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Cresce il mercato dell'auto in Europa, ma solo grazie agli incentivi

16 marzo 2010

Nonostante il contributo negativo dell'Italia e della Germania, con i loro mercati in crisi, il settore dell'auto in Europa continua a crescere merito degli incentivi varati dai singoli governi.

BENE IL MERCATO UE - Nonostante la flessione delle immatricolazioni italiane causata dalla fine degli incentivi, il mercato dell'auto dei 27 Paesi dell'Unione Europe, secondo quanto comunicato dall'Acea (l'Associazione europea dei Costruttori di auto), continua a crescere, merito soprattutto dai finanziamenti erogati da alcuni dei Paesi più ricchi dell'Ue. Con una crescita del 3,2% sul febbraio del 2009, il mercato Ue ha totalizzato 1.000.754 immatricolazioni. Buone notizie anche il “bilancio” dei primi due mesi dell'anno. Nel bimestre le immatricolazioni sono aumentate dell'8,1% a 2.088.684 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

MALE GERMANIA E ITALIA - Nel mese di febbraio, all'appello dei Paesi che solitamente trascinano il mercato, ci sono due grandi assenti: l'Italia e la Germania, due "piazze" importanti che nel mese di febbraio hanno subito una pesante contrazione delle immatricolazioni. Nonostante le pessime notizie per l'Italia (-35% di immatricolazioni a febbraio e -25,5% nei primi due mesi dell'anno), secondo Gianni Filipponi, Direttore Generale dell'Unrae, l’Associazione che rappresenta le Case estere in Italia, il peggio deve ancora venire.  “Il vero volto del mercato in Italia”, sostiene Filipponi, “lo si vedrà a partire dal mese di aprile, quando anche le immatricolazioni si contrarranno fortemente, senza più l’influsso delle consegne delle vetture vendute con gli incentivi e immatricolate nel corso del primo trimestre del 2010, come consentito dalla legge”.

PREVISIONI
- Inoltre, l'Acea, in seguito alla fine generalizzata degli incentivi, stima per il 2010 una flessione del mercato europeo attorno al 9-10%, con una perdita di circa 1,3-1,5 milioni di immatricolazioni. Vediamo la situazione per i Paesi più importanti.

FRANCIA - Il mercato francese, anche grazie agli incentivi, ha registrato in febbraio 180.535 immatricolazioni, con una crescita del 18,2%. Nel bimestre l’incremento è stato del 16,3% grazie alle 352.013 immatricolazioni.

INGHILTERRA
- La domanda è in crescita senza sosta da otto mesi e rispetto al febbraio 2009, la è salita del 28,7% a 214.165 "pezzi" venduti. Nonostante il momento positivo, secondo le previsioni degli analisti, il mercato britannico registrerà a fine anno 1.850.000 immatricolazioni, con una flessione del 7,3% rispetto al 2009.

SPAGNA - Il mercato non sembra assolutamente risentire della crisi del settore. In febbraio sono state registrate 91.281 auto, con una crescita del 47% rispetto al febbraio del 2009, mentre nei primi mesi dell'anno le 161.411 targhe hanno fatto segnare un aumento del 32,9%.

GERMANIA - Crollo vertiginoso delle immatricolazioni per la Germania. Non appena si esaurirà l'effetto degli incentivi, secondo gli analisti, il mercato tedesco dovrebbe chiudere l'anno con un calo del 27,8% delle immatricolazioni a 2.750.000 vetture. Già il mese di febbraio è stato caratterizzato dal segno meno.  Nel secondo mese dell'anno sono state vendute 194.846 automobili, con una perdita del 29,8% rispetto al febbraio 2009. Nel primo bimestre dell'anno è già stato registrato un calo del 19,5% con 376.035 immatricolazioni.



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Ritratto di Gianluigi74
16 marzo 2010 - 15:12
lacrime di coccodrillo e inutili piagnistei......questi signori devono capire una cosa sola: abbassate i prezzi e vedrete che come per incanto le vendite torneranno ad essere buone..... alzate gli stipendi, regolarizzate il lavoro precario, date un futuro stabile ai lavoratori, smettetela di delocalizzare dove pagate 200 €uro al mese..... e vedrete che magicamente venderete molte, molte più automobili, altrimenti come diceva il buon vecchio Verdone " ma andatevene tutti a fan.....o!!!!"
Ritratto di Celsius2
16 marzo 2010 - 17:04
Se i costruttori abbassero il prezzo delle auto di 3-4 mila euro le piccole e fino a 10 le grandi ammiraglie e quindi portando i prezzi quasi e ripeto quasi al prezzo di costo!!!!!! Visto che su una Panda che costa 12000 euro la Fiat ne guadagna in media 4000 puliti avendo pagato i dipendenti e tutti i fornitori!!! Dopo però Marchionne non fa investimenti che potrebbero andare altrimenti crolla tutta la baracca...... Anzi lui non è preoccupa perchè sa benissimo che se la Fiat fa "gli occhi dolci allo Stato" vedi come corrono a dargli i soldi!!! E il giorno dopo Montezemolo: non abbiamo mai ricevuto un solo euro dallo stato!!!! Blea.....
Ritratto di Celsius2
16 marzo 2010 - 17:09
Ecco un altra soluzione come hai detto anche te sarebbe quella di abbassare le imposte sulle auto, carburante etc...... Ma sono convinto anch'io che rimetteranno gli incentivi nel giro di 3-4 mes!!!
Ritratto di icecube68
17 marzo 2010 - 01:01
dal momento che sono andato a farmi fare un preventivo per una 207 gpl e mi hanno messo come prezzo di listino € 16.000,00!!!! ma con ecoincentivo l'avrei pagata 12.500,00!!!! ed ora la scontano di 2.000,00 €!!!! ma credono che siamo tutti imbecilli???? da quando sono in vita questa è la 3a campagna degli ecoincentivi ed è sempre andata così, gli unici a fare l'affare sono i costruttori che chiedono al nostro stato il rientro di 3.500,00€ nel caso di prima, ed hanno venduto un auto a prezzo di listino gonfio!!!! e non credo che per noi contribuenti sia un operazione a tasso zero come dici tù!!!!!i soldi le case li vogliono eccome, altrimenti minaciano licenziamenti....e non credere che sia la sola FIAT a farlo.................. aprite gli occhi gente!!!! gli incentivi hanno sempre prodotto pessimi affari per chi nè a usufruito e ottime occasioni per i rivenditori di usato!!!!
Ritratto di El bocia
16 marzo 2010 - 20:23
I costruttori che "ritoccano" i listini e tagliano di 1000/2000/3000 euro le auto perdono di credibilità con i clienti e fanno infuriare chi l' auto l' ha pagata a prezzo pieno. Trovo giusto non rinnovare gli incentivi perchè è assolutamente inutile drogare il mercato continuando ad incentivare...noi non dobbiamo sentirci costretti a cambiare auto perchè le case "potrebbero" fallire...i mezzi e i soldi per innovarsi ci sono, è solo che in molte aziende mancano le menti geniali e giovani.
Ritratto di icecube68
17 marzo 2010 - 13:10
ciao scusa sè replico..... ma per caso ti sei fatto fare un preventivo di aquisto prima dell entrata in vigore degli ecoincentivi????? i prezzi erano esattamente come ora!!!! ti dirò di più un auto a caso, la grande punto alla fiat costa produrla dai 5/6.000,00 € compreso di margini di marketing, ammortamento impianti, stipendio dipendenti ecc..... e così per le altre case!!!! sono più di 20 anni che lavoro nella sfera fiat ti puoi fidare di quello che dico!!!! hai ragione a dire che a noi costa il mantenimento dell'auto....ma le case non stanno a fame!!!! altrimenti il tesoretto accumulato dal conpianto GIANNI da dove salterebbe fuori???? anche dalla divisione auto, che non è solo fiat!!!! e così per gli altri.

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