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Mercedes Classe S: un assaggio del nuovo MBUX

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 08 luglio 2020

Sulla nuova Classe S debutterà la seconda generazione dell’evoluto sistema multimediale della Mercedes, che oggi ce ne dà un’anteprima.

Mercedes Classe S: un assaggio del nuovo MBUX

SEMPRE AL VERTICE - Oltre ad esserne l’ammiraglia, la Mercedes Classe S è anche il modello simbolo della casa tedesca: fin dal suo esordio, avvenuto nel 1972, ha ispirato lo stile di marca e portato all’esordio le tecnologie più evolute, che poi sono state adottate anche da tutti gli altri modelli della Mercedes. Non sarà da meno la settima generazione, il cui debutto è in programma a settembre 2020: una delle molte innovazioni che vedremo è il nuovo sistema multimediale MBUX di seconda generazione, del quale oggi vengono forniti i primi dettagli.

COME UN TABLET - La prima novità del nuovo MBUX è che si controlla da un schermo tattile di 12,8” posto in verticale al centro della console, ritenuto più intuitivo e facilmente raggiungibile dai tecnici Mercedes. Il display è di tipo oled, la medesima tecnologia utilizzata per gli schermi degli smartphone e dei tv di ultima generazione, i cui vantaggi sono immagini più nitide, contrasti meglio definiti e un minore consumo energetico, perché assorbe energia solo quando i pixel che compongono le immagini sono accesi. Lo schermo è dotato del cosiddetto feedback aptico, dunque emette una lieve vibrazione quando recepisce il comando: ciò fa capire al guidatore che ha effettivamente premuto il tasto virtuale.

DA’ VOCE A TUTTI - Il sistema MBUX è concepito per funzionare con la voce: pronunciando Hey Mercedes, il sistema si attiva e consente ai passeggeri di regolare la temperatura dell’aria, cambiare canzone o connettersi ad internet per fornire le più disparate informazioni. A queste funzionalità, già presenti nell’MBUX di prima generazione, se ne aggiungono di nuove, perché il sistema riconosce anche la voce dei passeggeri posteriori, i più privilegiati all’interno della Classe S (il guidatore, spesso, è un autista): grazie a microfoni “annegati” nella tappezzeria, il sistema capisce da quale poltrona arriva la voce e regola automaticamente il clima se il passeggero dice “ho freddo” o “ho caldo”. I passeggeri posteriori hanno a disposizione due schermi fissi (sono alloggiati sul retro dei poggiatesta anteriori), con i quali gestire la multimedialità o l’intrattenimento, più un tablet al centro del divano: controlla le medesime funzioni, ma lo si può utilizzare mentre si guarda un film.

LE SA TUTTE - La frase Hey Mercedes è richiesta per attivare il sistema e impartire i comandi più complessi, ma diventa non più indispensabile per i semplici comandi: quando si riceve una telefonata, la si può accettare dicendo “rispondi” (anziché “Hey Mercedes, rispondi”, come per l’MBUX di prima generazione). Lo stesso per regolare il clima o per attivare il sistema Energizing: dicendo “sono stanco”, la Classe S abbassa la temperatura dell’aria, sceglie la musica e cambia il colore dell’illuminazione interna, in modo da aiutare il guidatore o i passeggeri ad avvertire meno la stanchezza durante un lungo viaggio. L’MBUX del 2020, inoltre, consente di attivare con la voce i dispositivi connessi dell’abitazione e risponde in modo più preciso a domande generali, anche di cultura o attualità. 

SA COSA VEDI - Per ridurre al minimo le distrazioni alla guida, oltre ad aver eliminato molti comandi fisici nella plancia (ce ne sono 27 in meno), il nuovo MBUX è dotato della inedita funzionalità Interior Assist, che sfrutta le telecamere nel soffitto dell’abitacolo e l’intelligenza artificiale per assistere il guidatore: tracciandone i movimenti della testa, se questa si volta verso il cassettino anteriore (a significare che il guidatore è alla ricerca di un oggetto), l’MBUX accende da sé le luci interne; se la testa si volta posteriormente, il sistema abbassa la tendina copri-sole presente nel lunotto. Le telecamere vedono anche il movimento della mano davanti alla consolle e permettono, ad esempio, di alzare o abbassare il volume dell’impianto audio muovendo un dito nell’aria.

IN PRIMO PIANO - La Mercedes Classe S monta un secondo schermo per il cruscotto, che mostra le immagini in tre dimensioni e favorisce la lettura delle informazioni: mette in evidenza quelle essenziali alla guida (velocità, avvisi stradali) e tiene in secondo piano quelle meno importanti. La visualizzazione 3d è ottenuta grazie ad una sottile griglia, alloggiata a pochissima distanza dallo schermo e mossa continuamente in base alla direzione del suo sguardo; ciò inganna gli occhi, dandogli l’impressione di vedere pixel diversi. Questo “trucchetto” fa sì che il cervello percepisca la profondità nelle immagini. 

MAI PIÙ STRADE SBAGLIATE - Le informazioni essenziali sono mostrate anche dai due nuovi head up display, che proiettano alcuni dati alla base del parabrezza e aiutano il guidatore a non distogliere lo sguardo dalla strada per scorgerle. Quello più evoluto, crea un’immagine ampia quanto un monitor da 77” e la sovrappone all’ambiente circostante, in modo da facilitare la visualizzazione delle indicazioni stradali quando si percorre una strada sconosciuta: la freccia che indica la svolta è posta in corrispondenza della stessa.

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Ritratto di Fdet_
8 luglio 2020 - 20:29
La'aspetto positivo è che abbiano sdoppiato i due tablet, a parer mio una soluzione che invecchierà subito. Quello negativo è che il tablet davanti al volante è rimasto. Sarò un nostalgico, ma soluzioni più integrate come quelle di tutte le altre case automobilistiche praticamente, mi sembrano più convincenti.
Ritratto di Ferrari V12 6-5L
8 luglio 2020 - 21:00
Più bello il volante con le razze sdoppiate.
Ritratto di desmo3
9 luglio 2020 - 10:39
6
qualcuno mi spiega il senso dello slogan pubblicitario della Classe A che recita "con MBUX di serie"... mi sembra come dire "con motore e cambio inclusi"
Ritratto di slvrkt
9 luglio 2020 - 15:34
4
soluzione orrenda, lo schermo centrale messo cosi' a caso sa di poverta' estrema, e di tesla. in ogni caso, disgustoso in un auto di questo livello e supposta classe.
Ritratto di Aggro
9 luglio 2020 - 16:25
Una volta le ammiraglie di lusso erano auro per persone importanti, si pubblicizzavamo le finiture opulente che potevi cucire su misura, la comodità e gli optional che noi comuni mortali potevamo solo sognare (sedili massaggianti, frigo con flûte tra i sedili posteriori, sedili posteriori completamente elettrici ed indipendenti, eccetera), le soluzioni per sospensioni sempre più filtranti per viaggiare sulle nuvole e insonorizzazioni pazzesche che chiudevano fuori possenti motori a 8 cilindri (minimo). Oggi, nel 2020 globalizzato dove quello che conta è condividere tutto e tenere i costi bassi (costi all’azienda ma il cliente paga sempre di più), ciò che importa è avere il televisore più grosso in auto (che è un tablet cinese sempre e comunque da pochi euro) e le soluzioni più pacchiane come luce soffusa a led ed il maggior numero di parti condivise senza nemmeno spendere 10 minuti a disegnarle in modo diverso come ad esempio la console centrale col mobiletto ricurvo (identica da classe C in su), la zona comandi in plastica lucida nera ed il famoso orologio analogico che pure lui è preso pari pari dalla classe C. Non riesco neanche più a provare disgusto oramai, solo infinita tristezza a vedere che l’oggetto della mia passione è arrivato al tramonto. È proprio il caso di guardare le auto classiche, l’unico modo per avere soddisfazione e tornare a guidare.