di auto nuove nei 13 principali mercati europei del 1,3%. Ma rispetto al 2007 il “crollo” è stato del 9,3%.
L'ITALIA HA RETTO - In totale, nel 2009 sono state vendute14 milioni di auto. A parte la Slovacchia (+6.7%), la Repubblica Ceca (+12.5%), l'Austria (+8.8%), la Francia (+10.7%), e la Germania (+23.2%) che hanno incrementato le vendite rispetto il 2008 grazie agli incentivi, tutti gli altri Paesi hanno registrato un segno negativo. Tra i “big” l'Italia è riuscita a contenere la perdita con -0,2%, mentre l'Inghilterra e la Spagna hanno registrato un calo 6.4% e 17.9% rispettivamente.
TANTE UTILITARIE - Grazie agli incentivi che hanno premiato le auto con le più basse emissioni di CO2, le vendite delle citycar e delle utilitarie sono cresciute del 38,8% nel 2008 e del 45% nel 2009, raggiungendo una quota del 25% dell'intero mercato. L'anno scorso sono state vendute oltre 3,2 milioni di auto con emissioni di CO2 inferiori ai 120 g/km.